Sei agenti in più, un’auto che pattuglierà gli otto chilometri di costa, cartelli per informare e dissuadere i cittadini. La lotta all’abusivismo commerciale si fa più stringente a Porto Recanati, grazie al progetto del ministero dell’Interno “Spiagge sicure”. La città costiera è l’unica della nostra provincia ad avere rispettato alcuni parametri per accedere al finanziamento: in particolare quello d aver superato le 500mila presenze nell’estate 2016. E così al Comune sono arrivati 44.589 euro. Il protocollo è stato firmato stamattina tra il sindaco Roberto Mozzicafreddo e il prefetto Iolanda Rolli. Presenti i vertici delle forze dell’ordine: il comandante della Capitaneria di porto Patrizio Piacentini, il comandante della municipale di Porto Recanati Sirio Vignoni, il comandante provinciale dei carabinieri Michele Roberti e il comandante del Nucleo di polizia tributaria della Finanza Andrea Magliozzi. Il protocollo prevede dunque l’impiego di sei agenti in più della municipale che pattuglieranno le spiagge e le zone limitrofe, anche grazie a un nuovo mezzo. Saranno inoltre apposti cartelli per informare i cittadini. «E’ molto importante – ha spiegato il prefetto – generare un moto di consapevolezza nei cittadini, per spingerli verso acquisti consapevoli che non vadano ad ingrossare queste forme di illegalità e tutelino le aziende del territorio». Solo a Porto Recanati, durante l’action day del 2 agosto sono stati sequestrati 5.641 pezzi contraffatti, tra capi di abbigliamento e altro, con l’impiego di 48 uomini delle forze dell’ordine, la denuncia di 16 persone e sanzioni amministrative ad altre 18 persone. Senza considerare gli oltre 11mila articoli contraffatti sequestrati da inizio estate da Capitaneria di porto, municipale e Guardia di finanza. «E’ un intervento – ha commentato il sindaco Roberto Mozzicafreddo – che va a tutela sia del commercio che dei cittadini e sono molto contento che la città ne abbia potuto beneficiare. Non riusciremo certo a debellare il fenomeno, ma quantomeno spingeremo la gente verso acquisti più consapevoli».
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Il moto di consapevolezza nei cittadini si consegue multandoli quando vengono sorpresi ad acquistare merce contraffatta.
Non sono d’accordo..
se una forma di commercio e’ illegale ,le istituzioni sono tenute a non indurmi in tentazione …
quando la proposta e’ palese e nessuno dice nulla ,diventa un tacito assenso..
non sono rare le volte che le persone si ribellano al sequestro dicendo il famoso ” lasciateli stare,che devono mangiare anche loro “. Il contrasto continuo e strutturato fa capire alla gente che quella roba non va comprata perche’ illegale. detto questo ,io stesso denunciai alle guardie la presenza di “negozi” fissi in spiaggia,ma con scarsi risultati… ora forse qualcosa sta cambiando,piano piano
Gli automobilisti sono sanzionati continuamente eppure continuano a commettere infrazioni su infrazioni.Sara’ il caso di fermare il fenomeno della contraffazione,come quello della droga,a monte laddove ci sono i mamasantissima e non gli sfigati di turno.
sradicare , non potare.giustissimo.
molto più semplice multare chi può permettersi di pagare, d’altronde a Porto Recanati droga prostituzione e reati vari non fanno far cassa al comune