La loro casa non era stata danneggiata dal sisma ma lo erano state le abitazioni vicine: dopo tre anni dal terremoto torna a vivere nel centro storico di Caldarola la prima famiglia. Vincenzo, la moglie Maria, con il figlio, sono rientrati nella loro abitazione lo scorso fine settimana dopo la messa in sicurezza delle abitazioni vicine. Per tre anni in attesa di riaprire la porta di casa hanno vissuto in appartamenti in affitto prima a Civitanova poi a Tolentino e gli era stata assegnata una sae. Tre anni durante i quali sono state fatte poche cose a causa delle lungaggini burocratiche, i muri pericolanti sono stati messi in sicurezza ma le pietre e calcinacci caduti quel terribile 30 ottobre 2016 sono ancora lì. Il comune di Caldarola sta attendendo la risposta da parte della Protezione civile in merito all’apertura di un capitolo di spesa che riguardi personalmente il caso della famiglia perché a sue spese ha dovuto sostenere alcuni lavori interni per danni causati da infiltrazioni provenienti dell’abitazione a fianco. «Sono dei primi, importantissimi, passi verso il centro storico – ha detto il sindaco Luca Maria Giuseppetti -, molti altri ancora da fare ma se si fossero scelte altre procedure con meno paletti e meno “carte” forse saremmo più avanti. Noi malgrado questo stiamo lavorando sodo per la zona perimetrata, piani attuativi e aggregati volontari. Non ci fermiamo».
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