Incidente con un cinghiale,
Regione condannata a risarcire

PIORACO - Un automobilista aveva fatto causa all'ente dopo che la sua auto si era scontrata con un animale selvatico che gli aveva attraversato la strada. Ha ottenuto quasi duemila euro dal Giudice di pace
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Un cinghiale in libertà

 

di Monia Orazi

La Regione è stata condannata a risarcire con 1.908 euro, un cinquantenne di Pioraco, che al volante della sua auto, in località Piani di Lanciano tra Castelraimondo e Pioraco, è entrato in collisione con un esemplare di cinghiale che stava attraversando in quel tratto. Il fatto è avvenuto il 17 ottobre del 2017. L’uomo si è rivolto al suo legale di fiducia ed ha citato in giudizio la Regione Marche, responsabile per i danni subiti da fauna selvatica, sia nel caso di incidenti stradali che di danni all’agricoltura, causati dagli stessi animali. La sentenza del giudice di pace di Macerata è arrivata lo scorso 8 novembre, riconoscendo i danni lamentati dal piorachese a seguito dello scontro, sulla sua Volkswagen Golf. Quella dei Piani di Lanciano è una delle zone “calde” per il passaggio degli ungulati, così come proseguendo dopo Pioraco, tutta la zona che da Fiuminata conduce a Passo Cornello, lungo la strada verso l’Umbria, per la presenza di boschi è meta del passaggio anche di caprioli. I cinghiali diversi mesi fa hanno “arato” il campo sportivo di Castelraimondo, ritrovato al mattino con la terra smossa sul rettangolo di gioco, mentre una zona di continuo passaggio è anche quella in località Basciano, nei pressi dell’ex cementificio Sacci. Altre zone in cui fare attenzione, sono quella tra Capriglia e Piè Casavecchia lungo la provinciale che da Pieve Torina conduce a Visso, la zona che dopo Valfornace conduce al lago di Fiastra, le zone di campagna di San Severino come Colmone, a Camerino zona critica è anche la provinciale Varanese che dalla città ducale conduce a Sfercia. In questi giorni il problema dell’attraversamento dei cinghiali è fortemente sotto gli occhi dell’opinione pubblica, per i recenti incidenti causati da questi animali, come quello di sabato scorso alla Pieve, per fortuna senza feriti. Nei giorni scorsi anche il sindaco di Camporotondo, il geologo Emanuele Tondi di notte ha avuto un incontro ravvicinato con un branco di cinghiali che hanno attraversato la strada davanti a lui, nel gelo polare e nel bianco della neve caduta nei giorni scorsi. Soltanto qualche giorno prima, un cinghiale era stato avvistato anche a Civitanova, a Fontespina, subito segnalato dai residenti alla polizia municipale, con gli agenti che hanno seguito l’animale, appurando che proveniva dall’ex camping Le Giare. Un problema quello degli animali selvatici che riguarda tutta la provincia, dalla costa alla montagna.



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