di Gianluca Ginella
Investimento mortale a Passo di Treia, un dispositivo di sicurezza sarebbe all’origine della sterzata brusca con cui la vettura è finita sul marciapiede e ha travolto nel tardo pomeriggio di ieri Gianluca Alessandrini, morto a 22 anni. La conducente è stata indagata per omicidio stradale. Dagli accertamenti è emerso che la ragazza non stava usando il cellulare quando è avvenuto l’incidente.
Non è stata disposta autopsia e il funerale del giovane studente di Fisioterapia (era iscritto all’università de L’Aquila) è fissato per domani alle 15,30 nella chiesa di Passo di Treia. Un dramma che ha sconvolto la frazione la frazione, perché coinvolge due ragazzi molto giovani, Gianluca, 22 anni e la conducente della Volkswagen T Roc, 23enne, pure lei studentessa. Una ragazza disperata per quello che è accaduto. Da quanto emerso dalle indagini ieri pomeriggio la ragazza era appena uscita di casa ed era al volante del crossover Volkwagen che le era stato da poco regalato dai genitori (la vettura ha circa mille chilometri). Ieri pomeriggio mentre stava guidando lungo via Sant’Ubaldo, appena uscita di casa (vive sulla stessa via dove l’incidente si è verificato) ad un certo punto il mezzo si è spostato verso la linea di mezzeria. E’ così che si è azionato il dispositivo di sicurezza della T Roc, il lane assist. Si tratta di un sistema di mantenimento della corsia che si attiva se, ad esempio, il conducente si allarga verso il centro della strada verso la linea di mezzeria. Oltre ad un segnale acustico si aziona anche un sistema di correzione dello sterzo. Questo, secondo la ragazza, è accaduto ieri prima dell’incidente. Il sistema si è azionato e lei ha sterzato verso destra. Si è generata una manovra brusca con l’auto che è finita sul marciapiede investendo Alessandrini (salvo l’amico che era con lui). L’auto è poi finita in un campo. Ieri la giovane è stata portata in ospedale per i prelievi del sangue necessari a verificare se prima di mettersi al volante avesse assunto alcol o droga. Al momento i risultati non sono ancora arrivati. La ragazza comunque nelle dichiarazioni fatte alla polizia stradale di Camerino, intervenuta sul posto per i rilievi, ha parlato del sistema di sicurezza che si è attivato. Nulla invece su altre auto che stavano arrivando in direzione contraria. La Polstrada ha analizzato anche il cellulare della giovane. Dagli accertamenti è emerso che non l’ha usato al momento dell’incidente. Intanto non è stato disposto nessun esame medico legale sul corpo del 22enne studente e la procura ha dato il nulla osta alla sepoltura. Il funerale è stato fissato per domani alle 15,30 e si svolgerà nella chiesa della Natività di Maria a Passo di Treia. La mamma di Gianluca, fisioterapista all’ospedale di Treia, ieri si è sentita male ed è stata ricoverata dopo aver saputo della tragedia accaduta al figlio.
Ciao Gianluca, che dispiacere.... rip in pace
Se uno va piano gli incidenti non succedono. Riposi in pace, Amen.
Povero lui, ma anche lei...comunque il lane sense spesso è più pericoloso che utile, anche a me è capitato di sbandare in maniera brusca
Tale sistema su molte auto può disattivarsi oppure segnala, suono e avviso sul cruscotto, senza intervenire sullo sterzo che potrebbe essere pericoloso. Che morte assurda.
Se è stata cola dei sistemi di sicurazza sará una perizia ad accertarlo ...
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DISTRAZIONE. Purtroppo, a mio avviso, questa è la causa più probabile del mortale incidente. Dare la causa ad un sistema di sicurezza è ASSOLUTAMENTE non vero. Sono anch’io possessore di un’auto più grande della T-ROC con i cosiddetti sistemi di sicurezza attivi, fra i quali proprio il “line system” e vi assicuro che l’auto NON sterza in modo “violento” per rimettere in carreggiata la vettura. Prima avvisa in modo sonoro poi una spia sul cruscotto indica la procedura di riallineamento della vettura in modo ESTREMAMENTE dolce. Altra considerazione è l’inesperienza a tali sistemi che alterano sicuramente il modo di guida e se non ci si è preparati possono condurre a manovre brusche da parte del guidatore, poiché è demandato solo a lui l’ultimo controllo del veicolo. Salvo un evidente difetto della vettura perciò non invochiamo sempre la colpa ad altri di ciò che, ahimè, mettiamo in atto in prima persona. Infine vorrei unirmi al dolore dei familiari per aver perso un loro congiunto in un così tragico disegno del destino.
Sono d’accordo al 100% sulla disamina del sig.Fabbrizio… o il sistema era in avaria o e’ impossibile che sterzi in modo brusco.
Anche io ho lo stesso sistema, condivido la disamina di Fabbrizio, secondo me era distratta, vedesi possibile uso del cellulare, reagendo poi in maniera sconsiderata all’avvertimento dell’auto!
Fosse vero, ecco i problemi della futura guida autonoma.