Accertamenti Imu 2013, c’è anche la Delegazione Pontificia tra i contribuenti insolventi che, secondo il Comune di Loreto, non avrebbero pagato all’erario l’intero importo dovuto per l’imposta municipale propria su terreni, fabbricati e attività commerciali come la gestione di ostelli o strutture alberghiere. E la questione rischia di innescare una guerra di carte bollate. Un avviso tributario di oltre 130mila euro non versati tra imposte, sanzioni e interessi di mora, è stato infatti notificato a fine 2018 per conto del Comune dall’Agenzia delle Entrare alla Delegazione pontificia per la Santa Casa. E’ risaputo che, prima che cadano in prescrizione, gli enti locali devono effettuare controlli e inviare avvisi per gli omessi versamenti di imposte e tributi entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui avrebbero dovuto essere effettuati. Denaro previsto nei bilanci comunali ma non incassato (il gettito Imu stimato dal Comune di Loreto si aggira da anni sui 2 milioni di euro), che va recuperato anche per la quadratura dei conti. L’Imu non riscossa è uno di quei crediti che con il tempo, insomma, rischia di deteriorarsi.
La vicenda della aliquota Imu scontata al 50% applicata agli immobili della Delegazione pontificia rischia però di diventare oggetto di un articolato contenzioso legale. Una questione complicata da inquadrare sotto il profilo normativo e giurisprudenziale. Secondo i riscontri del Comune, la Delegazione pontificia avrebbe presentato la dichiarazione delle imposte come ente non commerciale, applicando una aliquota agevolata sui suoi beni immobili sulla scorta della legge del 1973 che equipara le finalità degli enti religiosi a quelli di beneficenza o istruzione, senza che però ci fosse stato uno scopo commerciale o di lucro in rapporto di strumentalità diretta con il fine religioso, previsto dalle disposizioni di leggi più recenti. Nel suo reclamo la Delegazione Pontificia avrebbe contestato questa interpretazione ricordando che la Santa Casa di Loreto non è una semplice parrocchia ma è un Ufficio della Segreteria di Stato del Vaticano. Una parte di uno stato estero che gode della extraterritorialità riconosciuta dai Patti Lateranensi del 1929 e le cui attività di culto sarebbero direttamente connesse alla gestione dei suoi beni. Le tasse sarebbero state quindi pagate regolarmente e la normativa richiamata dal Comune non sarebbe applicabile.
(m. p. c.)
Per faveore qualcuno può chiarire subito se la Chiesa deve pagare l'imu sulle sue attività.Aspetto con ansia una risposta,grazie.
Come ti sbagli...poi chiedono il 5 x1000
IMU = FURTO. Fanno bene a non pagarla, chiunque essi siano.
Scusate ma perché la chiesa non dovrebbe pagare l imu?
Ma veramente? Il comune di Loreto si è accorto? Maddai!
Tipico della chiesa
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Un ostello NON è un ufficio della segreteria di Stato del Vaticano e quindi è tenuto a pagare l’IMU (e anche l’acqua). Basta leggere il Concordato.
Sempre peggio.
Direi di procedere al sequestro
Complimenti per l’esempio che date
Chiedo scusa: la Costituzione Italiana è tutt’ora in vigore. Basta leggere l’art. 42 e si evince, che non solo l’IMU è incostituzionale, ma all’infuori dell’imposta di successione che si deve pagare sulla proprietà privata quando detta proprietà si riceve per eredità. Qualsiasi altra imposta che viene applicata sulla proprietà privata è incostituzionale dal primo Gennaio 1948. Quindi: credo sia vergognoso che circa ottomila sindaci Italiani costretti a prestare giuramento alla Costituzione Italiana per rendere esecutivo il loro mandato, possono continuare ad ignorarla come se i principi costituzionali non fossero il frutto del sacrificio di migliaia di Italiani che diedero la vita per la nostra libertà. Aggiungo: le leggi dello Stato, vanno rispettate, ma sono tali, solo quelle costituzionali. Le altre: non solo è un diritto di ogni cittadino non rispettarle, ma dovrebbe essere un dovere per tutti coloro che intendono combattere tutta la politica ladrocinante che in questo caso, dura da settant’anni.
Tranzocchi, quello che lei dice a proposito dell’IMU perché non dovrebbe valere anche per l’imposta di successione? Anche quest’ultima non è commisurata alla capacità contributiva. Anzi eventualmente è proprio l’imposta di successione che dovrebbe essere abolita. Bisognerebbe inoltre vedere anche come si contengono al riguardo gli altri Paesi dell’UE, anche per non fare i primi della classe. Per quanto riguarda i beni della Chiesa, se non erro le proprietà della Chiesa esenti dall’IMU stanno solo a Roma.
Che succederebbe se venisse l’ordine a qualche Angelo di sollevare tutta la Basilica con all’interno la Santa Casa di Nazareth, il porticato e trasferire il tutto in qualche terreno sempre appartenente al Vaticano dove continuare lì tutto l’apparato economico, commerciale e finanziario legato alla Basilica? La Chiesa vive soprattutto di offerte, comunque in buona parte, basti pensare al famoso obolo annuale di S.Pietro e S.Paolo. Continuerebbe anche nella nuova residenza ad attingere dai fedeli. Probabilmente chi si troverà in difficoltà sarà tutto l’indotto economico alla Basilica legato. In poco tempo Loreto si spopolerà, tutti gli immobili appartenenti alla Chiesa saranno messi in vendita e chi se li comprerebbe? Il mare è si vicino ma mica tanto e una volta che il comune non potrà permettersi di pagare i giardinieri, gli stradini, la Cosmari, in un paio d’anni diventerà una terra dei fuochi accessi per strappare alla terra ciò che gli apparteneva e che adesso rivuole indietro. L’ospedale ci ha pensato già Ceriscioli a farlo fuori o quasi, la piscina dapprima usata come abbeveratoio presto, terminata l’acqua diventerà pericolosa anche per abbeverarci le poche bestie rimaste. Considerando che la Chiesa comunque non pagherà una lira dei 2 milioni di euro e che se gli fate girare i ruotoni, fanno arrivare un balletto di avvocati gesuiti che vi fanno sequestrare pure il comune e rinchiudere il sindaco con tutta la giunta a Castel Sant’Angelo di cui verranno riaperte le segrete. E da pazzi voler fare la guerra alla Chiesa che potrebbe pure scatenare qualche crociata e restaurare un nuova Inquisizione da sostituire all’Agenzia delle Entrate sulla cui fine sto già immaginando le più crudeli soluzioni e che le tasse ve le fa pagare a voi e raddoppiate.
Carissimo Iacobini: per ciò che riguarda l’imposta di successione, sono pienamente d’accordo con lei, in quanto: si tratta sempre d’imporre u pizzo sulla proprietà privata, che contraddice con lo stesso art, 42 che sancisce che detta proprietà, è riconosciuta e garantita dalla legge. Purtroppo, la perfezione non esiste, è scritta nella Costituzione, un cittadino può non condividerla, ma non può sottrarsi a non rispettarla, a meno che non si formi una grande protesta popolare, capace di far cambiare la Costituzione. Infatti: la proprietà privata nuda e cruda che non produce reddito, non può produrre alcuna capacità contributiva e le rendite catastali non sono altro che rendite false tenute in vigore dalla casta delinquenziale politica per i loro assurdi privilegi. Ma visto che il due Giugno 1946 gli Italiani scelsero la Repubblica
mettendo fine alla Monarchia, dovevano cessare la loro esistenza anche tutte le leggi monarchiche con il primo Gennaio 1948, giorno in cui è entrata in vigore la Costituzione Italiana. per ciò che riguarda gli altri Stati dell’UE:
fin quando non avremo una Costituzione Europea, ogni Stato dovrà regolarsi con le proprie leggi. Invece, per ciò che riguarda lo Stato e la Chiesa Cattolica che dovrebbero essere ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, risulta che la sovranità esiste solo da parte dello Stato della Chiesa, visto che riesce ad imporci il pizzo dell’otto per mille che non può essere altro che una vera e propria assurdità.
Per Pasian. L’IMU non si paga sugli immobili adibiti al culto (chiese, cappelle, conventi, seminari), su tutti gli altri si paga (così come sarebbe dovuto essere con l’ICI).