Una delegazione del gruppo delle sardine oggi durante l’intervista a Cronache Maceratesi. Da sinistra Cristiana Cecchetti, Giulia Gianfelici, Elisabetta Colantonio e Giorgio Mattiuzzo
di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
Minacce sui profili personali delle “sardine” civitanovesi, «siamo odiati perché diamo fastidio». Stanno provando in questi giorni sulla propria pelle le bassezze degli “hater” di professione, sconosciuti che senza un motivo ben preciso prendono di mira il tuo profilo e iniziano a vomitare odio, rancore e volgarità. Le sardine sono nate proprio per questo: ripristinare, anche sul web, un linguaggio civile, che non trasudi gratuitamente violenza. E dall’Emilia Romagna anche nelle Marche l’intento è lo stesso. La base è a Civitanova.
Giorgio Mattiuzzo, Costantino Turchi, Elisabetta Colantonio, Giulia Gianfelici, Cristiana Cecchetti e Fernanda Recchi (ex assessore comunale di centrodestra e già coordinatrice cittadina di Forza Italia) hanno storie, età, professioni e anche estrazioni politiche molto diverse, ma ad accomunarli c’è la voglia di scendere in piazza e dimostrare che un’alternativa al linguaggio e ai metodi leghisti c’è. E domani saranno anche al Lido Cluana di Civitanova, una piazza difficile per partecipazione (è nota la diffidenza e lo scarso entusiasmo dei civitanovesi per le manifestazioni, per lo stesso Matteo Salvini, nel 2018 nell’area portuale erano in circa 300). Incontriamo 4 dei fondatori, parlano quasi all’unisono, rispondono chi all’una, chi all’altra domanda. Hanno dai 20 agli over 60, sono impiegati, studenti, professionisti. L’obiettivo è quello di far capire un movimento che per molti ancora sembra strano e poco inquadrabile.
Cosa vi aspettate dalla manifestazione di domani?
«Arriviamo stanchi, sono stati mesi di fuoco. Abbiamo fatto la piazza di Ancona, la prima nelle Marche del movimento regionale, poi Roma, Bologna. Abbiamo scelto il 26 gennaio Civitanova perché è una data importante. E’ il giorno delle votazioni in Emilia Romagna, sarà uno spartiacque anche per il movimento – esordisce Cristiana Cecchetti – Civitanova è una città complicata, ma le sfide ci piacciono. Per una città come Civitanova la soglia di soddisfazione sarebbe sulle mille persone, la media delle piazze con bacini di utenza come la nostra, al di sopra sarebbe meglio, al di sotto ci dispiacerebbe non essere riusciti a veicolare i contenuti che abbiamo scelto di proporre».
E che temi proponete, che tipo di flash mob sarà?
«Questa è la fase due del movimento – prosegue Mattiuzzo – appena 2 mesi fa ho creato il gruppo, era nato sulla scia del movimento in Emilia Romagna, poi a livello locale abbiamo scoperto che c’era il bisogno e l’esigenza da parte delle persone di tornare in piazza e noi l’abbiamo intercettato. Nato come una forma di protesta, ora a livello locale abbiamo voluto portare dei contenuti». «Parleremo di ambiente, e anche delle lottizzazioni e del consumo di suolo che si stanno attuando in questa città, ma anche di disabilità – continua la Cecchetti – una parentesi importante sarà dedicata al terremoto, verranno due ragazzi di Camerino che ci racconteranno a 3 anni dal sisma com’è la situazione. Abbiamo voluto ricucire un dialogo che si era aperto con l’entroterra subito dopo il terremoto e congiungere oltre che la costa e l’interno anche due generazioni. Per questo oltre ai ragazzi ci sarà anche Venanzo Ronchetti, lo storico sindaco di Serravalle durante il terremoto del 1997. E poi ci sarà la musica, ragazzi e attivisti che hanno dei talenti e che li metteranno in mostra. E anche Dimitri Papiri, racconterà col suo modo e col suo tratto la piazza delle sardine».
Le sardine bolognesi sono nate durante la campagna elettorale rovente fra i candidati Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, quale risposta al comizio di Matteo Salvini, non c’è il rischio che, qualora vincesse Bonaccini in Emilia, il movimento possa sciogliersi con la stessa velocità col quale è nato?
«Da Mattia Santori c’è stata molta cautela su questo aspetto, ovvero su ciò che sarà il futuro. Sicuramente però a livello locale la base vuole andare avanti – sottolinea Giulia Gianfelici, 30 anni, pedagogista – se vince Bonaccini vorrà dire che come movimento di appoggio ad una certa visione della politica siamo serviti a qualcosa. Se invece perdesse, da parte dei gruppi locali c’è comunque voglia di andare avanti, non si torna indietro, perchè le sardine hanno dato il via ad un’esigenza di cambiamento, è il territorio che lo chiede. Questo a mio avviso ci differenzia da altri fenomeni movimentisti. Per questo che a livello locale, come al sud, i flash mob si sono legati a problematiche locali e così abbiamo fatto anche noi. Alla base c’è l’educabilità della politica. E’ brutto quando ci dicono che non proponiamo contenuti o che protestiamo contro l’opposizione. Noi protestiamo contro quei valori che l’opposizione rappresenta». «Siamo degli anticorpi ci hanno detto – prosegue Elisabetta, 20 anni studentessa di Scienze politiche – il merito è stato quello di risvegliare qualcosa che c’era e andava riportato in superficie. La protesta in piazza è sempre esistita, ma abbiamo riscoperto anche il valore delle relazioni umane».
Ma sareste pronti se domani le sardine chiedessero ai gruppi locali di costituirsi in partito?
«Questa prospettiva partitica è emersa più da fuori che non dentro il movimento – continua la Colantonio – io personalmente non sarei pronta, servirebbe un confronto con la base anche perché tra di noi c’è chi ha 16 anni e chi è in pensione, c’è chi ha militato nel centrodestra, chi viene dal Pd, chi non vota da 10 anni, non so su quali basi si potrebbe creare un partito. E allo stesso tempo trovo strumentale chi dice che se fai parte di un partito non puoi anche essere una sardina. Non si può chiedere ad una sardina di essere fuori dalla vita partitica se si rispecchia nei principi presenti nella nostra carta valoriale, anzi lederebbe la mia libertà».
Ma secondo voi suscitate più paura o indifferenza?
«Se fossimo indifferenti non susciteremmo questo odio – commenta la Gianfelici – c’è gente che solo perché il mio nome compare fra gli amministratori del gruppo mi ha scritto in privato minacciandomi, offendendomi. E’ un tipo di atteggiamento frutto di un certo bullismo della politica. E’ come se attaccando un determinato comportamento attaccassimo Salvini e tutti coloro che si identificano in lui. Una signora che non conosco mi ha scritto di “guardarmi bene intorno il 26”, che se fossi stata sua figlia mi avrebbe preso a cinghiate». «E’ il tenore dei messaggi che arrivano anche a me – conclude Mattiuzzo – volgarità su volgarità, sessismo insulti, quest’odio va combattuto con un linguaggio differente».
Bisognerebbe quanto meno sapere cos'è la prescrizione per poter parlare e fare politica.
Brave sardine ❤️
C'è un enorme bisogno di un linguaggio diverso della politica. Finalmente un movimento pacifico che dice basta all'odio sociale. Grazie per questo messaggio di speranza.
Io non odio nessuno, solo pura indifferenza x certi movimenti o gruppi
Avanti ragazzi, il futuro deve arrivare pure in Italia
Tutto come previsto...la strada è quella giusta.
Comunque vada sara' un successo. Bravi e grazie per l'impegno.
Non mollate! Non siete soli! Siamo tante sardine e vi sosteniamo! Avanti tutta!
Belli belli. E bravi
Non mollate..... Avanti tutta!!! ❤️❤️❤️❤️❤️
Vi aspettiamo in tanti con le vostre sardine colorate
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poi quando la Francia e la Germania vi obbligheranno a comprare carri armati aerei da combattimento, gli stati Uniti a partecipare a missioni di” pace” voi cosa risponderete? quando i vostri padri e madri,se riusciranno ad andare in pensione e voi invece di farneticare nelle piazze dovete andare a lavorare e confrontarvi con una realtà che neanche lontanamente immaginate cosa risponderete? il vostro è solo un disegno politico vecchio di una politica becera che guarda gli interessi di pochi potenti, volete cambiare il mondo, svegliatevi e fate se avete il coraggio di affrontare i poteri occulti una vera politica seria e rispettosa soprattutto di questa nazione, che non ha più la forza di sentirsi maltratta da il primo che si sveglia la mattina.
…”Odiati perché diamo fastidio, domani puntiamo ad essere mille”!! Mah, odio, che brutta parola; tuttavia mi pare (mi pare è, ma non solo a me, e sempre mi pare…) che in piazza San Giovanni a Roma (ma non solo) i cori di odio verso la Lega li intonassero proprio le sardine, cari signori, che, comunque, manifestavano sempre contro l’odio!! Arimah, c’è qualcosa che non mi torna, chissà se le sardine me lo sanno spiegare, eh, io sono tutto orecchie e, magari, orecchiette, si, orecchiette da mangiare con un bel sugo di pesce!! Domani puntano, poi, ad essere in mille, si, in mille, come i famosi mille di Garibaldi, che hanno “unito” l’Italia, anche se qui, da unire, c’è (sempre mi pare) solo l’dio verso Salvini che, in ogni caso, è sempre almeno la metà dell’Italia!! Anche qui qualcosa non mi torna, mentre, sempre mi pare, che, anche con le sardine, certi volti “nuovi” ritornino ancora!! gv
non credo proprio che le Sardine vogliano esprimere odio verso Salvini. Credo piuttosto che lo stesso Salvini, con quella famosa richiesta di PIENI POTERI, dichiarazione davvero infelice e pericolosa, abbia non poco contribuito a far emergere nella mente di molti milioni di italiani quel clima di sospetto e qualsiasi cittadino italiano ,di conseguenza e’ libero di giudicare e pensarla come meglio crede.
Desidero anche aggiungere che a tutto cio’ che sa di nuovo, va il nostro benvenuto.
Stiamo attenti cari signori che non sia un “movimento” tipo 5s? Che dio ce ne liberi!
Ai ragazzi delle Sardine darei il consiglio che Mao dette ai Cinesi durante la Lunga Marcia, nella quale morirono in grande quantità per la fame. Mao disse: “Compagni, andate sulle colline e mangiatele”. Parafrasandolo, vi dico: “Sardine, entrate le PD e mangiatevelo.” Entrate in massa nel PD e cacciate tutti (o quasi) glia ttuali dirigenti. Pur senza esperienza, non riusirete a fare peggio di loro. Se non fate ciò, dimostrarete di essere solo un movimento della domenica, tanto per passare il tempo tra una birra e una pizzata. Pure alla mia epoca c’erano i rivoluzionari in pantofole. Ma c’erano molti giovani nella Federazione Giovanile Comunista, come in altri Partiti, che discutevano di politica e organizzavano manifestazioni stando all’interno del Partito. Io non metto in dubbio la vostra sincerità. Ma dei mille che poretere in piazza quanti saranno poi disposti a sacrificare tempo e denaro per la politica? Perche fare una “piazzata”, al posto di una “pizzata” è facile. é una tantum di tempo. Ma lavorare in politica costra molto sacrificio.
Andiamo all’odio che dite che i leghisti vi buttano addosso. Risulta che anche vostri sostenitori buttano odio addosso ai leghisti. Di più o di meno: sempre odio è. Passata questa tornata elettorale, ritornate sulle piazze con l’obiettivo di diventare un “Partito” politico per le prossime elezioni. Oppure, di entrare le PD in massa per prenderlo in mano. Credetemi: per come si comportano gli attuali dirigenti del PD di ogni ordine egrado, la vostra inesperienza sarà una medaglia d’onore.
Un bel movimento, deve rimanere tale, scendere in piazza ogni volta che si portano avanti decisioni solo x pochi, ogni volta che avviene un attacco alla democrazia…
fate attenzione a quelle persone che hanno un passato politico di forte militanza….da tenere a debita distanza, possono plagiare con facilità giovani inesperti, se riuscite a fare sistema senza diventare partito dire la vostra sulle cose e fatti importanti come state facendo…non andate oltre.
Come ho già scritto, il mio voto è sempre in vendita…. voglio dire,che pur avendo delle idee di fondo ben radicate, ciò che la politica propone per migliorare la vita della collettività mi trova interessato,dopodiché ascolto,cerco di capire e se delle idee mi piacciono, posso anche votarle a prescindere dal partito che le propone ma…
sto tentando di ascoltare i vostri rappresentanti che tolti i buoni propositi per un maggior rispetto per gli avversari politici, una politica meno urlata, e un ritorno ai principi della costituzione, cose condivisibili ma di per se banali,per il resto io di ciccia ne sento poca o nulla nei vostri discorsi per quanto riguarda le problematiche serie che il paese sta vivendo. Per quelli che vi minacciano verbalmente trovo siano solo dei poveretti…
Giovanna Capodarco Agostinelli. Mi hai tolto il commento dai polpastrelli. Perfettamente d’accordo. Niente da aggiungere e niente da togliere.
Le sardine non odiano? ingenuo chi ci crede!
NEL PRECEDENTE ARTICOLO SULLE SARDINE ALCUNI VOMITARONO VELENO CONTRO IL MOVIMENTO CHE OGGI MANIFESTA A CIVITANOVA.QUASI TUTTI QUEI DENIGRATORI VOLGARI ADESSO TACCIONO. NON AVEVANO CAPITO NIENTE E PONTIFICAVANO. ADESSO CI VORREBBERO LE SCUSE.
Adotteranno il motto ‘Make love, not war’?
A chi date fastidio?
Siete un movimento senza un fine, avete cavalcato l’onda salvini per farvi pubblicità, ma oltre a cantare bella ciao, ballare e mangiare cosa fate nelle piazze? Sparlate della lega che nemmeno governa e poi? Il nulla.
Lo zero assoluto, quando finiranno i soldi del papi forse nelle piazze si manifesterà finalmente per le cose serie come fanno in tutti i paesi del mondo.