Da due mesi dorme in auto in un parcheggio vicino alla pescheria, nella sua Volvo una tanica di benzina per rimboccare ogni tanto il serbatoio, quel tanto che basta per scaldarsi un po’. Una storia di difficoltà economiche quella di un 64enne di Catania, da anni nelle Marche e residente a Potenza Picena che da dicembre, non potendo più pagare l’affitto, ha scelto di dormire in auto. La segnalazione arriva dall’assessore Giuseppe Cognigni che ha passato il caso all’assessore ai servizi sociali Barbara Capponi per capire se sia possibile aiutarlo. Oggi al parcheggio dove l’uomo ormai vive c’era anche Cognigni che ha preso a cuore la vicenda umana del catanese: «purtroppo un uomo italiano costretto a vivere in auto nella nostra città è qualcosa di inaccettabile. Ora provvederò personalmente a fornirgli un pacco alimentare, qualche bene di prima necessità. Ho già segnalato il caso ai servizi sociali» dice l’assessore. Il 64enne infatti, con alle spalle lavoretti saltuari come aiutante di un ambulante, non ha di che sostentarsi. «Purtroppo non c’è più lavoro qui attorno, i mercati non hanno più i margini di una volta. Tempo fa acquistavo e poi rivendevo ciabatte, ma ormai non conviene più. E così non potendo più pagare l’affitto e non volendo avere debiti ho scelto di vivere in auto, la pensione neanche a parlarne». Una situazione di indigenza che non è nota ai suoi familiari ancora in Sicilia, una mamma anziana e i figli quarantenni e proprio per questo il 64enne ha voluto mantenere l’anonimato. La Caritas ogni tanto lo aiuta, ma è lui ad avere pudore e imbarazzo a dormire presso la struttura.
Non è il primo caso di persone costrette a dormire nella propria auto a causa di situazioni di indigenza: già nel 2016 i servizi sociali avevano preso in carico un uomo, anche lui 60enne costretto a vivere per strada. L’anno prima nel 2015 un ragazzo, questa volta straniero, 36 anni, è stato trovato morto a causa di un malore nella sua Golf parcheggiata davanti ad una scuola.
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Ma il GUS non può dare una mano in questi casi??
peccato lei è italiano….fosse stato un po’ più scuro,lo accoglievano a braccia aperte quelli del gus.
Fosse stato extracomunitario sicuramente una casa l’avrebbe avuta con tutti i benefici annessi.
Ero sicuro che l´ Italia ancora fosse un Paese civile e giusto, ma vedo che sbagliavo. Cosa fanno i politici oltre che a riempirsi le tasche con i soldi estorti ai cittadini per mezzo delle imposte?
Siamo pieni di assistenti sociali, se lo faranno un giro per la città ogni tanto?
Mi chiedo perchè pur avendo vissuto a lungo a P.S.Elpidio è venuto a Civitanova? non è il solo sono molti quelli che scelgono Civitanova per cercare solidariet°
Giancarlo Berdini , che pensi che a P. S. Elpidio non avrebbe avuto solidarietà , se solo si fosse saputo ?? E comunque si parla di residenza a Potenza Picena .