di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
«Sono scappato dalla dittatura, il Ministro dell’Interno stava incarcerando gli insegnanti e una volta in carcere non si sa che fine si fa. Voi qui siete fortunati, in Gambia tanti bambini non hanno istruzione e non mangiano tutti i giorni». E’ la testimonianza di un insegnante del Gambia che chiude la marcia della pace 2018 a Civitanova. Dopo un corteo partito dal Varco sul mare sono i volontari della comunità volontari per il mondo a lanciare la riflessione sulle parole ascoltate in chiesa e commentate dal vescovo di Fermo Monsignor Rocco Pennacchio. Il vescovo, nonostante l’impegno istituzionale per la presenza a Fermo del presidente del consiglio Paolo Gentiloni (leggi l’articolo), non ha voluto mancare l’appuntamento preso con le parrocchie e con l’Azione cattolica.
La marcia è partita dal Varco sul mare, super presidiata: il tema quello dell’accoglienza e dei rifugiati e migranti, uomini e donne in cerca di pace. Sebbene la locandina della manifestazione non portasse traccia del tema, le letture scelte e i 4 momenti di pausa sono stati improntati alla traduzione delle parole del Pontefice per i ragazzi e ragazzini delle parrocchie. Circa trecento i presenti che hanno legato al braccio un fazzoletto colorato con su il nome di Paesi stranieri. Una manifestazione gioiosa con canti e flash mob e con il volantinaggio dei più piccoli che hanno distribuito ai passanti i loro messaggi di pace con disegni e illustrazioni. L’arrivo previsto nella Chiesa di Cristo Re dove l’assemblea si è raccolta per ascoltare il vescovo e le testimonianze dei volontari. «La terra è un bene di tutti – ha detto Monsignor Pennacchio – che ha preso ispirazione dalle parole del Levitico per spiegare e motivare la necessità dell’accoglienza per chi si professa cattolico – Il Levitico è uno dei libri che dava indicazioni su come mantenersi puri e in un passaggio si dice che quando un forestiero dimorerà presso di noi bisogna amarlo come se stessi. Si ricorda agli ebrei l’oppressione nelle terre di Egitto, ma tanti italiani nel secolo scorso hanno dovuto emigrare, negli Stati Uniti, dal sud al nord e fecero l’esperienza di essere forestieri. Dio ci chiede di accogliere. Chi emigra non va a fare una vacanza, ma se ne vanno perchè nei loro Paesi non ci sono le condizioni minime di vita e dignità. Dio non ci giudicherà in base a quante marce della pace abbiamo fatto, in base a quante processioni, ma ci giudicherà sulla base dell’amore che abbiamo dato». Poi le testimonianze dei volontari, del ragazzo gambiano, insegnante nel suo Paese costretto alla fuga dalla dittatura e di Caterina, volontaria del Cvm che per due mesi in Etiopia ha svolto un progetto per aiutare le donne e le ragazze ad acquisire consapevolezza dei proprio diritti.
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Come mai, il Vaticano e il suo braccino mediatico Avvenire (tra l’altro finanziato con le tasse dei contribuenti italiani) sono così ‘entusiasti’ dell’ondata di presunti profughi?
E’ tutta una questione di delirio masochista oppure nasconde anche cospicui interessi economici? Diamo un’occhiata.
Dei presunti profughi ospitati in Italia, 22 mila sono ospitati dal cosiddetto “Sistema SPRAR”, una rete di centri di accoglienza. Ovviamente sono esclusi i finti profughi ospitati negli hotel.*
La realtà interessante è che di questi, ben 10 mila – quindi quasi il 50 per cento – sono gestiti attraverso la rete del Cas
Significa che il Vaticano mangia circa metà della torta dell’accoglienza. L’altra metà tocca alle coop e associazioni del PD.
E si può anche fare un conto – rozzo – di quanto questa accoglienza ‘cristiana’ garantisce a Galantino e soci in termini di euro: 35 euro a clandestino, significa 350.000 euro al giorno.
In un anno, sono 127.750.000 tondi tondi. Una enormità.(da twitter)
Peraltro questo terrorismo dell’aldilà e quest’amore finto e furbastro dei neri per il solo interesse di salvarsi l’anima, per prendere in giro D.io sono di una bassezza morale scandalosa, di una meschinità, di uno schifo, di un’ignoranza rivoltanti… che mentalità da affarista, da speculatore di borsa… “chi vuol salvare la propria vita la perderà” dice il Vangelo di Matteo ma Pennacchio al Vangelo preferisce il Levitico cioè la legge di Mosè e questa è una regressione terrificante e orrenda.
« 19Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all’altro: 20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro. » (Levitico 24, 19-20)
Hai ragione, sul sistema di accoglienza bisogna fare molta chiarezza perché l’Italia è piena di furbastri, lo stiamo vedendo anche in questi giorni con il movimento 5* e la chiesa non è esente da questa epidemia.
In Turchia alcuni giornalisti sono stati condannati all’ergastolo. Per Emanuela Orlandi non s’è ancora trovato l’assassino (o il rapitore). Regeni non ha ancora avuto giustizia, eccetera. Ma sono vittime di serie B.
Per Pavoni. E’ tutto in regola, regolato dal Concordato, firmato da Mussolini è rivisto con Craxi.
Lupetti,I cinque* non hanno rubato nulla,hanno solo trasgredito a un ordine interno al movimento visto che sono soldi propri. Non trovo corretto accostare chi lucra sul pubblico e chi trasgredisce a una regola interna.
detto questo avevano preso un impegno a avrebbero dovuto portarlo fino in fondo.
ha ragione il vescovo,chi emigra non va in vacanza,anche perché se andasse in vacanza avrebbe bisogno del passaporto, altrimenti non entrerebbe in Italia,se li porti dentro al convento invece di fare solo demagogia da quattro soldi,siete tra i primi responsabili di questo schifo.
Di certo è ,che non vanno in vacanza nello Stato Vaticano, il cui articolo 12 della vigente “Legge sulla cittadinanza, la residenza e l’accesso” recita :
se non si è autorizzati, se non si ha un permesso rilasciato dal Governatorato, non si può rimanere nel territorio vaticano.
E quindi espulsi fuori dalle mura vaticane, senza più l’uso della forza pubblica, come invece era prima del 2011 della riforma Ratzinger.
E bravo Monsignor Pennacchio : Quello che è tuo è tuo quello che non è mio è tuo . Non fa una grinza.
Per Pavoni. I due versetti fanno parte dell’Antico Testamento. I Cristiani diranno agevolmente che ciò è stato superato dal Nuovo Testamento, dai Vangeli (‘Porgi l’altra guancia’, Matteo 5,39).
Invece il monsignore dovrebbe domandarsi come mai l’appello di Papa Bergoglio affinché i parroci ospitino almeno una famiglia nella parrocchia sia rimasto praticamente ignorato ovunque.
Se proprio vogliamo infierire, il capitolo 25 del Levitico non dice per niente che la terra è un bene di tutti, assurdità che avrebbe fatto scompi.sciare dal ridere Mosè, ma recita:”23 Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini. 24 Perciò, in tutto il paese che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per quanto riguarda il suolo. 25 Se il tuo fratello, divenuto povero, vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto.”
Iacobini: ma siamo in uno Stato laico , si/ no, o in uno Stato tipicamente mussulmano dove i precetti religiosi sono anche fondamenta delle leggi statali? Porgi l’altra guancia? Ma qui, a forza di porgere l’altra guancia, abbiamo la faccia piena di schiaffi! Il Papa e la Chiesa predichino quanto vogliano accoglienza, ma prima di tutto a casa loro,in Vaticano, e nelle loro sedi parrocchiali. E bbasta no?