Foto d’archivio
I sindacati dei pensionati scendono in piazza contro quella che considerano l’ennesima vessazione, inflitta dalla manovra di Bilancio per il 2019. In tre anni i pensionati vedranno sottrarsi 2,5 miliardi di euro dalle proprie tasche. I pensionati marchigiani saranno in piazza la prossima settimana con presidi davanti alle prefetture. Si comincia il 28 ad Ancona e Fermo e il 29 ad Ascoli Piceno e Pesaro e il 3 gennaio a Macerata. Contestualmente Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno chiesto ai prefetti di essere ricevuti per spiegare le motivazioni del grave malcontento che è alla base della mobilitazione. «Con le misure previste – denunciano i sindacati – si compie un nuovo passo indietro rispetto alla volontà espressa dal precedente esecutivo di modificare in legge di bilancio il sistema di indicizzazione delle pensioni con cui dal 1 gennaio 2019 sarebbe stato ripristinato un meccanismo di rivalutazione in grado di tutelare il potere d’acquisto dei pensionati italiani. Infatti, il governo ha deciso, per fare cassa, di modificare il sistema di calcolo della rivalutazione peggiorandolo anche rispetto alla “legge Fornero” che volevano abrogare». Per Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil le misure previste sono profondamente ingiuste, perché colpiscono una categoria particolarmente debole della società. Una manovra che piuttosto che difendere le fasce deboli e intervenire sulla creazione di lavoro per stimolare la crescita e lo sviluppo, produce una riduzione del reddito disponibile, redistribuendo povertà. L’iniziativa vuole anche richiamare l’attenzione alla definizione di una pensione dignitosa per i giovani, così come previsto dal documento di Cgil, Cisl e Uil, presentato al governo
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Art. 18 Tutti zitti, contratti a tempo determinato tutti zitti!! Ma chi vi crede più?? Spiegate bene a chi e quanto tagliano di pensione…..
Se ho ben capito, dal primo Gennaio 2019, le pensioni dovrebbero essere rivalutate per l’adeguamento all’aumento del costo della vita: del 100% fino a tre volte il minimo; 97% da tre a quattro volte; 77% da quattro a cinque volte; 52% da cinque a sei volte; 47% da sei a otto volte; 45% da otto a nove volte; e 40 % superiore a nove volte il minimo. visto che le pensioni superiori a 1500 € lordi da diversi anni non sono state più rivalutate, all’infuori del contentino ad una tantum di Qualche centinaio di euro che ci hanno dato qualche anno fa, dette pensioni, attraverso gli anni sono state diminuite per l’effetto dell’aumento delle addizionali IRPEF degli enti locali, che per altro sono incostituzionali. Quindi: l’aumento a decorrere dal primo Gennaio 2019, che sia un aumento che fa ridere i polli, non c’è dubbio, visto anche tutto il tempo che non sono state rivalutate. Ma parlare di nuovi tagli mi sembra una grande menzogna per una ingiusta speculazione politica.
Questa che stanno raccontando i sindacati mi sembra una grande BUFALA ! Dopo che hanno taciuto per anni senza combinare niente e solo d’accordo con i precedenti governacci (quello di Monti e quello di Renzi) ora vengono a raccontarci ancora solo fandonie. Ma non si vergognano ? La verita’ e’ solo una : LA PACCHIA E’ FINITA ANCHE PER LORO ! E a loro non e’ rimasto altro che chiacchierare a vuoto e piangere lacrime di coccodrillo ! E devono anche loro mettersi in testa una buona volta per tutte che questo governo sta facendo le cose sul serio e non PRENDE IN GIRO LA GENTE e specialmente quella piu’ BISOGNOSA ! Capito mi avete ? Che si vergognino ! Pienamente d’accordo con il Sig. Lucio Tranzocchi che dice che e’ UNA GRA NDE MENZOGNA PER UNA INGIUSTA SPECULAZIONE POLITICA ! Gli italiani,cari sindacalisti stanno aprendo gli occhi !
Sono costernato! Per decenni tutti sono rimasti a guardare le nefandezze perpetrate nei confronti dei più deboli. Per la Fornero appena 4 ore di ‘sciopero’ della CGIL. Per l’abrogazione dell’art.18 neanche una piega. Ora, prima ancora dell’entrata in vigore del DEF 2019, quindi senza alcuna concreta verifica degli effetti, si promuovono manifestazioni unitarie contro risibili decurtazioni. Il bello è che sono proprio coloro che hanno una storia segnata dalla ‘difesa’ dei più fragili che, nel caso risaltato dal neo bilancio, attraverso il “Reddito di Cittadinanza”, sono ovviamente i 5 milioni di autentici derelitti, da sempre e da tutti, mai presi in considerazione. Non sarà che con tali iniziative si punta più alla tutela dei propri, antichi privilegi che a quelli dei pensionati meno ricchi?.
“Ridistribuzione della povertà”. Dopo secoli che si cerca una ridistribuzione della ricchezza, ” solidali “tra di loro, i sindacati scoprono un governo che toglie ai poveri per ridare ai poveri. Non mi fa ridere, mi fa pena, pensando a tutte le lotte fatte quando ancora si guadagnavano il pane o perlomeno lo giustificavano lottando a fianco degli operai che cercavano di riscattarsi dal giogo economico dei padroni che sennò ancora oggi ci avrebbero sfruttato come e forse più dei neri, quelli che lavorano che poi sarebbero i nuovi italiani come quelli che si fracassavano la schiena come i «Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza picchiate con quello
scendete giù in piazza affossate il sistema». Mi spiace perché qualche sindacalista che si dà da fare ancora c’è, come Taddei che denuncia a destra e sinistra tutti i mali del dopo terremoto.
mi dispiace per i privilegiati ma la pacchia è finita anche per voi.
Mi auguro che i pensionati marchigiani andranno in piazza a strappare le loro tessere sindacali in modo da recuperare quella percentuale di cui il sindacato parla con anche la soddisfazione di non passare piu’ lo stipendio a questi elementi.
Ringrazio coloro che prima di me hanno voluto evidenziare che questa protesta è ridicola ed è contro ogni principio di equità e solidarietà. Vi invito a leggere i numeri in questo articolo ed a giudicare… https://www.ilblogdellestelle.it/2018/12/tutta-la-verita-sulle-pensioni.html