Una delle stanze della casa inagibile
di Giacomo Gardini
«Il terremoto ha infranto la nostra quotidianità. Al resto hanno pensato dei vandali senza cuore». È incredula Patrizia Francioni, tolentinate, proprietaria di un agriturismo e presidente dell’associazione “Tolentino 815”. Non trova le parole per descrivere l’inverosimile scoperta di oggi. La sua casa in via Montecavallo a Tolentino, dichiarata inagibile dopo il sisma, è stata devastata da quello che sembrerebbe un gruppo di teppisti.
Patrizia Francioni
«Alle 15 ho ricevuto la telefonata di una cara amica – racconta Patrizia – che mi ha avvertita di un fatto molto strano: la porta di casa era aperta. Temendo il peggio, sono corsa subito sul posto. Non potevo credere ai miei occhi». La donna, terremotata, è al momento ospite di sua madre in contrada Ributino, a qualche chilometro dal centro cittadino. «Una casa di tre piani completamente devastata, da cima a fondo – spiega -. In garage era custodito tutto il materiale della celebre rievocazione storica: fascicoli, documenti e ricerche. Venti anni di duro lavoro gettati al vento». Ma la devastazione non ha risparmiato nulla: «Al primo e secondo piano hanno addirittura spostato mobili – rivela sconvolta -. Vomito ovunque, feci nel water, il nostro letto profanato. Ma c’è di peggio: i vestiti di mio marito Paolo, scomparso pochi anni fa, erano sotto sopra». Patrizia parla di un vero e proprio incubo ad occhi aperti. Si sarebbe trattato di festini a base di droga: sul tavolo del soggiorno trovati bong, cartine e mozziconi di sigaretta.
Il materiale sul tavolo del soggiorno
«Dev’essere per forza successo negli ultimi venti giorni – chiarisce la donna – perché al mio ultimo accesso in casa era tutto intatto. Casa mia si è trasformata in un punto di ritrovo per tossici». Patrizia chiede giustizia, in nome suo, della sua famiglia ma soprattutto della memoria di suo marito Paolo Scisciani: «Se un’abitazione è dichiarata inagibile, e quindi inaccessibile, a chi spetta il compito di controllare che nessuno vìoli la nostra intimità perduta? Oltre al danno, siamo costretti a subire anche la beffa». Un episodio inammissibile, «una ferita senza precedenti» per Patrizia che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri.
Cose vergognose
Poverini che schifo, vergognatevi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Scioccante, dove si trovano le forze per reagire a tanta scempiaggine di una vita privata di anni ….le cose dei congiunti
scomparese, violentate…, per il dolore che può recare una violenza simile ….altro legittima difesa …..qui c’è da massacrarli
di botte, per non fare di peggio.
È uno schifo, la società non esiste più, non ci sono parole per commentare quanto le è accaduto, le sono vicino se la può aiutare.
Qui sono passati i vandali di Attila, distruttori e predoni senza freni inibitori, ma soltanto impregnati di malvagità.