Tempo di pagelle a scuola, e un brutto voto scatena l’ira di un genitore che minaccia gli insegnanti del figlio pretendendo che il votaccio venga migliorato. E’ successo in una scuola superiore di Macerata nel pomeriggio di ieri. Ed è lì che sono intervenuti gli agenti delle volanti della polizia di Macerata che sono stati chiamati dagli insegnanti. Quando i poliziotti sono intervenuti nella scuola l’uomo si è calmato. Secondo quanto è stato ricostruito dagli agenti, ieri pomeriggio l’uomo è entrato al liceo Linguistico di Macerata arrabbiato per un brutto voto che era stato dato in pagella al figlio. Il genitore si sarebbe scaldato e avrebbe minacciato gli insegnanti perché voleva che il brutto voto, evidentemente ritenuto ingiusto, venisse migliorato. Spaventati i docenti del liceo hanno chiesto l’intervento della polizia. Gli agenti, una volta arrivati sul posto hanno riportato alla calma il genitore dello studente. Al momento l’uomo non è stato denunciato ma gli insegnanti potrebbero decidere di sporgere querela per minacce.
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Che tristezza…. quando io prendevo un brutto voto, mio padre menava me e adesso i genitori menano gli insegnanti….
A parer mio, anziché evolverci, regrediamo….
La preparazione del ragazzo sarà stata brutta e il voto sarà stato adeguato alla preparazione stessa.
Veramente un tempo si pensava che la scuola trasmettesse cultura e assicurasse una promozione sociale, l’accesso alla borghesia che per piccina che tu sia tu mi sembri una badia, ora si ha la percezione che la scuola trasmetta malinconiche supercaz.zole e conceda solo pezzi di carta di modestissima utilità scatologica. Un genitore responsabile può sopportare l’inutilità, ma non l’umiliazione crudele, la vile tortura di un minore dall’equilibrio psichico necessariamente fragile.
Una volta finita la scuola si andava a lavorare, oggi non è così automatico. Oggi i ragazzi si aspettano che il lavoro li raggiunga, ma il lavoro resta lì. E allora se la montagna non va da Maometto è bene che sia Maometto ad andare alla montagna.
Si vede che i compiti glieli faceva il genitore.
La scuola e’ un percorso, la formazione non è finalizzata ad un voto ma alla conoscenza ,molto spesso genitori ed insegnanti racchiudono tutto in un voto… a che cosa serve?
Senza il rispetto non si va da nessuna parte….ma questi ragazzi da chi lo imparano? Non certo da genitori che danno esempi come questo.
bel esempio per il figlio, crescerà sicuramente rispettoso delle istituzioni e delle regole
Che tristezza!