«Attrarre i colossi del commercio in centro anziché in periferia». La proposta arriva dal consigliere Sergio Marzetti e si inserisce nel dibattito sulla “variante Morichetti” che prevede 19mila metri quadrati di area commerciale nella zona del Cuore Adriatico. Dopo l’incontro fra amministrazione e commercianti, Marzetti interviene con una proposta che vuole essere uno stimolo di riflessione per salvare il commercio del centro. «L’aggressione dei megastore che circondano la periferia civitanovese è un problema, dovremmo sfruttare gli imponenti contenitori che storicamente hanno svolto un ruolo importante per lo sviluppo del sistema calzaturiero e che oggi sono vuoti. Sindaco, assessore al commercio e associazioni dei commercianti si muovano in questa direzione, cerchino di produrre idee e proposte, si diano da fare e i commercianti, oltre alla protesta, trovino il modo di collaborare per superare una impasse che è reale ma i cui effetti si possono attenuare». Marzetti individua alcuni spazi di proprietà privata e che in passato sono stati luoghi aperti al pubblico come la torre della ex Saef, fino agli anni Novanta sede di un calzaturificio ora chiusa. «A pochi passi dalla piazza è un capitale enorme utile per tutte le funzioni, ed è un peccato che oggi debba essere un monumento al nulla. Nei nuovi insediamenti commerciali di via Costantino, oggi si parla della possibile apertura del megastore Decathlon: ma non potrebbe lo stesso megastore o altri della stessa importanza ad occupare gli spazi dell’ex Saef? Ampi, spaziosi e su multipiano, sono dotati di ascensori e di capienti parcheggi riservati, senza considerare quelli pubblici della vicina via Cecchetti. E’ una proposta, ma ve ne potrebbero essere altre che gli stessi commercianti farebbero bene a pensare. Chiamo in causa il sindaco perché agli inizi degli anni Duemila, parte degli spazi dell’ex Saef era stata richiesta per ospitare Mediazione linguistica. Poi non si fece più nulla e l’amministrazione si orientò verso lo Stella Maris, ma la proprietà è stata disponibile a trattare. Bene farebbe quindi il sindaco a contattare i proprietari per saggiarne gli umori. Sarebbe una buona soluzione se il progetto di aprire in città la triennale di Scienze giuridiche andasse in porto. Sicuramente sarebbe una soluzione preferibile a un nuovo edificio che l’amministrazione intende realizzare non so entro quanto tempo, per metterlo a disposizione dell’ateneo maceratese e con la presenza in centro di 400 studenti si creerebbe un ulteriore incentivo per la ripresa dell’ economia locale».
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..si si si, tutto bello, anzi bellissimo, del resto basta mettere un uno davanti a sei zeri e si ha subito un milione, sulla carta; e poi, con quel gioiello dell’architettura mondiale (la magnifica torre d’avorio dell’ex Saef) che ci ritroviamo, sai quanti brand, Brando ed università si accalcheranno, bisognerà mettere i numeretti, si, davanti ai numeri!! gv
“Chapeau” SERGIO!. A VOLTE LA RI-SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA SUPERA OGNI “EUREKA”. DA QUANDO L’INPS SE NE ANDO’ QUELL’IMMOBILE HA VISTO SOLO RAGNATELE. PER NON DIRE DELLA ZONA “CECCOTTI”. COME SCRIVE GV BISOGNA SENTIRE LE PROPRIETA’ PER SAPERE SE DAL CESTINO
RISUSCITANO SOLUZIONI NASCOSTE.
Oramai siamo alla frutta Marzetti ,Silenzi Corvatta ,Brini, Costamagna ,Carassai non sanno piu’ che dire, non hanno piu’idee. Ad esempio quella ultima dell’ ex Saef e’sbalorditiva per una facoltà INESISTENTE come Scienze
Giuridiche.
Ne hanno combinate di tutti i colori e’ arrivato il momento di un giusto riposo,fatevi una passeggiata sul lungomare e seguite i vs. nipoti.
Il centro commerciale è composto da Corso umberto,Corso vittorio Emanuele, Via Duca degli Abruzzi, la piazza e vie limitrve ad essa ma quelle al nord. Quelle al sud sono già poco rilevanti e già lontane dal ” cemtro “. Marzetti parla di edifici che non fanno parte del “centro” e che se veramente fossero utilizzati come lui dice il “centro” cittadino sarebbe ancora meno raggiunto da eventuali visitatori già soddisfattosi nella visita ai due store di Via Cecchetti.