Due casi, uno recente, l’altro più lontano saranno trattati in due trasmissioni di Raitre: quello del “lupo” Luca Traini e la vicenda Banca Marche.
“Il buon razzista della porta accanto”. Si chiama così la puntata che Gad Lerner dedica a Luca Traini e che andrà in onda domani sera (27 maggio) nell’ultima puntata della trasmissione “La difesa della razza” su Raitre. Gad Lerner e i suoi collaboratori sono stati a Macerata proprio nei giorni in cui si è aperto il processo al lupo. Il giornalista si è sempre tenuto informato su Traini e sui fatti legati al raid razzista. A Macerata è arrivato preparatissimo e in cerca di testimonianze che potessero raccontare a 360 gradi la vicenda.
Gad Lerner con il libro sui fatti di Macerata realizzato da Cronache Maceratesi con Maurizio Verdenelli
Ha fatto visita anche alla redazione di Cronache Maceratesi. La mattina del processo (9 maggio) il giornalista, insieme ad una delle curatrici del programma, Marta Cosentino (arrivata a Macerata un paio di giorni prima di Lerner per “preparare il campo”), si è presentato in tribunale a Macerata alle 7,30 del mattino (visto che i posti in aula per assistere al processo erano annunciati limitati). Ha destato curiosità la presenza del giornalista, volto conosciutissimo della tv. Tra un «seguo sempre le sue trasmissioni» e un «mi fa piacere poterla conoscere» Lerner ha seguito il processo valutando il caso di Traini come la chiave delle passate elezioni politiche.
Il caso Banca Marche sarà invece al centro della trasmissione Report, lunedì 28 maggio alle 21,15. Dopo il servizio di Paolo Mondani che lo scorso anno aveva raccontato al grande pubblico il dissesto dell’istituto di credito, questa volta è Giulio Valesini a porre il fuoco sulle vicende dell’ormai ex banca marchigiana. E lo fa attraverso un lungo servizio sulle società di consulenza, quelle società che certificano i bilanci delle banche o delle amministrazioni pubbliche. Ma con quale affidabilità lo fanno? Quanto sono pure e trasparenti, si domanda Report. Caso di specie, la PriceWaterhouseCoopers, e come la multinazionale della consulenza abbia certificato i bilanci di Banca Marche dal 2008 senza mai formulare alcun rilievo. Conti in ordine, sembrerebbe. Senonché in un anno solare o poco più, a partire dall’autunno del 2012, dai bilanci di Banca Marche emergono un miliardo di euro di perdite, con i crediti deteriorati che a fine 2015 raggiungeranno l’astronomico valore di 7.5 miliardi di euro, cancellando così i risparmi di oltre quarantamila azionisti. “In Italia la Pwc se la ricordano bene i risparmiatori, per le certificazioni dei bilanci di Banca Marche”, dice il servizio che presenta documenti inediti e interviste esclusive. Sulla Pwc, lo ricordiamo, pende una maxi richiesta di risarcimento da 180 milioni di euro promossa dagli allora commissari dell’istituto di credito, oltre alle cause risarcitorie intentate dalle Fondazioni e da decine di risparmiatori in relazione all’aumento di capitale della primavera del 2012, un aumento di capitale bruciato in pochi mesi insieme ad altre centinaia di milioni di euro di patrimonio. Nel corso della trasmissione sarà intervistato anche Marco Ricci, che ha seguito per Cronache Maceratesi il caso di Banca Marche sin dall’inizio. Un caso che proprio gli articoli comparsi su queste pagine hanno portato a galla.
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Se c’e’ Lerner in tv mi autoassolvo nel cambiare canale a favore dei quattro cu.li che passeggiano per la casa del grande fratello …sempre di ottusita’ parliamo
La chiave di lettura è nel passato, esattamente. occhi attenti e memoria storica raccolgono i pezzi mancanti dei puzzle.
Dubito proprio che alle passate elezioni politiche la gente abbia ‘disertato’ la sinistra sull’onda del raid razzista, come lascia intendere l’articolo.
è una vita che pontifica e siamo andati sempre peggio
Trasmissione vista da quattro gad…
Per Pavoni. E’ comprensibile che il giornalista Gad Lerner abbia a cuore la questione del razzismo, che ricordi l’Olocausto. Ma allora, analogamente, perché non parla di Pamela? La sua morte non è stata un Olocausto, non è stato un sacrificio?
No, Iacobini, per Gad Lerner lo scandalo della morte di Pamela è che gli infami razzisti, fascisti, leghisti hanno calunniato i neri propalando proditoriamente la fola che avrebbero mangiato il cuore della ragazza, mentre la verità è che i poveretti non ne hanno assaggiato neanche un pezzettino.