Le due anime del ‘Leopardi’
Classico Europeo, sogno all’orizzonte
Il Liceo Linguistico fa ‘boom’

SCUOLA - Intervista con la dirigente Annamaria Marcantonelli. Iscrizioni raddoppiate in cinque anni e il flusso positivo non si ferma. Il problema degli spazi per un istituto diviso tra corso Cavour e via Cioci. “La Provincia fa la sua parte e siamo grati al presidente Pettinari che molto si è impegnato anche dopo il restauro dello storico edificio, due anni fa”

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La dirigente Annamaria Marcantonelli

 

di Maurizio Verdenelli

Il Giovane Favoloso e padre Matteo Ricci (o Confucio, fate voi) sono testimonial ‘che tirano’, che fanno centro sui giovani: in cinque anni nel rinnovato liceo classico ‘Giacomo Leopardi’, dal 2011 pure liceo Linguistico, sono raddoppiati gli iscritti. Bellissimo traguardo se non ci fosse il paradosso che l’edificio benissimo restaurato nel 2015 (dall’arch. Giordano Pierucci) letteralmente ‘scoppia’. E il diritto allo studio, tutelato dalla Costituzione, occorre ben farlo rispettare senza respingimento delle iscrizioni: Macerata è il capoluogo della provincia più danneggiata del sisma del Centritalia e per ‘tenere’ la popolazione in fuga dalle zone interne, il diritto allo studio val bene lo sforzo per qualche aula in più. Soprattutto ora, cioè a giorni, che il glorioso liceo s’ appresta a richiedere lo status di Classico Europeo, ‘status’ che nelle Marche, a differenza di quasi tutte le altre regioni del Belpaese, non è toccato finora a nessun altro istituto di pari grado. Stavolta ci sono tutte le carte in regola perché la norma prevede che nasca all’interno di un Convitto. E a Macerata c’è il Nazionale e che dipende dalla prof.ssa Annamaria Marcantonelli che è felicemente anche la preside del ‘Leopardi’. Attualmente l’imponente edificio neoclassico è completamente inagibile a causa delle scosse di un anno fa: i 46 studenti ‘in forza’ provenienti dai comuni limitrofi ed in aumento (visti gli eventi tellurici) rispetto a sempre, sono ospitati in una struttura appartenente all’Inail, sita in via Piani. C’è dunque stavolta da sperare nel pass di Provincia e Regione, da parte del liceo maceratese in cui l’indirizzo linguistico vanta già il prestigioso diploma italo-Esabac con validità giuridica anche in Francia. Resta il ‘nodo’, il cruccio tuttavia di una parte importante (312 studenti su 833) esodata fuori dalla sede centrale di corso Cavour, in via Cioci, in un piano e mezzo della seconda palazzina del complesso che ospita l’Itc‘Gentili’, non utilizzata dai futuri ragionieri. Meno contabili, più umanisti e poliglotti dunque i giovani maceratesi.

classico-6-325x217“Intendiamoci – dice convintamente la dirigente scolastica – nessuno vuol gettare la croce sulla Provincia e sul suo presidente che molto si è dato da fare. Non ho dunque ‘sassolini da togliermi dalle scarpe’ in merito. E non è un problema di vicinanza ‘fisica’ delle autorità al liceo, non condivido certe affermazioni. Il nodo vero sta a monte. Lo Stato ha conservato all’ente competenze – tra queste l’edilizia scolastica- privandolo nel contempo dei fondi necessari per operare. Un assurdo se si pensa all’importanza primaria e costituzionale del diritto allo studio e alla formazione! Dobbiamo forse dire ai ragazzi che chiedono d’iscriversi, di non volerlo fare o di andare nelle scuole della costa? I ragazzi battono alla nostra porta. Qualche dato? Le classi quinte (sono sei) in ‘uscita’ contano una popolazione complessiva di 120 ragazzi, le prime (nove) 230! Di queste 9, ben 6 appartengono al Linguistico…”

Leopardi era anche un appassionato cultore dell’Inglese, i cui verbi studiava nell’attesa che s’asciugasse l’inchiostro delle pagine che andava scrivendo e che, completate, dovevano essere girate…

“Capiamo le difficoltà della Provincia – afferma la Dirigente – e capisco anche l’impasse di un’edilizia che complessivamente ‘non ce la fa’ a sostenere una popolazione studentesca in aumento mentre il ministero ci richiede continuamente attività supplementari, pure di pomeriggio, che a loro volta vorrebbero ben altri contesti che quelli ‘risicati’ a disposizione”.

classico-4-325x217Non è solo un problema del Classico…

“Certo non chiudiamo gli occhi rispetto al ‘paesaggio’ circostante: il riferimento principale è per il ‘Pannaggi’ che ha ceduto spazi alle scuole annesse al Convitto nazionale. Il presidente Pettinari è sicuramente bravissimo e fa più di quello che può, ma c’è da capire che la Provincia ha grandi difficoltà perché tra i tagli continui e le scarse provvidenze non c’è certezza nelle risorse”.

Ma questo vallo a dire ai ragazzi. La Cina, stavolta, è davvero vicina non come ai tempi del regista Marco Bellocchio nei mitici anni 60. Macerata all’improvviso dopo alcuni secoli si è accorta di avere un ‘santo’ a Pechino come il gesuita padre Matteo Ricci e si sente eccome! Non solo per l’export. “E’ un boom – conferma la prof. Marcantonelli- su 833, 503 giovani sono iscritti al Linguistico pronti a girare il mondo come il Grande maceratese. Abbiamo docenti provenienti da Unimc (dove opera come noto l’Istituto Confucio) e lettori ‘madre lingua’. Ogni classe studia tre lingue rispetto alle cinque disponibili: Cinese, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. La classe ‘Confucio’ è la più gettonata. In ‘prima’ 4 classi su 6 studiano il Cinese, seppure la prima lingua sia l’Inglese, cui abbinare il Francese o lo Spagnolo. Nelle altre 2 classi di ‘prima’ è il Tedesco invece la terza lingua”. Insomma lo yuan, nell’immaginario economico di un futuro possibile, per lo studente a Macerata batte il marco pesante.

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Pamela Lattanzi (Unimc)



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