Rata, è una questione di decoro

SOMMA ALGEBRICA - Mentre quasi tutte le frazioni e i borghi delle Marche hanno una squadra di calcio, Macerata non ha ancora la sua. E se l'anno sabbatico biancorosso rischia di prolungarsi, Ancona ha gestito una situazione analoga in maniera ben differente
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Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

FRANCAMENTE non ho molta voglia di scrivere un’altra puntata di Somma Algebrica nell’attuale situazione di prolungato (irrecuperabile?) stallo della crisi del calcio biancorosso (—).

NON UN PASSO IN AVANTI è stato fatto rispetto ai mesi scorsi (-).

AL CONTRARIO, SEMPRE PIU’ PROBABILE SI PROFILA LA FACILE CONFERMA che l’anno sabbatico a cui è stata colpevolmente consegnata la Maceratese l’estate scorsa – quando si rinunciò all’Eccellenza affascinati da voli pindarici – sarà causa della sua definitiva cancellazione dall’attualità e dal futuro (-).

LE IDEE DI SOLUZIONE SONO SEMPRE LE STESSE (+): ripartenza da zero (cioè Terza categoria), sinergie con l’Helvia Recina, accordi con…consanguinei, l’arrivo del Messia (Canil).

NEL FRATTEMPO PERO’ NESSUNA HA ASSUNTO il minimo contorno di concretezza (-).

TANTO VARREBBE ALLORA LASCIARE ANDARE e scrivere d’ altro. Sarebbe sicuramente meno fastidioso (+).

IO PERO’ NON RIESCO A FARLO, per tre motivi (+). Il primo di coerenza con il mio impegno di non abbandonare -a differenza di tanti altri colleghi – la Maceratese, nel cui habitat ho vissuto gioventù, maturità e sto consumando la senilità. Il secondo perché sono convinto che la sua storia non è stata dimenticata e sarebbe desiderio di molti riviverla (come dimostrato dallo strepitoso successo dell’assemblea della tifoseria biancorossa di metà gennaio scorso). L’ultimo di decoro.

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L’assemblea della tifoseria biancorossa dello scorso gennaio

SI’, PROPRIO DI DECORO! Mi capita talvolta di scorrere le pagine di calcio minore dei giornali locali. Mi accorgo che non c’è paese, non c’è villaggio, non c’è frazione o borgo che non abbia una sua squadretta (+). Nelle Marche ed immagino in tutt’Italia.

L’ANOMALIA ASSOLUTA è proprio l’assenza della Maceratese, in quanto tale (-).

CARANCINI E’ IL PRINCIPALE RESPONSABILE DI QUANTO E’ ACCADUTO, soprattutto per quello che non ha saputo fare al momento opportuno (-). Non può quindi cavarsela sostenendo – come fece all’inaugurazione del campo, per altro monco di vie d’accesso, di Villa Potenza – che la città la sua squadra ce l’ha ed è l’Helvia Recina. Non è proprio così.

CON TUTTO IL RISPETTO PER LA SPLENDIDA REALTA’ DI CROCIONI (+), che io seguo in casa e fuori sin dall’inizio del campionato e per la quale ho rischiato anche il collo.

MA ANCHE IL COMPORTAMENTO DEI CAPIPOPOLO non è stato realistico (-). Drogato invece dal sogno della Serie D, sulle vuote promesse di improbabili profeti d’oltre regione.

NE’ LINEARE E CONSEGUENZIALE (-). Al momento,ad esempio, non si conoscono ancora ufficialmente gli esiti del mandato esplorativo, con l’Amministrazione del comune di Macerata, che sarebbe stato affidato a Nacciarriti dai dirigenti della Sangiustese. Eppure argomento nodale dell’incontro con il popolo biancorosso dell’11 di gennaio scorso.

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SI SA INVECE TUTTO
, dai social, del dirompente feeling e degli emergenti entusiasmi per i recenti successi dell’Ascoli e della Sambenedettese (+), ritornati al centro dell’attenzione di importanti esponenti del tifo locale.

PIU’ RISERVATO CARANCINI (+), che ovviamente ha ben altri impegni e preoccupazioni.

SAREI CURIOSO DI SAPERE SE, fra gli uni e le altre, ha avuto mai il tempo di una pausa di riflessione su quello che di positivo avrebbe potuto fare sull’esempio della sua omologa di Ancona (+), Valeria Mancinelli.

LA QUALE, IN UNA RECENTE INTERVISTA RILASCIATA A “RADIO TUA”, ha ribadito la sua vicinanza alla nuova società dorica (+) ,non solo ricordando la collaborazione del recente passato che ha permesso al club di Marconi di accedere alla prima categoria in luogo dell’ultimo gradino federale, ma anche promettendo che “in virtù di rapporti molto importanti e basati sulla collaborazione, farò tutto il possibile per aiutare ancora l’Anconitana proprio come accaduto questa estate”. Leggi: la manina per un altro doppio salto, questa volta in Eccellenza.

STESSO PARTITO, stessa facoltà di Giurisprudenza e pressappoco medesima epoca di conseguimento della brillante laurea all’Università di Macerata (ricavo da Internet). E fors’anche rapporti di conoscenza personale per la lunga esperienza maceratese della Mancinelli. Ma diversi modus operandi nel sostegno allo sport cittadino (-). Con risultati ovviamente opposti.

IL PRECEDENTE “LUBE” resterà incancellabile nella storia (-).

tifosi-venezia-macerateseEPPURE L’AVVOCATO CARANCINI resta tuttora il miglior player per risolvere i problemi della Maceratese (+). L’unico in grado di esercitare la funzione di aggregazione e di stimolo delle forze imprenditoriali della città, e di collegamento con i supporter biancorossi. Nonché di individuazione dell’uomo guida/faro. Indispensabile in situazioni del genere.

UN COMPITO CHE IL TEMPO SPRECATO ha reso molto difficile e che stavolta deve essere affrontato in prima persona, senza l’esercizio della delega (-).

L’ATTIVITA’ DELLA SINDACHESSA DORICA dimostra, pur tuttavia, che è ancora possibile (+).

I RELATIVI APPROCCI DIPENDONO DALLA STRATEGIA CHE SARA’ SCELTA: Giovanni Orlandi ed i soci degli “Amici della Rata” nell’ipotesi che si anteponga la volontà della ripartenza alle ambizioni di categoria. Alberto Crocioni e la sua Helvia Recina in quella invece sostenuta da maggiori ambizioni. L’importante è darsi una mossa.

GLI AMICI DELLA RATA lo stanno facendo da tempo con iniziative che sollecitano il sentimento “pistacoppo” come le interessanti “giornate biancorosse” di prossima programmazione (+). L’Helvia Recina sta vivendo splendide performance di campionato con il sospirato e meritato ritorno in zona play off (+++).

IO MI FERMEREI QUI. Avendo perduto ulteriore credito l’alternativa di una Sangiustese ormai salva ma sempre più distante dall’orizzonte biancorosso, nonostante le previsioni di segno opposto fatte da Nacciarriti qualche tempo a questa rubrica (-).

ED AVENDO COMPRENSIBILMENTE TUTT’ALTRO DA PENSARE il presidente Canil con il suo Matelica, seriamente minacciato dalla Vis Pesaro in cima alla classifica di serie D, dopo un campionato dominato (-).

MEGLIO DUNQUE PROVVEDERE CON I MEZZI PROPRI, se si è in grado: homo faber ipsius fortunae!



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