Supermercato a Mogliano,
1.173 firme non bloccano la delibera

L’area interessata dalla costruzione dell’ipermercato

Costruzione del supermercato a Mogliano, cittadini in rivolta contro il sindaco. Dopo la raccolta firme dello scorso febbraio (leggi l’articolo) il movimento Mogliano 313 accusa il primo cittadino Flavio Zura di non tenere in considerazione la volontà dei suoi concittadini. «All’indomani della rievocazione storica Mogliano 1744 – spiegano i membri del comitato –  viene pubblicata la delibera per la cessione dell’area. Prezzo base d’asta 150mila euro, concessione per 90 anni. L’amministrazione procede spedita verso la sua intenzione di edificare in l’area, definita “un greppo” dal Sindaco e poi scelta come teatro dei fuochi d’artificio della rievocazione storica “Mogliano 1744” nonché recentemente riqualificata dalla medesima amministrazione. Contemporaneamente vengono gettate alle ortiche 1173 firme dei moglianesi che si sono espressi contrariamente (leggi l’articolo)».

L’area durante i fuochi d’artificio della manifestazione Mogliano 1744

Non piace al comitato l’atteggiamento dell’amministrazione: «Non hanno mai fatto incontri con i cittadini, negando sempre l’esistenza di un progetto – continuano i membri di Mogliano 313 – La struttura commerciale, di 800 o mille metri quadri, non ha senso nel nostro paese. Per essere sostenibili dovrebbe fatturare come i due supermercati presenti e i piccoli negozi che vendono generi alimentari. Quindi si aprirebbe un’azione concorrenziale contro le attuali strutture esistenti, tutte a conduzione familiare con un rischio reale di chiusura delle stesse». A preoccupare, oltre alla cementificazione del luogo anche l’impatto negativo sull’economia locale: «In consiglio comunale il sindaco disse che i cittadini vi potranno acquistare prodotti a prezzi più convenienti – concludono i membri del comitato – Questa affermazione la dice lunga su come vengono considerati gli attuali negozianti moglianesi, e sul livello di “sponsorizzazione gratuita” verso il nuovo soggetto, che potrebbe diventare monopolista, a svantaggio anche dei consumatori. Viene da chiedersi perché tanto accanimento per assegnare a un privato la riqualificazione dell’area».