La signora Giovanna Bentivoglio insieme a suo nipote Riccardo
di Giacomo Gardini
Le piogge torrenziali mettono in ginocchio contrada Piani Bianchi a Tolentino. Fango in casa, i residenti costretti ai ripari con una diga di sacchi. Le ultime piogge incessanti hanno scatenato un’ondata di fango e melma, che è andata a infrangersi su carreggiata e pista ciclabile, a ridosso del Ponte del Diavolo. Colpa delle fognature, sembrerebbe, che non riescono a far defluire abbastanza velocemente l’acqua piovana.
«Non è una novità – confessa Roberto Azzacconi, residente in zona – la storia si ripete ogni anno. Quest’anno però la pioggia non ci ha dato tregua». Negli ultimi giorni la situazione si è complicata: un’escalation che, partendo da sabato, ha raggiunto il suo culmine oggi. «Sabato, fortunatamente, sono riuscito a contenere l’allagamento – spiega Roberto -, ma domenica non ho fatto in tempo. Il pian terreno era completamente sommerso. Ieri e oggi, per non ripetere lo stesso errore, ho sistemato dei sacchi davanti al cancello di casa». La previdenza non è mai troppa, perché la gran quantità di pioggia caduta sul crinale di fronte alla sua abitazione ha causato il crollo di alcune pietre. Una di queste, di grandi dimensioni, è finita nel pozzetto, andando a intasare la condotta.
La condotta colpita dal crollo
«Abbiamo monitorato la situazione grazie ad una sonda – rivela il caposquadra dei dipendenti del Comune – che ci ha permesso di constatare l’entità del danno. Stiamo cercando in tutti i modi di arrivare alla condotta, per liberarla. Purtroppo però, durante gli scavi, abbiamo incontrato alcuni servizi, tra cui l’acquedotto, che stanno rallentando i lavori». La signora Giovanna Bentivoglio, 74enne, suocera di Roberto, non ne può più: «Domenica abbiamo pulito tutto il giorno, dalle 9 alle 14, poi fino a tarda sera. Abbiamo pranzato alle 16 e cenato alle 22, roba da matti. Il pian terreno era tutto allagato, senza contare che l’impianto elettrico era nuovo: il frigorifero ballava sul fango». Suo nipote Riccardo, 24 anni, era con lei a pranzo: «Non abbiamo fatto in tempo a sederci a tavola – racconta – che il fango ha invaso casa. Non potevamo crederci».
Le operazioni di scavo
«Sono terremotata – racconta Giovanna -, abito con la famiglia di mia figlia. Mi dedicavo all’orto, era la mia passione, ma l’acqua me l’ha portato via. Abbiamo chiesto aiuto più volte al comune, ma non è mai arrivata una risposta». Al momento sono al lavoro tre dipendenti del Comune, due della ditta “Ecologia Tolentino” e uno dell’impresa edile Ciccioli, che collabora per gli scavi. Vietato il doppio senso, dal ponte del Diavolo fino ai Piani Bianchi, almeno fino al termine degli scavi. La pioggia intensa sta mettendo in ginocchio anche altre zone della città: disagi lungo la strada che da Tolentino viaggia fino a San Severino, in località Santa Lucia, e in contrada Pace. In particolare, in quest’ultima si segnalano alcune difficoltà per le fognature a raccogliere l’acqua piovana in abbondanza: la situazione sembra comunque sotto controllo.
Il fiume Chienti all’altezza del Ponte del Diavolo
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati