La battaglia di Ilaria Cucchi al Lauro Rossi
“Coraggio e amore, Giustizia per Stefano”

MACERATA - Venerdì alle 17,30 presenterà il libro scritto con Fabio Anselmi sulla vicenda giudiziaria del fratello, dopo la recente condanna di due carabinieri a 12 anni per omicidio preterintenzionale
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L’ultimo post di Ilaria Cucchi sulla vicenda Salvini

 

“Il coraggio e l’amore. Giustizia per Stefano: la nostra battaglia per arrivare alla verità”. E’ il titolo del libro su Stefano Cucchi, che la sorella Ilaria e Fabio Anselmo presenteranno venerdì alle 17,30 al teatro Lauro Rossi (ingresso libero, ritiro biglietti alle 15). Nelle pagine del testo Ilaria Cucchi e Anselmo ripercorrono la vicenda giudiziaria che ha segnato la storia recente italiana e che in questi giorni ha visto la condanna dei due carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro a 12 anni per omicidio preterintenzionale da parte della Corte d’assise di Roma. Una vicenda, quella di Stefano Cucchi, che da sempre si è intrecciata anche con la politica. O meglio con i commenti che alcuni politici nel corso degli anni hanno rilasciato, più che altro per infangare la memoria di Stefano. «Le ecchimosi sul corpo di Stefano Cucchi sono dovute alla mancanza di nutrizione, non c’entrano niente le botte», disse nel 2013 Carlo Giovanardi, che ancora non risulta si sia scusato, tra l’altro dopo aver reiterato nel tempo frasi simili.

E ancora, l’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa, pochi giorni dopo la tragedia sentenziò: «Non ho strumenti per accertare, ma di una cosa sono certo: del comportamento assolutamente corretto da parte dei carabinieri in questa occasione». Fino ad arrivare all’attuale leader della Lega, che dopo quanto affermato nel 2016 («Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo e si dovrebbe vergognare»), dopo la recente condanna per omicidio preterintenzionale ha dichiarato: «Questa storia dimostra che la droga fa male». Ilaria Cucchi ha annunciato la querela: «Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano Cucchi. Non posso consentirglielo. Questo era il suo volto quando io ed i miei genitori lo vedemmo all’obitorio il 22 ottobre del 2009. Questo era quel che rimaneva di Stefano. Dei suoi diritti. Della sua dignità di essere umano», la risposta su Facebook corredata dall’ormai nota foto di Stefano col volto tumefatto. E’ questo il clima in cui il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi dialogherà venerdì con Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo. Intanto ad Ancona il consigliere Francesco Rubini ha presentato una mozione per dedicare una via a «Stefano Cucchi, vittima innocente dello Stato italiano».

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Mauro Berruto ai tempi della Lube

La presentazione del libro è dei tre appuntamenti previsti per la prima giornata del festival “Sedendo e mirando”, nato dal lavoro congiunto della Regione Marche, dell’Amat e del Salone internazionale del Libro di Torino. L’iniziativa – promossa nell’ambito di “Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma”,  finanziato dal Mibact – si inserisce nella ricca rassegna di appuntamenti che fa da preludio alla prossima edizione del Salone del Libro, attesa al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2020. La titolazione Sedendo e mirando rimanda immediatamente al celeberrimo verso de L’Infinito di Leopardi, il cui manoscritto compie 200 anni. Venerdì dunque si inizierà la mattina alle 10,30 al Lauro Rossi con “Capolavori, lecture show” di Mauro Berruto dal suo libro “Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove” pubblicato da Add Editore per la regia di Roberto Tarasco. Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e allenatore della Lube nelle stagioni 2004-2005 e 2010-2011, conduce lo spettatore in un’indagine appassionata per scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo. La prima giornata si chiuderà alle 21, sempre al Lauro Rossi, con la versione concerto dello spettacolo di Valter Malosti tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, una condensazione scenica curata dallo stesso Malosti e da Domenico Scarpa, prodotta dal Tpe e dal Teatro Stabile di Torino.

Una via intitolata a Stefano Cucchi: depositata la mozione di Aic

“Sedendo e Mirando festival”, Ilaria Cucchi al Lauro Rossi

 



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