Il concorsone per 13 dirigenti regionali va avanti verso la conclusione e suscita le forti proteste della consigliera M5 Stelle di Ancona Daniela Diomedi: “Quello che non è riuscito a Spacca è riuscito a Ceriscioli a cui un anno fa avevamo chiesto un sussulto di dignità. Queta settimana iniziano gli orali e sembra si vada di fretta per chiudere prima che il Tar si pronunci sul merito di un paio di ricorsi sulla legittimità del concorso stesso. Quindi saranno presto dentro i miracolati. Qualcuno per studiare pare si sia messo addirittura in malattia, eppure dovrebbe star tranquillo perchè la valutazione dei titoli in questo concorso è generosissima con i concorrenti interni e non ci sarà gara con coloro che agli scritti e prova pratica hanno dimostrato di sapere e saper fare di più e meglio anche se conseguiranno il massimo dei voti agli orali. I titoli , infatti, incidono così tanto sulla graduatoria che anche coloro che hanno ottenuto ottimi punteggi (rispetto ai raccomandati andati davvero malino, appena appena sul minimo) non avranno alcuna possibilità reale di farcela”.
“Certo è che fa riflettere – continua Diomedi – che campioni che percepiscono un lauto stipendio (ci si aggira intorno ai 100/130 mila euro) agli scritti non hanno fornito grandi prove conseguendo modestissime votazioni al limite dell’esclusione dalle prove orali. Al di là della modesta caratura di coloro che saranno promossi, continuiamo a chiederci se sia giusto attribuire un valore tanto alto a titoli conseguiti solo perché si è avuto il vantaggio di coprire posizioni per grazia ricevuta. Per Ceriscioli e tutto ok”
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Brava la consigliera anconetana penta stellata. Ma un moto di orgoglio nei marchigiani mai……
Tagli alla sanità, tagli al sociale, tagli ai servizi, ma per le comode poltrone i soldi ci so o sempre