La cerimonia di consegna
di Federica Nardi
Dieci biciclette per gli ospiti del Gus a Treia. Stamattina la cerimonia di consegna da parte del Comune e dell’associazione in una delle abitazioni che ospitano i richiedenti asilo è stata anche occasione per chiarire alcuni aspetti dell’accoglienza e dei trasferimenti in corso da Macerata, dove il sindaco Romano Carancini ha chiesto di chiudere i Centri di accoglienza straordinaria per l’attivazione della clausola di salvaguardia.
Il sindaco di Treia Franco Capponi ha spiegato come utilizzare le bici e le regole da seguire: le sue parole sono state tradotte in diretta da tre interpreti. Se i richiedenti asilo prenderanno una multa, il Gus la sottrarrà dal pocket money. «Le cose stanno cambiando – ha detto Capponi ai circa 80 ragazzi presenti, riferendosi alla situazione politica nazionale che prevede norme molto rigide per l’accoglienza – quindi dobbiamo stare tutti molto più attenti alle norme e anche a stabilire un contatto autentico tra le comunità che ospitano e chi viene ospitato». Capponi ha fatto inoltre il punto su quante persone accoglie il suo Comune. «Siamo passati da 200 migranti a 110, il numero massimo da ospitare per noi. Questo perché siamo un Comune nel cratere e in più abbiamo calcolato il parametro ricalcolando il numero di ospiti in base alle effettive capacità urbanistiche che avevano i luoghi da occupare. Prima c’erano più persone di quanto potessero stare nelle case. Quindi non verrà nessuno da Macerata perché siamo pieni. Per l’accoglienza – prosegue Capponi – siamo il Comune più avanzato, anche nel far rispettare le norme. Abbiamo 40 persone coinvolte nei lavori socialmente utili, ci aiutano con la pulizia, le aree verdi, la raccolta dei rifiuti e la manutenzione di villa spada”. Presente anche Nigist Bernabucci del Gus, che a margine della consegna delle bici ha approfondito la questione. «Il volontariato funziona – ha detto – ad esempio su 10 che hanno fatto assistenza agli anziani, in cinque dopo una settimana hanno trovato lavoro perché si erano molto legati alle famiglie». E sulla preoccupazione di alcuni Comuni per i trasferimenti da Macerata, ha aggiunto: «Mi hanno chiamato alcuni sindaci, ma non ci sarà nessun cambiamento. Ogni comune ha i numeri chiusi, man mano che gli ospiti dei Cas ricevono i documenti vengono trasferiti nei progetti Sprar e quindi si liberano dei posti. Molti sono già liberi».
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La faccenda diventa sempre meno chiara. Qui si afferma: ” non verrà nessuno da Macerata ( a Treia) perchè siamo pieni” (110 posti nel cas). Ma nei giorni scorsi la Prefetta aveva dichiarato, in coro col sindaco: attivata la clausola di salvaguardia, ” i posti individuati sono: Apiro con 9 disponibilità, Camerino con 20, Treia con 110…”, ecc. Si parlava, quindi di “disponibilità”, a Treia nella fattispecie di 110 posti, che coincidono con quelli di cui parla oggi Capponi, specificando che sono tutti “pieni”. Ergo, ma io attendo sempre che qualcuno mi smentisca con discorsi chiari e non con giochi di parole e giochi delle tre carte,occorre interpretare che a Traia, nel caso di specie, i posti disponibili ( il numero coincide tra quello eninciato da Preziotti, Carancini e Capponi) sono sì 110, ma sono attualmente “tutti pieni” e che quindi, appunto, ora da Macerata “non arriva nessuno”. temo queondi che quello di Prefettura di Maceratae Comune sia un mero annuncio, perchè gli spostamenti veri, nel caso di treia qui riportato, avverranno mano a mano che a treia si liberino uno, due, cinque o dieci posti. Considerando che il processo per il riconoscimento dello satus di rifugiato dura più della cassa integrazione ( si parla di due anni e più), vattelappesca quando si libereranno i posti di Treia ( o di Loro Piceno, o di Apiro, eccetera,). Converrà, in Consiglio Comunale, rimanere vigili. Mi domando, ancora, come mai a Civitanova il Prefetto non abbia ritenuto di Mandare nessuno. Problemi di ordine pubblico? Se si, evidentemente nei palalzzi della Governance non si è escluso che i richiedenti asilo dei CAS ( centri di accoglienza straordinaria dove, lo ricordiamo, non sono previste per legge attività di integrazione)potessero essere, rispetto all’ordine pubblico, non “neutri”. Anche questa curiosità andrebbe soddisafatta. E ritorniamo al punto di partenza: la clausola di salvaguardia doveva e poteva essere attivata ben prima del 28 marzo scorso, a nulla rilevando i posti materiali dello SPRAR effettivamente occupati a Macerata;in aggiunta a queto, altro errore fatto, madornale, quello della Prefettura che nel marzo del 2017 ha rinnovato il bando CAS, facendo, in Provincia, il pieno e renedendo di fatto impossibile, lo stiamo vedendo, l’attivazione CONCRETA della redistribuzione.Un errore grave, gravissimo, se consideriamo che fin dal 2016 sia il Viminale che l’ANCI raccomandavano il “riassorbimento dei CAS negli SPRAR”. Qui abbiamo fatto il pieno in entrambi, e ora sposatre su caselle pieno su pieno non è possibile.
Ciò che è veramente curioso è l’assegnazione delle bici, come se gli stranieri si dovessero muovere andando ad occupare i posti che si liberano man mano nel territorio.
bernabucci occhio che con la lega rischi di ritrovarti rimpatriato pure tu.
la pacchia sta per finire per voi parassiti.