di Enrico Maria Scattolini
MARCO NACCIARRITI ha rotto il silenzio (+).
MI HA CORTESEMENTE CONCESSO UN COLLOQUIO di pochi minuti, ma significativo (+) per capire, o almeno intuire, quali siano le attuali, reali intenzioni dei due imprenditori – da lui rappresentati nell’assemblea pubblica della tifoseria “pistacoppa” dell’11 gennaio – riguardo alla possibilità di trasferire la loro società di serie D all’Helvia Recina nel prossimo campionato.
DOMANDA D’OBBLIGO, dal momento che più nulla si è saputo (-) da quell’ormai remoto dì.
NACCIARRITI MI HA DETTO (+) che:
(-) il progetto sarebbe tuttora in corso;
(-) la pausa di riflessione successiva all’incontro, della metà dello scorso mese, con autorità e sportivi è dovuta al rispetto delle regole federali;
(-) in questo momento, inoltre, tutte le energie del club …trasferendo sono concentrate sul raggiungimento della salvezza matematica. Ovviamente obiettivo primario.
ALLA MIA CURIOSITA’ sull’esiguità dell’arco temporale di efficacia della sua procura (solo un mese), nel frattempo infatti scaduta (-), il mio interlocutore mi ha fatto capire che non ci sarebbero problemi per l’eventuale rinnovo.
SPIEGAZIONI LINEARI ED ANCHE PREVEDIBILI, dal sapore però vagamente diplomatico. Che non aggiungono né tolgono alcunché ad una impasse che potrebbe peggiorare nel nulla. Come dai più temuto (-).
E’ QUINDI IMPORTANTE VALUTARE ALTRE VIE D’USCITA dalla crisi del calcio biancorosso(+).
SI LIMITANO ALLA POSSIBILE SCELTA DEL MATELICA, se promossa, di giocare all’Helvia Recina il suo primo torneo fra i professionisti, o alla soluzione domestica (+).
SI ECCEPIRA’:… la solita tiritera (-).
IN EFFETTI NULLA DI NUOVO NEL PRIMO CASO. So che sull’opzione Matelica si continua a lavorare sottotraccia in città (+); ma tante sono le variabili indipendenti dai buoni propositi (-). L’esito del duello con la Vis Pesaro, le scelte – imprescrutabili? – di Canil; la concorrenza di Ancona.
SITUAZIONE AGGROVIGLIATA (-), dunque; e comunque subordinata alle altrui determinazioni.
LA SECONDA dipende invece esclusivamente dai maceratesi (+).
ED INFATTI SE NE STANNO INTERESSANDO gli “Amici della Rata”(+++). Con il fine di ridestare la sensibilità dei calciofili e di produrre idee.
INEVITABILMENTE ANCORA A LIVELLO EMBRIONALE, incominciando dagli approcci con il Curatore del recente fallimento della Maceratese srl per l’acquisto dei simboli della sua storia. Ma con intenti ben chiari nell’orizzonte di Giovanni Orlandi e dei suoi collaboratori.
IL PRESIDENTE ne ha accennato durante la riuscitissima cena con la tifoseria di venerdì sera, al Bar Firenze.
MI HA COLPITO IL SEGUENTE PASSAGGIO DEL SUO INTERVENTO CONCLUSIVO: «Non è pensabile che il nostro calcio possa sopportare un altro anno sabbatico». Sintesi accolta dal consenso generale (+++).
PIU’ ANALITICO (+) IL CONTENUTO DEL COMUNICATO STAMPA successivamente emesso dall’Associazione. Laddove leggo che si sollecita «…l’attenzione da parte delle istituzioni e delle persone di buona volontà disposte ad avvicinarsi fattivamente alla realizzazione di un progetto che abbia lo scopo di riportare la nostra Macerata calcistica al centro delle cronache esclusivamente per valori sportivi». Proprio così!
SEGUIRANNO ALTRE INIZIATIVE SPORTIVE E CULTURALI, organizzate dal sodalizio (+). «Tutte con l’auspicio che possano essere di aiuto per la rinascita dei colori biancorossi», precisa Orlandi.
IL QUALE FORNISCE INFINE LA MIGLIORE SPIEGAZIONE (+) del successo di partecipazione all’incontro del Bar Firenze: «Un locale gremito di sentimento».
SOLLECITATO ANCHE DALLA PRESENZA dei sempre amati (+++) Giovanni Pagliari -accompagnato dal fratello Silvio, noto procuratore- e Moreno Morbiducci.
IL PRIMO HA DICHIARATO di essere pronto ad offrire la sua professionalità tecnica ad un programma serio (+). A prescindere dalla categoria di ripartenza.
ORA MOLTO DIPENDERA’ da noi maceratesi: dal semplice tifoso al sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di opposizione.
SE I POLITICI IL MESE SCORSO espressero massima disponibilità a forze esogene, a maggior ragione dovrebbero farlo con risorse locali (-).
ANCHE SE LE ELEZIONI nel frattempo saranno passate!
NON DEBBONO ESSERE RIPETUTI GLI ERRORI della scorsa estate.Che comunque non saranno mai più cancellati dalla storia dell’intero sport maceratese.
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Speriamo che sia la volta buona x uscire dal tunnel.
“Ora molto dipenderà da noi maceratesi”. Giusto Enrico, deve essere questo il nostro slogan, non elettorale, ma concreto. Rendersi protagonisti in prima persona della rinascita da quest’oblio che non sembra avere fine. “Siamo feriti ma non morti” prendo ulteriormente in prestito le parole dette dall’amico Luca all’assemblea.
Ogni tifoso, con la sola presenza, ha riacceso la speranza. Alimentiamola, c’è sempre una via da percorrere.
Forza vecchio cuore biancorosso!