Concerto sotto la casa di riposo,
il parroco si scaglia contro il Comune

PIEVE TORINA - La protesta di don Nello Tranzocchi: "Stiamo costituendo un gruppo di persone libere per non lasciarci intimorire da quello che ordina, comanda, suggerisce l'amministrazione comunale insieme alla Pro Loco"
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Don Nello Tranzocchi

Don Nello Tranzocchi

 

Un concerto folk nella struttura che ospita la casa di riposo, il parroco non ci sta. Intervento duro e deciso del prete di Pieve Torina, don Nello Tranzocchi, contro la scelta del Comune e della Pro loco di organizzare nel Chiostro di Sant’Agostino il “Concerto grande della sera” previsto per le 22 di giovedì 25. «Ho visto il programma in giro alcuni giorni fa nel volantino delle iniziative estive del 2016 – racconta don Nello –  e giovedì c’è questo concerto con la partecipazione del Monsano folk festival. Al di là degli aspetti organizzativi, non è stato considerato un elemento importante: la presenza della casa protetta e la casa di riposo Sant’Agostino, che è al piano superiore». Secondo il parroco «la scelta del luogo e dell’orario è inopportuna perché alle 22 gli ospiti, tutti anziani, stanno riposando e non mi sembra che il concerto si possa giustificare o far passare come attività culturale a favore degli ospiti. É un fatto che io non accetto né come uomo né come cittadino di Pieve Torina e come parroco di questo paese intendo ribadire l’importanza della persona umana, tanto più se è bisognosa di cure. Nessuno si era accorto che lì c’è una casa di riposo?».

Una battaglia che, secondo il parroco, è solo l’inizio di un movimento di difesa dei diritti dei cittadini, al quale lui si stesso si erge come condottiero. «Voglio sottolineare – continua Tranzocchi – che al di là di come andrà a finire questa vicenda, a Pieve Torina sta nascendo un gruppo di persone libere, nell’ambito cattolico, che non si lasciano intimorire da quello che ordina, comanda, suggerisce l’amministrazione comunale o la Pro Loco. Possiamo parlare liberamente, l’ho scritto anche nella lettera di ferragosto per la Festa dell’Assunta portata a conoscenza di tutte le famiglie: “i cristiani sono contenti di poter soffrire per il nome di Cristo”. Quindi tutto il resto non ci fa paura».



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