Spaccata alla parrucchieria di Barbara Rossi in pieno centro a Civitanova. Nella notte ignoti distruggono la vetrina e mettono a soqquadro il locale, trafugati alcuni pezzi di bigiotteria, bottino di qualche decina di euro.
I malviventi sono entrati in azione nella notte all’interno del “Barbara R.” in via D’Azeglio. Hanno cercato probabilmente denaro e contanti: la postazione è stata ribaltata, fogli sparsi e tanta confusione. Ad accorgersi del furto è stata un’amica della proprietaria che poco prima delle 2 passando da quelle parti si è accorta dell’effrazione e ha provato a contattare la donna. Solo attorno alle 5 la proprietaria si è accorta delle chiamate ricevute e ha scoperto cosa era successo. Da una prima ricostruzione i ladri sono riusciti a portare via solo qualche pezzo di bigiotteria del valore complessivo di circa 30 euro. Nel negozio e lungo la via non ci sono telecamere di videosorveglianza. Barbara Rossi qualche anno fa era stata protagonista di un altro episodio di cronaca: aveva visto un ragazzo scappare dopo un borseggio e non ha esitato a corrergli dietro. Uscita dal negozio ha iniziato ad urlare contro il borseggiatore che ha mollato la borsa dandosi alla fuga. Questa volta purtroppo non ha potuto fare nulla. Danni complessivi per la vetrata di diverse centinaia di euro.
(l. b.)
(foto di Federico De Marco)
Scippata davanti all’ambulatorio, parrucchiera insegue il ladro e recupera la borsa
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I ladri non vanno mai a caso. Al contrario, osservano e cercano di comprendere le eventuali vulnerabilità del luogo che possono aiutarli. Per questo motivo, sarebbe buona cosa tentare di identificarle e di rimuoverle. Noi, dell’Associazione Controllo di Vicinato Civitanova Marche, possiamo aiutare in questo: https://cdv-civitanovamarche.it/
Per il sig. Bevilacqua. Ci sono anche casi di ‘disperati’ che vanno a caso: quelli dell’articolo, ad esempio.
Caro Iacobini, certamente, ci sono i professionisti e quelli che sfruttano l’occasione ma, almeno così dicono i criminologi, c’è sempre una qualche cosa che fa scattare l’idea del “fammici provare”. Ad esempio, la borsa lasciata sul sedile dell’auto può far sorgere, nel tossicodipendente in cerca di denaro per una dose, lo stimolo a spaccare il vetro, anche con il rischio di trovarci pochissimi soldi.
Questi sono dei disperati e non ladri professionisti.
Per il sig. Bevilacqua. In senso lato tutti i malfattori sono dei disperati. Alcuni se ne accorgono guardandosi allo specchio.