Le slot sequestrate
Circolo culturale sulla carta, sala giochi nei fatti. Blitz a Civitanova: sequestrate due slot clandestine. Nella rete dei controlli disposti dal questore Antonio Pignataro è finito un locale dedito al gioco d’azzardo. Nella notte tra giovedì e venerdì, nell’ambito di un servizio coordinato sul posto dal dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, il vicequestore Lorenzo Commodo, gli agenti del commissariato di Civitanova e del reparto Prevenzione crimine di Perugia hanno individuato una sala da gioco abusiva e sequestrato due macchinette con targhetta identificativa danneggiata in corrispondenza del numero di serie. In particolare il locale, privo di insegna in una via del centro e che si qualificava come “circolo culturale”, al suo interno aveva veri propri tavoli da gioco, con tanto di panno verde e macchinette elettroniche da gioco del tipo New slot.
L’utilizzo di queste macchinette è rigidamente regolamentato da una normativa che prevede, tra l’altro, la presenza di uno specifico numero seriale di collegamento alla rete ufficiale dell’azienda dei Monopoli di Stato, che concede nulla osta all’uso e verifica la regolarità delle stesse. Gli apparecchi di quella sala, al momento del controllo funzionanti, erano collegati solo alla rete elettrica, ma completamente clandestini perché privi dell’etichetta del produttore e del distributore, dell’attestato di conformità e del numero seriale. Inoltre, mancavano il nulla osta per la messa in esercizio rilasciato dai Monopoli di Stato, il collegamento telematico con lo stesso ente e non risultavano effettuati gli adempimenti previsti dalla legge sul contrasto della ludopatia. Il gestore del locale, Z. P., aveva la documentazione incompleta anche per quanto riguarda l’esercizio del “circolo”. All’interno del locale, al momento del blitz erano presenti alcuni clienti che sono stati identificati, mentre gli apparecchi sono stati sequestrati.
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Tra la faccenda delle spiagge inquinate e il problema di questa sala è chiaro che Civitanova, anche se ha più abitanti di Macerata, non può diventare capoluogo di provincia.
Non vedo cosa ci possano entrare queste situazioni con il fatto di essere capoluogo di provincia che fra l’altro nessuno lo chiede . Roma , capitale d’Italia è famosa per le sue buche , trasporti dissestati , immondizia dappertutto , eppure non faremo mai Milano capitale !!