I lavoratori oggi dopo la firma dei verbali di conciliazione
di Federica Nardi
«A diciotto operai che hanno lavorato nel cantiere del campus Unicam è stato riconosciuto tutto quanto previsto contrattualmente». Ad annunciare la vittoria dei lavoratori che avevano fatto vertenza lo scorso 26 settembre è il segretario provinciale della Fillea Cgil, Massimo De Luca. La vicenda era iniziata questo autunno.
Massimo De Luca (Fillea Cgil)
«Si tratta – ricorda De Luca -, di lavoratori del Maceratese, del sud Italia e anche stranieri. Tutti ex dipendenti della ditta El.gi srl, che lavorava nel cantiere. Erano stati pagati solo con qualche acconto, in alcuni casi completamente a nero. Non avevano mai ricevuto lo stipendio, per questo si erano rivolti a noi». Il 27 settembre nel cantiere del campus, che fa capo a un appalto della provincia di Trento, erano state poste sotto sequestro due palazzine. Da allora «l’attività degli operai era stata sospesa – prosegue il segretario -. Finché il 30 ottobre la Erlischen-bau srl, che era in associazione temporanea di impresa con la El.gi, aveva assunto sei di loro in aggiunta ai propri operai, per terminare le lavorazioni. I lavoratori oltre a consegnare le opere il 7 dicembre a regola d’arte, si sono occupati anche di sistemare precedenti lavorazioni fatte male (nei video diffusi dalla Cgil, si vedevano tra gli altri anche pannelli delle pareti instabili, ndr)». La Fillea Cgil ha chiesto sempre alla Erlischen-bau srl la responsabilità in solido anche per gli altri operai. Una richiesta che ha trovato un esito positivo. «Oggi gli operai hanno firmato il verbale di conciliazione. E’ stato riconosciuto loro tutto quanto previsto dal contratto, anche per un lavoratore che era stato trovato completamente in nero. In totale la ditta pagherà circa 98mila euro, di cui 55mila e 500 netti per i lavoratori. Una grande soddisfazione – conclude De Luca -, per il risultato conseguito per i lavoratori. Certo è che per una notizia positiva, dobbiamo anche ricordarne altre che, dopo un anno esatto, ancora aspettano risposta. Mi riferisco ai circa 50 lavoratori delle ditte Gesti one ed Europa, entrambe del consorzio Gips (uno dei subappalti di Arcale nella costruzione delle sae), che ancora aspettano le liquidazioni dalla Regione a cui abbiamo chiesto la responsabilità solidale. Liquidazioni che non arrivano in attesa di un accertamento ispettivo che è in corso da un anno».
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