di Enrico Maria Scattolini
CONFRONTO (IMPIETOSO) fra il calcio d’un tempo e quello attuale.
M’E’ SORTO SPONTANEO venerdì scorso, quando mi sono trovato in mezzo al gruppo di una quarantina di giocatori della Maceratese degli anni settanta. Protagonisti di campionati indimenticabili (quelli di Tony Giammarinaro e di Pino Brizi, Giovannino Pagliari – come giocatore prima ed allenatore poi – e Moreno Morbiducci), ma anche modesti, come fu il triennio 1973/76 incardinato sulla “ricostruzione” realizzata dal senatore Tambroni e dall’avvocato Giancarlo Nascimbeni.
SI SONO RIUNITI IN PIAZZA CESARE BATTISTI davanti al mitico Palazzo De Vico, che fu storica sede della società biancorossa, per un aperitivo e poi in un noto ristorante cittadino per concludere con una cena. Pantagruelica perché non più condizionata da problemi di sofferte diete e faticosi allenamenti.
NON CERTO PER CASO; piuttosto nel segno di antichi ricordi che continuano incredibilmente a ricollegarli alla memoria della comune militanza biancorossa e dell’inossidabile amicizia.
SOLLECITATI dalla lodevole attività di collegamento gestita da Ciappelloni e Sentimenti.
SCONFORTANTE IL RAFFRONTO con quanto accade oggidì.
SQUADRE CHE SI SMEMBRANO al levar del sole; giocatori che mutano da compagni in avversari nel durante del campionato; indifferenza per la bandiera; interesse soltanto per il Dio denaro.
FRA I BIANCOROSSI D’UNA VOLTA, è stato dunque inevitabile il paragone con la Maceratese d’adesso…
PROTAGONISTA D’UNA STAGIONE STREPITOSA che eppure si è conclusa senza adeguati commiati, se non occasionalmente…pubblicitari.
UN ALLENATORE che ha deciso l’addio nel momento cruciale della stagione, a dispetto della massima concentrazione invece nel frangente richiesta e pretesa dalla dirigenza e dalla tifoseria. Probabilmente pensando ad una serie B da formalizzare al più presto con il Perugia più che da tentare di raggiungere con la sua squadra…
E CHE ORA PRETENDE la risoluzione non onerosa di un “biennale” il cui rispetto avrebbe invece sicuramente preteso nel caso di carenza di richieste interessanti…
RIFACENDOSI ad una scrittura privata sottotraccia, infatti trascurata all’atto dell’ufficializzazione del contratto.
UN DOPPIO BINARIO troppo comodo. Bloccato dalla dottoressa Tardella, la quale giustamente pretende concreta contropartita.
IL CONTRALTARE DI UN BUCCHI SIFFATTO, l’ho trovato nel week end della scorsa settimana in Sergio Carpanesi.
UN GIOVANE OTTANTENNE ritornato fra alcuni dei suoi ragazzi dopo quarant’anni. In parte proficuamente impiegati come tecnico di squadre professionistiche di livello, sino all’attuale pensionamento. Ma sempre con l’amore per i colori biancorossi nel cuore.
ANCORA RICORDATO PER I SUOI GIUDIZI TRANCHANT, mi sono permesso di riproporgliene uno che fu rivolto alla mia persona.
TENTO’ DI METTERMI ALL’ANGOLO, io giovane cronista già allora polemico (vizio mai perduto) e lui fresco ed importante ex calciatore di serie A, con questa frase: “Chi non ha giocato a calcio non può scrivere di calcio”. La mia immediata risposta fu: “Allora per fare il critico teatrale bisogna essere stato attore?”
L’INTERROGATIVO E’ RIMASTO SOSPESO sino all’altro ieri, quando Carpanesi si è finalmente deciso a darmi ragione. Ma forse solo perché intenerito dalla mia età non molto lontana dalla sua.
MI HA RACCONTATO GIANCARLO NASCIMBENI, amico da sempre di Carpanesi: ”Quando gli incontri finivano male, lui abitualmente consolava i suoi giocatori invitandoli a non prendersela più di tanto, ma stimolandoli a continuare le proprie attività extra calcistiche .Concludendo inevitabilmente: ”chi studia e chi lavora continui a farlo.” A significare che la carriera della pelota non è pane per tutti i denti.
I SUOI INSEGNAMENTI non si sono persi nel vuoto dal momento che, per fare un paio di esempi, Bertola e Principi, suoi allievi d’allora, si sono laureati, specializzati e sono attualmente due importanti professionisti.
ADDIRITTURA DUE LAUREE ha conseguito Ciappelloni. “Io da giovane volevo diventare giocatore di serie A. Quando mi sono accorto che questo traguardo non era per me, pur continuando ad indossare la maglia biancorossa, ho raddoppiato il mio impegno sui libri.”
OLTRE A CARPANESI, altri mister sono rimasti legati alla Maceratese. L’icona per eccellenza Pino Brizi e poi Giovanni Pagliari, puntuali come sempre all’appuntamento di Piazza Cesare Battisti.
AMBEDUE HANNO VINTO CAMPIONATI IMPORTANTI. Addirittura bissati da Pagliari come calciatore e poi condottiero..
DALLE CONFIDENZE DI GIOVANNINO ho tentato di carpire la realtà vera del suo improvviso divorzio dalla Maceratese, del munifico presidente Monachesi, nell’immediatezza della vigilia dei play off di C2 di Reggio Emilia contro il Livorno. Sostituito da Nobili. In mezzo il breve interregno di Prenna.
HO INSISTITO DI FRONTE AL SUO DIPLOMATICO RIFIUTO, offrendogli un bicchiere di spumante.
MA NON C’E’ STATO NULLA DA FARE, anche perché ho scoperto che lui è astemio.
ERA ATTESO ANCHE GIAMMARINARO. Ha però dovuto rinunciare per motivi personali.
TONY IL PIU’ CELEBRE degli allenatori biancorossi nel dopoguerra. Bucchi ha sfiorato i suoi risultati. Però solo sul campo.
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Grazie Enrico. mi mandi a letto con un mare di ricordi bellissimi, alcuni dei quali abbiamo vissuto insieme.
Come si fa a dimenticare quella domenica a Prato!!!!
Come è stato sempre e sempre sarà. ..prima bisogna essere Persone con la “P” maiuscola. ..e poi si potrà (forse) diventare Professionisti con la maiuscola. ..mancando la prima NON vi potrovate MAI esservi la seconda. ..
Bucchi è un esempio di questo assioma. ..
Inaugura la sua rubrica calcistica estiva, Scattolini, occupandosi di una rimpatriata di “vecchie glorie” biancorosse, ma si sofferma anche sull’attualità a proposito della “querelle” Bucchi-Tardella. La fa facile, Enrico Maria: “rescissione non consensuale, perciò onerosa”, ma la questione è più complessa. Ci può essere d’aiuto il “Corriere dell’Umbria” che il 31 maggio scrive: “Per la Maceratese infatti sarebbe un autogol forzare ancora la mano spingendo il tasto del corposo indennizzo. Anche perchè nelle mani dell’allenatore c’è ancora una carta da giocare, la clausola che gli avrebbe permesso di liberarsi in caso di chiamata dalla B: in realtà sembrerebbe che la Tardella non l’abbia mai depositata ma resta comunque un documento che metterebbe in posizione difficile la presidentessa marchigiana se fosse presentato davanti a un collegio arbitrale”. Si tratta quindi di una questione delicata e a forzare troppo la mano si correrebbero concreti rischi. Le soluzioni dovrebbero essere trovate in un incontro che si terrà in queste ore. Ma è ancora il “Corriere dell’Umbria” a prospettare una possibile conclusione: “La schiarita sembra vicina sulla base di una possibile collaborazione estiva con il Perugia (un triangolare?) che si aggiungerebbe alla rinuncia di Bucchi e del suo staff a parte degli emolumenti di questo finale di stagione”. Perciò dalla richiesta iniziale di 170 mila euro per la rescissione del contratto (la notizia è riportata dal sito “Sport Perugia”) si arriverebbe ad un’amichevole e uno “sconto” rispetto a ciò che Bucchi e staff devono percepire. Una rescissione che si rivelerebbe assai “poco onerosa” per non essere sarcastici. Sugli “emolumenti” che la Rata deve versare (il campionato è terminato da un mese) a Bucchi e staff è più preciso il sito “Umbria domani” che il 26 maggio scrive: “Il nodo consisterebbe nell’ultima parte di stipendio da percepire e sui premi previsti in caso di partecipazione ai play-off, cosa poi avvenuta”. Sarebbe una novità la non corresponsione di compensi dovuti da parte di una società che – ci ricorda spesso Scattolini – è attenta ad adempiere ai propri doveri. Staremo a vedere come si concluderà il “braccio di ferro”: chi chiederà la resa e con quali conseguenze. Concentrato sulle “vecchie glorie pistacoppe”, Scattolini, non fa cenno alle scelte in discussione per il prossimo torneo di Lega Pro. Fermo il discorso del direttore generale, si pensa di affidare la panchina al responsabile del settore giovanile Gianangeli. Dopo che l’ex Santarcangelo Zauli ha firmato per l’ambizioso Teramo, si sceglierebbe una “soluzione interna” meno onerosa, con un tecnico che non ha esperienze in Lega Pro. Sinora Gianangeli ha allenato in Eccellenza (Biagio Nazzaro) e Serie D, Matelica, da cui venne esonerato dopo il girone d’andata, a seguito di un “tris” beccato a Fermo. Sul fronte giocatori, si parla del ritorno di Belkaid: anche lui esperienze in Eccellenza e Serie D. Da Bucchi lo scorsa stagione è stato impiegato 5 volte, compresa l’infelice prestazione di Santarcangelo, chiamato a sostutuire un compagno squalificato. Due pedine che non proprio definibili di categoria, ma la Rata dato che gioca un torneo troppo oneroso potrebbe prepararsi a scendere. E tornando Belkaid dalla Lupa Roma, a cui venne dato in prestito a gennaio, nel prossimo campionato di Lega Pro potremmo assistere alle prestazioni della “cenerentola” Lupa Rata!
Prima di rispondere a Caporetto ho preso le dovute informazioni:
– non vuoi parlare di Cerolini perché gli articoli parlano della rata e
non vuoi andare fuori tema. In questo caso cosa centra Bucchi?
– NON ESISTE NESSUNA SCRITTURA IN MANO A BUCCHI, se esistesse
sarebbe passibile di squalifica e la Tardella di deferimento
– cifre e particolari che racconti sono frutto della tua fervida immaginazioni e
di chi scrive. Possono essere attendibili le cronache umbre?
E’ una questione delicata e bisogna essere informati e non faziosi ma capisco
che per tr e’ difficile.
Ho riflettuto un pò prima di rispondere ad Imposimato, poichè potrebbe essere un esercizio simile a quello di “fare a cappellate con i passeri” – o come affermavano gli anziani: “correre dietro a una lepre”- cioè tempo buttato via. Egli nel suo “argomentare” cade in vistose contraddizioni, e non se accorge neppure, tanto da denotare evidenti segni di una “senilità galoppante”. Ma quando si tratta di essere utili socialmente, di assumere il ruolo per così dire di “badante calcistica”, non è bene tirarsi indietro. Afferma Imposimato, lui che viene definito dai tifosi della Rata il “quattro a tresette” del calcio biancorosso, di essersi informato prima della replica. Non si capisce però quando l’abbia fatto, avendo egli risposto al mio commento alle ore 7 del mattino. Mi chiedo: avrà buttato giù dal letto la presidente Tardella o chi per lei all’alba? Mi rimprovara poi, il popolare Imposimato, di non attenermi al tema del servizio, mentre è lo stesso autore, Scattolini, a citare il tecnico di cui mi occupo nel post, quando scrive: “Il contraltare di un Bucchi siffatto…”. Ancora Imposimato sostiene categoricamente che “non esiste nessuna scrittura in mano a Bucchi”, mentre a tale documento fanno riferimento autorevoli quotidiani e lo stesso Scattolini quando scrive: “Rifacendosi ad una scrittura privata sottotraccia…”. Per tali documenti non sono previsti le squalifiche o i deferimenti a cui il “quattro a tresette” fa ossessivo riferimento nei suoi commenti. Le cifre e i dati che riporto sulla trattativa per la rescissione del contratto non sono immaginari, di essi cito le fonti che sono più o meno attendibili – non esistono a proposito “confini regionali” – fino a prova di smentita che non è però mai avvenuta. Il sito da me citato, si spinge oltre: scrive che nel secondo incontro tra le parti l’indennizzo richiesto è “sceso a 70 mila euro” e tale cifra è riportata nel titolo del servizio: smentite al riguardo non le ho lette. Quanto a “faziosità”, certo ho molto da imparare – sono abituato a citare le fonti delle mie riflessioni – da Imposimato, che a detta dei tifosi pistacoppi commenta “con i paraocchi come i cavalli”. Cita il divertente Imposimato, lui che è nell’età di poterlo fare, Caporetto, speriamo che non si rivelino tali, cioè “una disfatta”, la trattativa con Bucchi per la rescissione del contratto e la partecipane al prossimo torneo di Lega Pro. Con due pedine fondamentali per la categoria, come il tecnico Gianangeli – il presidente Canil che lo esonerò dal Matelica a metà campionato starà sorridenso “sotto i baffi” – ed il “cavallo di ritorno” Belkaid i presupposti ci sono tutti. Forza Lupa Rata!
Caporaletti vs Valentini 2 a 0
Staorda t’ha sgamato ah ah ah
Non ha sgamato nessuno per il semplice motivo Che quanto ho riportato e’ la sacrosanta verita’ Che qui non posso provare per motivi di opportunita’
Il caporetto continua ad inventarsi cose inesistenti
Gianangeli sara’ Il secondo.
Le sue argomentazioni sono solo finalizzate a screditare la rata e si contraddice clamorosamente.
Prima Zauli, quando era in orbita rata, era il piu’ somaro degli allenatori, ora Che ha firmato per il Teramo, smacco
per la rata!!!
Anziche’ perdere tempo con la rata la spiaggia ha bisogno di braccia per renderla meno sudicia.
Prendiamo nota Che siamo gia’ retrocessi.
Ribadisco Che non esiste nessuna scrittura segreta e ti consiglio di non esagerare su questo piano ed evita di insultare, e’ meglio!!
Credi Che gli avvocati della rata sono dei pivellini?
Ferramondo. Mi fai solo pena.
Trova un post dove ti ho insultato.In quanto a pena, beh lasciamo perdere,la tua senilita’ mi fa molta tenerezza!
@Valentini
Caro Carlo, pur nn avendo il piacere di conoscerti personalmente, hai tutto il mio appoggio e sostegno morale per le stupidaggini ( eufemismo ..) che dobbiamo sorbettarci da parte di quel pesciarolo della malora e di chi lo appoggia. ..
Ma il mondo è bello perché è vario….
Trova tu dove dico Che mi hai insultato.
@Caporetto
Alle 7 del mattino e’ lecito leggere messaggi Che riportano notizie chieste la sera prima?
Senilita’ precoce?
Pure l’alleanza tra maceratesi haters della Tardella e pescià… Dove andremo a finire signora mia?
😀
Non sarà il quantum inizialmente richiesto dalla Maceratese,saranno invece i 70.000 euro cui fa riferimento Caporaletti o altro( rinuncia di Bucchi e del suo staff a parte degli emolumenti di quest’anno,o l’ “amichevole” con il Perugia o un giocatore ceduto gratuitamente dalla squadra umbra alla società biancorossa). Resta il fatto che l’allenatore romano deve pagare,trattandosi di fattispecie di “risoluzione contrattuale non consensuale” e quindi onerosa.Semplice!
La doitoressa Tardella fa benissimo a pretenderlo.
Al suo posto,per intanto, in cuor mio ringrazierei il Perugia dell’ingaggio di Bucchi. Diversamente la Maceratese avrebbe corso il serio rischio di pagargli ,nella prossima stagione,uno stipendio molto ma molto più pesante di quello precedente.
Caporaletti,non è troppo presto per intonare il De Profundis sulla Maceratese 2016-17.? O la vuol candidare alla promozione dal momento che sinora ha clamorosamente sbagliato tutte le sue funeree previsioni?
Buona Festa della Repubblica.
Carlo tu hai il dovere di trovare il mio presunto insulto,se lo trovi bene,se no quando mi incontri fai finta di non conoscermi.CHIARO
@Ferramondo
Stai prendendo una topica colossale!!
Mi riferivo a caporaletto Che insulta, non mi riferivo assolutamente a te.
Rileggi i post, non mi sarei mai permesso di insultare perche’ non e’ mio costume e
poi un milanista!
Ok scusami
@ ALTRA TOPPATA DI CAPORETTO
Allora non era onerosa? Scrivi, scrivi ma come al solito non ne indovini una.
60000 euro contro i 70 richiesti e’ un successo della nostra Mariella.
Ti do del tu perché ritengo di essere piu’ anziano.
Un pochino di malox e anche questa passa!!