Raccontare una città in un istante, uno scorcio che diventa eterno in una foto. Esplorare, osservare, programmare quando, dove e come sarà il momento giusto per uno scatto che è e sarà testimone della storia e per la storia. La semplicità del clic è la manifestazione di una realtà che si cela nelle piccole-grandi cose che ci passano davanti agli occhi ma rimangono nascoste, silenziose nella vorticosa spirale di immagini e suoni dei nostri giorni. Andrea Del Brutto è il pescatore per eccellenza di questi fenomeni. La sua non è solo pazienza. Nelle attese di fronte a un tramonto o davanti all’atrio di un antico palazzo Andrea Del Brutto entra nella realtà e la assapora sapendo che l’istante giusto passerà di lì a poco e abboccherà al suo obiettivo che diventa parte integrante della realtà stessa.
Cronache Maceratesi ha chiesto ad Andrea Del Brutto di “pescare” Macerata in 10 scatti, raccontandola nella sua quotidianità. Ne ha colto l’essenza, il maestoso passato, le forme e le architetture che ne raccontano il prestigio. La cura con cui gli spazi vengono mantenuti. Il fruscio del passaggio in un corso che ha visto i piedi di centinaia di migliaia di piccoli-grandi attori del tempo. In uno scorcio di azzurro oltre una nicchia riesce a dare respiro all’arte, cogliendo l’odore dell’opera, del palco, dei costumi, il gorgheggio del soprano che si prepara a stupire l’arena. Nel silenzio di un vicolo guarda rispettoso la città operosa che si gode il meritato riposo. Dal basso, o dall’alto di una torre le prospettive della storia. Una città di cupole e tetti e campanili. Come si conviene in un corteggiamento discreto osserva Macerata da lontano, e senza ammiccare le fa capire il riverenziale ossequio alla sua bellezza eterea ed eterna. In 10 fotografie Andrea parla della e con la sua città, mettendo il talento a disposizione della sua “musa” e cogliendo da lei le espressioni più belle, quelle che solo una modella innamorata può dare al suo devoto, attento e paziente amante.
(Cla.Ri.)
Piazza della Libertà. Dopo la parziale pedonalizzazione il centro storico ha vissuto una metamorfosi verso il settore dei servizi per il turismo(soprattutto bar e ristorazione). Nella foto i tavolini messi in primo piano rispetto alla piazza e alle sue bellezze architettoniche (sullo sfondo la torre dei tempi) rendono l’idea di un turismo in crescita che sembra apprezzare il connubio cultura-gastronomia
Un suggestivo scorcio in via Pannelli, piccola stradina adiacente all’ex caserma papalina e a corso Cairoli
La torre dei tempi così chiamata dopo il posizionamento ad aprile 2015 del planetario con il quadrante che indica l’ora italica e del carosello dei magi sulla facciata che da su piazza della Libertà. Sullo sfondo la chiesa San Paolo oggi auditorium dell’università
I giardini Diaz, polmone verde della città a due passi dal centro storico sono dotati di un grazioso laghetto attraversato da un ponte in legno
Corso della Repubblica è la via che collega piazza della libertà a piazza vittorio Veneto dove sorge la chiesa di San Giovanni oggi in via di restauro
I cancelli in piazza Garibaldi. Oggetto di un minuzioso quanto lungo restauro sono stati riposizionati nell’estate del 2015. Sono la via di ingresso da corso Cavour arteria commerciale che immette nel centro storico di Macerata
Una delle porte che immette nello Sferisterio, arena all’aperto teatro di manifestazioni come Musicultura, il Macerata Opera Festival e diversi concerti
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Complimenti. Restituiscono una città stupenda.
Belle tutte. Proprio belle.
Macerata e’ Fantastica.
Bellissima!!
Manca Garibaldi.
Sono foto bellissime, che commuovono.