Ieri prima unione civile in Comune a Recanati. Due recanatesi davanti al sindaco Francesco Fiordomo hanno sottoscritto alla presenza dei testimoni e dei familiari l’unione civile prevista dalla recente legge. E’ la prima unione celebrata nella provincia di Macerata, che si è svolta con sobrietà e discrezione. Emozionati i protagonisti. “Una conquista di civiltà, finalmente”: questo il commento del sindaco Fiordomo.
Più “mediatica” sarà probabilmente la cerimonia che si svolgerà invece il 27 settembre a Fiuminata. Annunciata su Cronache Maceratesi (leggi) qualche giorno fa vedrà protagonista l’ex sindaco Claudio Mazzalupi e il suo compagno Emanuele Carta.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Come godono questi sindaci della cosiddetta sinistra con queste conquiste di civiltà per una civiltà gay. Se andiamo avanti così, con questi impossibilitati alla procreazione, avremo veramente bisogno di mandingo africani per ingravidare le nostre donne, cosicché riusciremo ad avere una società italiana ed europea meticcia, come piace alla Kyenge.
Povero Rapanelli, ossessionato dalla procreazione e dai gay… Lei quanti figli ha fatto? Dieci? Venti? Non si è accorto che da anni in questo Paese le coppie etero (che restano il 90% del totale, per Sua informazione) non fanno figli perché il più delle volte le condizioni economiche non lo permettono? O anche Lei fa parte di quei benestanti che non immaginano neanche quanto possa costare oggi crescere figli? E poi, quali prospettive daremo loro? Pensa davvero che il problema sia il colore della pelle o la religione degli italiani o piuttosto la totale mancanza di prospettive economiche e sociali che l’italianissima classe cosiddetta dirigente di questo Paese “persegue” da almeno due o tre decenni?? Torni tra noi comuni mortali, caro Giorgio, ne ha davvero tanto bisogno!! E magari non invidi chi corona il suo sogno d’amore, perché mi pare che l’invidia per la sua cara religione sia un peccato mortale.
Per Perilli. Le coppie che non fanno figli sono quelle italiane, quelle straniere li fanno eccome.
Se fossi razzista, spererei in un morbo, magari trasmesso dalle scie chimiche che facesse diventare tutti gay i maschietti e tutte sterili le femminucce. Se fossi razzista, preferirei la scomparsa dell’umanità alla scomparsa della identità dei popoli. Se fossi razzista non vorrei essere dominato da un’altra cultura. Siccome non credo di esserlo, mi accontenterei che siano quelli del Pd a diventare tutti castrati.