Ceroni e Cacciolari
«Apprendiamo con rammarico e stupore che nella lista Marche di Forza Italia non è stato inserito Remigio Ceroni. Abbiamo accolto la notizia come un fulmine a ciel sereno, in quanto fino a poche ore prima tutti eravamo convinti che non ci fossero dubbi sulla riconferma della candidatura del senatore. Invece, ci troviamo nella condizione di dover riflettere attentamente sulle conseguenze e le ripercussioni che questa scelta potrà avere per il futuro del partito». Sono le parole del coordinatore di Forza Italia di Tolentino Roberto Lombardelli, dopo la clamorosa esclusione di Ceroni dalle liste per le politiche di marzo. La sua ricandidatura al Senato era data per certa, ma è lo stesso Berlusconi a depennare il suo nome all’ultimo. E così nella tarda serata di ieri Ceroni ha rassegnato le dimissioni da coordinatore regionale di Forza Italia, così come la vice Barbara Cacciolari. «A loro esprimiamo come Forza Italia Tolentino – aggiunge Lombardelli – la nostra totale e completa solidarietà e vicinanza, oltre al ringraziamento per il lavoro svolto a vantaggio del partito in ogni singolo Comune marchigiano, anche e soprattutto nei momenti più difficili, quando non era facile come oggi salire sul carro dei vincitori. Se a Tolentino abbiamo ottenuto un risultato straordinario alle ultime elezioni comunali, grossa parte del merito va ascritta proprio a Remigio Ceroni, grazie all’impegno e alla determinazione del quale è stata composta una lista risultata determinante per la riconferma al primo turno del sindaco Pezzanesi. Il coordinamento comunale, unitamente agli eletti e a tutti i candidati della lista Forza Italia per Tolentino chiedono a Remigio e a Barbara di non abbandonare il partito perché c’è ancora bisogno della loro competenza e della loro voglia di fare politica al servizio dei cittadini. Quanto accaduto, comunque, resta motivo di riflessione profonda e nei prossimi giorni decideremo insieme le opportune decisioni da prendere, sempre e comunque salvaguardando il partito, gli iscritti e i simpatizzanti».
O poltrona o dimissioni!!!
Che pagliacci . Ora cercatevi un lavoro vero
Avete fatto bene bene a dimettersi.. Forse dovevate capirlo prima che era il momento di cambiare!!!
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Ma perché si dimettono ? Non vedo il nesso con la mancata candidatura, possono fare politica anche senza la poltrona, o forse interessa solo quella?
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ne troverete di alta qualità e quantità.
Era sacrosanto un rinnovamento.
Non lo sapevano che in Forza Italia decide tutto il capo?
Gli esclusi si sono sentiti come buttati nella spazzatura. Non è stato dato loro un riconoscimento per ciò che hanno fatto… Se lo hanno fatto. Comunque Berlusconi è il solito “califfo” che capisce tutto e decide tutto… E rimette in lista le femminucce della prima ora, premiandole per non aver tradito. L’importante è che domini tutto. Il problema del suo partito e del centrodestra è lui stesso… Non si decide a mollare il potere (il poco che gli resta) per la sua ditta e per rimescolare le carte, pur di contare. Ed è sempre pronto a cambiare sentiero se vede che può fare i suoi interessi. Ormai è alla fine della sua vita (inutile toccarsi gli attributi) e crede di essere eterno e amato (lo è per i suoi soldi).
Un’altra cosa che mi fa pensare è la riproposizione di Bossi, dopo la perdita della faccia con il Trota e la sua famiglia. E con l’immagine della Lega Nord e di Roma Ladrona, ormai da cestino. Porterà voi alla Lega? Ne farà perdere? Salvini, o è coerente con una Lega Italica, o nazionale, oppure vada lui pure a farsi benedire…