Emporio della solidarietà, Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione montana Monti Azzurri, che gestisce l’Ambito sociale 16, interviene in merito all’articolo comparso su Cronache Maceratesi. «Ho avviato una veloce indagine interna per valutare la cosa in profondità e chiarezza perché credo tutti possano comprendere che il presidente, una volta realizzato un progetto e avviato l’iter operativo non può seguire le scadenze dei singoli prodotti e deve affidarsi agli uffici per un perfetto funzionamento. Debbo dire che l’emporio funziona, a prescindere da questo incidente giustamente evidenziato per il clamore che merita – di cui sono dispiaciuto – ma occorre dare a Cesare quel che è di Cesare. Dalla relazione del responsabile che allego non risulta nulla di scaduto e non consumabile. Va precisato che trattasi di eccedenze alimentari legge 166/2016. Proprio ieri sono stati eliminati alcuni prodotti per precauzione. “Da consumarsi preferibilmente entro il” non significa scaduto, anche perché sono prodotti donati dai negozi quando non possono più stare sui banchi. Proprio questa mattina sono state distribuite le tesserine anonime con i codici a barre per evitare furbetti e proseguono i colloqui con altri nuovi richiedenti dei vari Comuni per l’accesso.
A me interessa garantire un bel servizio – continua Feliciotti – che vede tante associazioni coinvolte e tanti negozi disponibili a donarci le eccedenze alimentari da distribuire con ordine. L’occasione però è stata anche utile per far sapere a tutti che l’emporio c’è e tutti possono usufruirne, ogni giorno, attraverso il numero verde 800 555 052 oltre ad essere aperto al pubblico il lunedì dalle 10,30 alle 12,30 ed il il giovedì dalle 15,30 alle 17,30. Naturalmente la povertà ed il bisogno hanno un minimo di regola tant’è che dai 50 pacchi alimentari normalmente distribuiti, a fine 2017 sono scesi a meno di 30 perché molti lo hanno rifiutato a causa del reddito superiore al previsto. Lunedì 15 partirà la prima spesa programmata ed oggi per l’appunto è stato rimpinguato il locale con altri materiali che ci sono stati donati come eccedenza alimentare (giusta legge 166 – 2016) – ma intanto abbiamo cambiato le chiavi per evitare eventuali contaminazioni. E’ anche ovvio che spesso i prodotti non sono proporzionali e piacenti alla richiesta di un bisogno vero e pertanto l’annesso ufficio famiglia è stato pensato proprio per l’educazione alla spesa. Ora, pur accettando tutto e provando dispiacere, non credo proprio che lo spreco sia in poche buste di latte (tolto per precauzione e dato agli animali come vuole la legge ) o in un cartone di pancarrè (ancora non scaduto). Purtroppo però chi voleva colpire aveva i suoi scopi ed è stato preciso, ha saputo farlo e non resta che dirgli grazie per lo scossone pubblicitario che sicuramente sarà utile agli addetti del servizio per essere più attenti e far conoscere gratuitamente l’esistenza dell’emporio dei comuni dell’ambito ma disponibili a chiunque ne abbia necessità».
Il presidente Feliciotti allega anche la relazione del coordinatore Ats 16 Valerio Valeriani:
«Gli spazi sono stati inaugurati il 6 ottobre scorso, ma l’effettiva piena operatività è programmata a partire da lunedì 15 gennaio, essendo numerose le innovazioni operative, procedurali e tecnologiche che lo riguardano. Ricordo infatti che l’emporio è un servizio innovativo, che vuole mettere al centro dell’attenzione non il bisogno o la mendicanza, ma la possibilità di poter rinascere e essere sempre e comunque una risorsa per sé, il proprio nucleo familiare e la società. L’emporio vuole essere un nuovo modo di vedere la persona non come incapace di reagire, “bisognosa”, ma come un soggetto singolo o un nucleo che vive un momento di difficoltà dalla quale può uscire con le proprie forze. Un soggetto che ha la dignità di scegliere, come un qualsiasi nucleo familiare, cosa acquistare, quando e come, facendo una spesa consapevole, invece di essere obbligato a ricevere un pacco chiuso, il cosiddetto “pacco ghettizzante”. Al centro c’è la persona e tutto il suo nucleo familiare in quanto soggetti capaci di scegliere, decidere e vivere in un welfare che vuole essere sempre più giusto, aperto a tutti i cittadini residenti nei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XVI – ente capofila Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio. In tal senso il servizio in fase di avvio si allinea pienamente con le recenti disposizioni riguardanti il Rei (reddito inclusione), che prevede accanto alle classiche misure passive (contributo economico o pacco alimentare) una serie di misure attive, centrate su un forte processo di presa in carico sociale, di responsabilizzazione delle persone, anche attraverso la definizione di piani personalizzati che prevedano azioni educative, formative, di avvio al lavoro. Nel merito degli specifici elementi riportati nell’articolo, è utile specificare che: la struttura necessitava di ulteriori lavori di completamento per poter entrare in pieno regime col servizio ‘spesa solidale’. Durante questo periodo si è pertanto proceduto, con i primi prodotti disponibili al momento dell’inaugurazione, alla distribuzione del pacco alimentare a favore di alcuni soggetti ritenuti in stato di particolare difficoltà, dietro valutazione professionale dell’assistente sociale di competenza. Inoltre si è provveduto ad organizzare e gestire i suddetti lavori di ultimazione all’interno degli spazi preposti all’Emporio. Gli operatori, per quanto di competenza, a partire dal mese di ottobre hanno provveduto ad acquistare e co-creare il programma ‘Sistema3’ necessario per il funzionamento del market; sviluppare un regolamento che garantisca una parità e giustizia di trattamento dei punti d’acquisto; chiamato e convocato a colloquio 41 soggetti, presentati e valutati all’interno dei tre incontri fatti con la commissione Tavolo povertà di San Ginesio.
La grande parte dei prodotti fotografati risultano ampiamente dentro la data di scadenza, e la loro distribuzione con le nuove modalità sopra richiamate è prevista a partire da lunedì 15 gennaio. La restante minima parte contestata (circa 50 buste di latte e alcune confezioni di pancarré) in realtà non presentavano una data di scadenza perentoria, ma come anche rilevabile dall’articolo “da consumarsi preferibilmente entro il …”. Nei giorni scorsi, prima del citato articolo, nel completare l’approntamento dell’emporio, proprio nel rispetto della legge, in via precauzionale si è scelto di destinare i prodotti suddetti al “sostegno vitale di animali”. Nei fatti anche ai sensi del regolamento Ue, la dicitura “consumarsi preferibilmente entro il” attiene al periodo entro il quale un prodotto mantiene perfettamente inalterate le sue proprietà, ma può comunque essere lo stesso consumato, mentre la “data di scadenza” attiene alla data entro la quale il prodotto deve essere consumato. Gli operatori dell’emporio si faranno carico di informare e sensibilizzare tutti coloro che usufruiranno del servizio ‘Spesa solidale’ riguardo le modalità di conservazione e somministrazione dei prodotti alimentari. I primi soggetti che accederanno al servizio ‘spesa solidale’ hanno già ritirato la propria tessera l’11 gennaio. L’analogo servizio di Tolentino non è ancora aperto a causa del terremoto: i locali che sono stati individuati e resi disponibili da un’associazione di volontariato, sono ancora inagibili e si stanno completando gli atti burocratici e i lavori necessari a rendere il locale idoneo per l’apertura».
Emporio della solidarietà, un market dello spreco La merce scade sugli scaffali
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Se non sono ancora scaduti, quando scadono?
Evidentemente l’iniziativa non piace a qualcuno… A casa mia, quando i prodotti scadono, vediamo di che prodotti si tratta. Generalmente non ci interessa e li consumiamo pure se sono scaduti da tempo. Molta letteratura è stata scritta sull’argomento. Stiamo accorti, ma non esageriamo con le date.