L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova
di Maria Paola Cancellieri
Ricoverato per quasi quattro notti su una barella al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova, in attesa di ottenere un letto in reparto. Le condizioni dell’uomo, 79enne di Recanati, si aggravano mentre i medici tentano di stabilizzarlo ed esplode la rabbia dei familiari che telefonano ai carabinieri per sbloccare la situazione. L’anziano riesce così ad ottenere un posto nel reparto di Medicina dello stesso presidio ospedaliero che però non dispone di un numero adeguato di materassini anti-piaghe da decubito per tutti i degenti. Per alleviare le sue sofferenze, la figlia del paziente è costretta a portarlo da casa insieme ad alcune medicine inserite nella sua terapia medica che l’ospedale non è in grado di fornire. Un’odissea sanitaria senza fine per l’uomo, già affetto da mielite trasversa e Parkinson. Un caso di “malasanità” quello raccontato dai i suoi cari che sono intenzionati a presentare un esposto penale.
«Mio suocero è rimasto ricoverato quattro notti in barella al pronto soccorso di Civitanova, in condizioni critiche per una infezione polmonare che lo affliggeva. Per farlo ricoverare su un letto del reparto di Medicina, dopo l’aggravarsi del suo stato di salute anche per quella “sosta forzata”, siamo stati costretti a chiedere aiuto ai carabinieri», racconta l’osimano Moreno Mammoli, 54 anni, ex presidente del consiglio di quartiere di Villa-San Paterniano. Tutto è iniziato la scorsa settimana. Il 28 maggio il 79enne che è disfagico, si sente male e viene trasportato all’ospedale. «L’hanno sistemato in osservazione in attesa dei referti delle analisi ma poi i giorni sono cominciati a scorrere senza che si arrivasse a una definizione – racconta Mammoli – C’era carenza di posti letto e nelle sue condizioni continuava a restare su quella barella in una stanza. Sembrava il pronto soccorso di un ospedale di guerra». Un’esperienza che, tra l’altro, lo accomuna ad altri pazienti. «In quella stanza, ma anche lungo il corridoio, c’erano sistemate ovunque barelle con malati che attendevano il ricovero. – racconta l’osimano – Una situazione non ottimale, tra l’altro per chi, come mio suocero, aveva in atto una infezione polmonare. Animato dalla più buone intenzioni neanche il personale del pronto soccorso, che lavora quasi ‘in trincea’, è riuscito a sbloccare l’impasse. Sono andato a protestare in direzione sanitaria, ma non è servito a niente».
La misura colma è arrivata venerdì scorso, quando all’ennesimo shock settico manifestato dal paziente dal suo arrivo nel presidio sanitario, la figlia dell’anziano ha deciso di telefonare ai carabinieri di Osimo per raccontare quello che stava accadendo. A loro volta i militari si sono attivati subito con i colleghi di Civitanova garantendo alla famiglia di essere pronti a intervenire se in poche ore il disservizio non fosse stato risolto. «Avevamo già minacciato di farlo e, alla fine, nella disperazione di non sapere a chi rivolgerci, quella telefonata l’abbiamo fatta davvero da casa. – ricorda Mammoli – Devo ringraziare proprio i carabinieri se mio suocero, poche ore dopo quella chiamata, è stato ricoverato nel reparto di Medicina di Civitanova, dove è ancora degente in gravi condizioni. Ci ha convinto ad agire l’aver sentito le parole di un medico, che si era detto poco intenzionato a rianimarlo per evitare accanimento terapeutico qualora il suo quadro clinico fosse degenerato. Lui era semi-cosciente, ha ascoltato e ha pianto. I carabinieri gli hanno salvato la vita ma questa storia ci ha lasciato l’amaro in bocca. Andremo fino in fondo. Abbiamo già contattato un avvocato per verificare se ci sono gli estremi per presentare un esposto in Procura. Io stesso sono disabile e so sulla mia pelle che la sanità marchigiana non è l’eccelsa come ce la raccontano, soprattutto quella destinata alla fasce più fragili della popolazione, anziani e disabili appunto. Mi domando con tormento che cosa sarebbe successo se mio suocero, disabile al 100%, fosse stato solo, senza noi accanto». La famiglia Mammoli, però, pone l’accento anche su questioni di geo-sanità. Da Torrette a Civitanova, dopo la riconversione in case della salute dei presidi di Recanati e Loreto e il “ridimensionamento” di quello di Osimo, non ci siano altre strutture ospedaliere. «A chi deve rivolgersi l’utenza se anche l’ospedale di Civitanova non ha posti letto sufficienti? – domanda l’osimano – Un ospedale carente di letti proprio mentre sta iniziando la stagione balneare e la popolazione della costa aumenta in maniera esponenziale. Un ospedale che non basta nemmeno per chi risiede nell’area Vasta 3».
Storia già vissuta qualche anno fa....... Mi fa venire un nervoso solo a leggere!!
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Bisogna aspettare il nuovo ospedale unico provinciale e questi problemi saranno solo un ricordo…..secondo il governatore Ceriscioli che, appena eletto si è riservato anche la carica della sanità, guarda caso dopo che la sua campagna elettorale è stata finanziata da DE BENEDETTI uno dei maggiori esponenti dell’imprenditoria della sanità privata in Italia ed in provincia con oltre 7000 dipendenti, mentre piano piano viene ridotta la sanità pubblica con la trasformazione di ospedali in rsa e personale infermieristico e medico ridotto all’osso incapace a soddisfare, nonostante il massimo impegno di loro, le sacrosante esigenze degli utenti come nel l’ennesimo caso descritto nell’articolo. Civitanova per la sua posizione viaria strategica, per il bacino di utenza residente in aumento con il trasferimento dalle zone terremotate e l’afflusso di turisti durante la stagione estiva, necessita di un ospedale rafforzato e non un declassamento come si prospetta e come già avvenuto in altri ospedali. Massima solidarietà alla famiglia Mammoli !!
Mi dispiace , moltissimo per il paziente che si è trovato vittima della malasanità in uno dei nostri ospedali della Regione Marche,ma non finisco mai di dire che noi cittadini, dobbiamo sempre denunciare questi casi di malasanità, quando ne siamo coinvolti. (Il Presidente del TDM di San Severino Marche)
Non è malasanita’, a Civitanova è la quasi normalita’ e come descritto da altri non dipende dal personale ( in gran parte ) ma da un organico insufficiente e da una struttura depotenziata..
io in quelle camere di ospedale ,passando x il pronto soccorso ci ho lasciato entrambi i genitori,vivendo quella realtà giorno e notte per parecchio tempo.. ho visto impegno ma cure standardizzate per pazienti con problematiche diverse,carenze di materiali,come si diceva nell’articolo,in un intero reparto di quasi trenta letti,i materassi antidecubito erano nove…
Ho visto medici e infermieri che facevano il possibile con quello che avevamo,altri che facendo i fenomeni trattandoti da subalterno…. è un terno al lotto…
Io dico solamente che se si fanno scelte politiche sulla pelle di chi paga le tasse,prima si DEVE mettere in piedi il nuovo sistema sanitario,POI si chiudono o depotenziano le strutture che si decide di non far più funzionare,MA DOPO,NON ANNI PRIMA ..
Qui non si sa nemmeno dove si deve fare sto caz.zo di ospedale unico e quelli che ci sono li lasciamo in braghe di tela ..
non si scherza con la pelle della gente,ma sta cosa al politico gli frega nulla,probabilmente perché se sta male il familiare con una telefonata apre le porte di un posto che funziona….. oppure se lo fa in buona fede è un decelebrato
L’ ospedale unico non si farà mai
tutto organizzato per essere costretti ad andare sul privato convenzionato, dove raccoglierà
tanti politici sul viale del tramonto…in alcuni casi soci
occulti ….infatti molte strutture private già esistenti si stanno ristruturando e allargando…addirittura a Cagli
l’ ospedale pubblico chiuso,
un’ ala data in affitto ad un privato dove ha aperto una struttura x lunga degenza,
più di così cosa debbono fare
Tutti i cittadini che vivono questi
disagi, in molti casi a rischio morte si lamentano e basta…
cosa aspettate ad unirvi ai comitati nati da altri cittadini
per lottare in difesa degli ospedali pubblici, non basta lamentarsi, informatevi entrate a farne parte, insieme e tanti fa una notevole differenza.
A chi si lamenta dico …dove sei stato fino ad ora? con la testa tra le nuvole? oppure pensavi che tu eri esente dalle malattie, da incidenti!
Per i disservizi c’è la magistratura, bene ha fatto a chiamare i carabinieri!
Per tutto il resto c’è il comitato regionale pro ospedali pubblici!
[email protected]
[email protected]
Colgo l’occasione per chiedere a chi lo sa a che cosa serve il tribunale dei diritti del malato.
Ah, allora è una consuetudine chiamare i carabinieri da invitare o inviare al Pronto soccorso di Civitanova. Nulla da aggiungere ai post sopra pubblicati, solo una sottolineatura ad una frase del commento di Paolucci là dove dice: “altri che facendo i fenomeni trattandoti da subalterno…. “. Com’è vero, a come è vero? Vero dottor Stranamore? Non è bello avere la sensazione di sentirsi abbandonati su una barella in special modo se ti accorgi perfettamente che qualcuno e ritorno al commento di Paolucci si crede di essere un “simpatico”, bravo ed efficiente padreterno in grado di decidere cosa fare e non fare in base a sue considerazioni al di fuori di qualsiasi considerazione moralmente accettabile. La situazione sanitaria marchigiana fa comunque veramente schifo e nei Pronto soccorso vista la quasi impossibilità di trovare un letto bisogna anche sfoltire i ” reparti di guerra” dove diventando difficile trovare anche una barella, bisognerebbe sapere qual’è la regola da seguire. Ma leggendo l’articolo dove diventa inutile parlare con la ” direzione sanitaria ” e soprattutto dove si legge”Ci ha convinto ad agire l’aver sentito le parole di un medico, che si era detto poco intenzionato a rianimarlo ecc. ecc.”. A dire che sia un comportamento a dir poco infame non serve a nulla è più utile un esposto per far conoscere nome e cognome del medico Dio. Mi auguro che sia lo stesso dottore di cui parlavo sopra sennò sarebbero già in due e mi sembra che con il risicato numero di dottori in Pronto soccorso sarebbe troppo da sopportare. L’altro giorno scrivevo della probabile pressione a cui si viene sottoposti lavorando in Pronto soccorso ma ciò non giustifica anche perché non si è obbligati a farlo e si viene comunque pagati. Se non ci si sente all’altezza ci sono altre attività a cui dedicarsi e magari essere più idonei a praticarle che non facendo il medico che ben altre responsabilità bisogna coprire. La pesca ad esempio, certamente meno utile ma più consigliabile quando si ha la sensazione di non poter reggere le incombenze che da medico non si è costretti ad avere ma se si accettano lo si deve fare perchè convinti di poterlo fare e naturalmente dopo essersi chiesti se si è all’altezza di poterlo fare. Una laurea non fa necessariamente nè un buon qualsiasi cosa né qualsiasi altra cosa. Però se si è in corsa e cambiare un pessimo avvocato, per fare un esempio si può sempre cambiare, un dottore in Pronto soccorso non è che te lo puoi scegliere o cambiare, devi solo sperare che in caso di necessità sia all’altezza di fare quello che ha scelto di fare, senza nessun obbligo, ripeto, di farlo e se ogni tanto ci fosse qualcuno che vigili come in qualsiasi altra attività male non sarebbe. Tronco qui perché perché la fantascienza non serve e perché mi sta venendo in mente che davanti a certi episodi bisognerebbe avere un atteggiamento diverso che non dico per evitare di non essere postato. Aggiungo solo che quanto dice la Signora Capodarca dovrebbe essere un obbligo per ( riporto ) “Tutti i cittadini che vivono questi
disagi, in molti casi a rischio morte si lamentano e basta…”.
Serve per farti dire ” Non posso stare h24 a rispondere. Chiami fra due giorni”. (acca 24, testualmente)
È sempre la stessa storia… non ti ricoverano neanche se stai per morire… la motivazione??? mancano i posti letto.
Dico io…. se non ricoverano mai nessuno, come fanno a mancare i posti letto?????
Odissee senza fine nei corridoi del pronto soccorso, con medici e infermieri, più o meno premurosi, a cercare di lenire le sofferenze dei disgraziati che stanno male.
Questa è la sanità di oggi… nonostante paghiamo fior fior di quattrini, quando stiamo male, ci ritroviamo in un tetro corridoio in attesa che il peggio passi…
La politica di oggi si giustifica con il taglio dei costi e questo sarebbe sacrosanto, se si tagliassero anche gli “enormi” costi delle spese inutili delle consulenze e servizi fantasmi che non producono nulla se non un aggravio della condizione attuale.
Andrà sempre peggio e questo mi preoccupa molto perché in pochi se ne rendono conto e a farne le spese saremo in tanti….
Rispondo a qualcuno che ha scritto:( cosa fa il Tribunale per i Diritti del Malato in questi casi ?Come sempre il Tribunale per i Diritti del Malato ha sempre difeso e difenderà” sempre i Diritti del malato,in modo legale ,o facendo prevenzione. Tutto questo
sempre dietro denuncia del paziente o
di chi lo segue,come in questo caso hanno fatto bene ,chiamare i carabinieri.Sappiate anche che il TDM dietro a fatti del genere non resta immobile…..Per ulteriori chiarimenti andate a leggere sul sito di cittadinanzattiva .
Rispondo a qualcuno che ha scritto:( cosa fa il Tribunale per i Diritti del Malato in questi casi ?) Come sempre il Tribunale per i Diritti del Malato ha sempre difeso e difenderà” sempre i Diritti del malato,in modo legale ,o
facendo prevenzione. Tutto questo
sempre dietro denuncia del paziente o
di chi lo segue,come in questo caso hanno fatto bene ,chiamare i carabinieri. Sappiate anche che il TDM dietro a fatti del genere non resta immobile…..Per ulteriori chiarimenti andate a leggere sul sito di cittadinanzattiva .
Premesso che quel qualcuno sono io, Aldo Iacobini, se il tribunale si muove ‘sempre’ dietro denuncia del malato non è prevenzione, mi scusi.
Veros Bartoloni lei dice una cosa che sarà sicuramente vera, però è altrettanto vero quello che dico io, anzi per quel che ne so posso assicurare che conoscendo il fatto mio personalmente ho la certezza assoluta di quel che ho detto. Purtroppo non posso dire le stesse cose sulle sue. A parlare siamo tutti buoni ma prima magari informiamoci dai diretti interessati sempre che siano abbastanza onesti da dire la verità, abbastanza non tutta, non serve, solo la necessaria per ammettere che sì magari quel giorno è andata così e che per il giorno dopo a giudicare dalla voce sarebbe andata peggio. Mi dispiace che sia stata più veloce di me nel riattaccare senza che le esprimessi le mie conclusioni. Nell’articolo si parla di malasanità, in questo di tribunal/diritto/malatosanità. Per cortesia non mi risponda e se lo fa non lo faccia personalmente a me ma magari tramite un articolo dove per colpa di una sola persona io non abbia fiducia nel TDM che comunque a sedi in tutta Italia. Togliamo il filo d’erba secco e ascoltiamo tutto il resto del fascio che sono sicuro qualcosa di buono faccia anche se a vedere come si sta riducendo la sanità marchigiana qualche dubbio mi viene. Non prendiamoci sempre tutto come un caso personale. Ripeto non mi risponda almeno che non mi metta nella posizione di chiedere scusa ma di certo non al TDM di Civitanova.
Ah Bartoloni lei è il presidente del TDM di S. Severino: i complimenti se li fa da solo o glieli devo fare io per quello che è diventato l’ex ospedale.
Rispondendo ancora di nuovo a certe affermazioni fatte di alcuni signori, ribadisco che il Tribunale per i Diritti del Malato,la prevenzione del paziente la fa soltanto se alcune cose gli vengono denunciate ,o segnalate,altrimenti non si può inventare nulla, sappiate anche che il T.D.M è da molti anni che battaglia CONTRO la non riduzione dei posti letto, la chiusura di eventuali reparti sanitari negli ospedali ,e delle lunghe liste d’attesa,che nella maggiore parte dei casi sono a discapito dei pazienti che non possono spendere,così favorendo sempre più la sanità privata .Poi per chi dice che i complimenti me li faccio da solo, prego a qualcuno di voi che si ricrede di essere molto afferrato nell’ambito sanitario e nei diritti umani, di entrare a far parte del Tribunale per i Diritti del Malato che ne ha tanto bisogno ,che è volontariato puro, apolitico e senza una minima retribuzione,il solo scopo è dedicare del proprio tempo libero per Tutelare la Salute del Paziente e aiutare a risolvere i tantissimi problemi che vi sono nell’ambito sanitario,in modo da garantire sempre più la tutela del malato…
Bartoloni, ho l’impressione che lei non sappia che cosa sia la prevenzione. Ma potrei sbagliare.
trovo grottesco il fatto che tutti hanno ragione tranne chi sta male, trovo altresì grottesco che in certi pronto soccorso ci siano dei cartelli che si proibisce di prendersela con il personale ospedaliero pena una denuncia….. quindi morale della favola per la sanità è un diritto pagare le prestazioni farle chissà dove e non mettete piede nei pronto soccorso non siete i benvenuti.