«Il sindaco spenda i suoi soldi per i rom, non quelli pubblici». Fabrizio Ciarapica, il neo candidato sindaco e consigliere comunale di Vince Civitanova denuncia una spesa di 488 euro a favore della mediazione culturale per due famiglie rom e scoppia il caso. «Da un sindaco ci si aspetta impegno per i suoi cittadini – afferma Ciarapica – ed invece debbo constatare ancora una volta, che l’interesse principale di Corvatta è rivolto altrove. Non ci si spiega perché, i nostri servizi debbano intervenire a sostegno di famiglie rom e non residenti» In particolare il consigliere di destra si riferisce alla determina di spesa 196 del marzo 2016 con la quale il Comune ha sostenuto il costo di 488 euro, per un’attività di mediazione culturale, per facilitare l’incontro del servizio sociale comunale con due famiglie rom presenti nel territorio di Civitanova. Nella determina si legge in realtà che il tribunale dei minori di Ancona ha segnalato la presenza di minori di etnia rom nel territorio comunale e su proposta della “Fondazione Romanì Italiani” è stata predisposta un’attività di consulenza di mediazione culturale in due incontri per facilitare il lavoro dei servizi sociali con le due famiglie. «A questo punto mi domando con quale criterio è stata scelta l’associazione e perché – continua Ciarapica – perchè pagare un servizio di mediazione quando già l’ente ne ha uno ottimamente svolto dall’Anolf? E’ opportuno spendere denaro pubblico per famiglie non residenti, le quali spesso e volentieri sono già un costo per la nostra collettività in quanto non pagano nè spazzatura nè occupazione di suolo pubblico? A me non interessa se Corvatta ha ospitato rom a casa sua, o se intende sostenerli, ma lo faccia con i propri soldi e non con quelli dei cittadini».
(l.b.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Un sindaco prende i voti per un programma che mai rispetterà e poi agirà come meglio crede. Sono sicuro che la maggior parte dei suoi elettori non è d’accordo con i rom e gli immigrati. Ma dovrà aspettare ,la fine della legislatura per esprimere di nuovo con il voto il suo assenno o il suo dissenso. Credo che si giunto il momento che si formino comitati di opinione nel corso della legislatura sui fari argomenti, in modo che i cittadini possano esprimersi.
Ad esempio, so che un certo numero di elettori ha votato per Sciapichetti. Costoro non sono d’accordo co n il Biogas. Però, Sciapichetti, insieme alla giunta regionale rimette in discussione tutto. Sciapichetti è una brava persona, ma deve adeguarsi alla politica favorevole del partito verso i grossi interessi. Cosa fare, allora? Non votare più Sciapichetti e il PD e votare laddove fa al PD più male, vedi M5S o Lega di Salvini. E’ la maniera meno indolore per la politica di cambiare. C’è un modo più doloroso di pagare. Per ora non è preso in considerazione. Ma questo giorno potrebbe venire.
Rom, ladri. politici corrotti, promesse non mantenute: la gente ne ha piene le scatole. Individualmente non saprebbe cosa fare. Ma nessuno impedisce loro di augurare all’Italia un vendicatore senza misericordia.
Incuriosito sono andato a vedere su internet che cos’è la Fondazione romanì Italia ( con la i accentata, sennò non si capisce bene che cosa rappresenti. La Fondazione romanì Italia promuove ricerca e conoscenza del romanès, la lingua delle comunità romanès ossia dei rom e dei sinti in Italia. Adesso, a questo incontro, non capisco bene se servissero degli interpreti od altro. Arrivo al dunque. Che sia stato necessario ricorrere alla fondazione per capirsi, insomma per questa mediazione culturale non lo metto in dubbio. Però, quello che non capisco, è, che io ho parlato qualche volta con Corvatta e ciò mi ha dato modo di farmi un idea su di lui e chi ha la sventura di leggere i miei commenti può immaginare quale essa sia. Tornando al tema linguistico/culturale, sebbene sia io che il sindaco, nonostante parliamo la stessa lingua, non ci siamo capiti: Del resto credo sia successo a molti di avere la stessa sensazione.
Non voglio dire qui la solite banalità tipo ” non c’è più sordo di chi non vuol sentire ” oppure ” fare orecchie da mercanti “. Non lo dico, ma lo affermo. Del resto, se quasi tutti i quarantamila civitanovesi dovessero essere obbiettivi, dopo una conoscenza quadriennale non trovassero strano, a volte inspiegabile comunque sempre alieno il suo esser sindaco, o non l’ho hanno capito, o non sono interessati o sono sodali, parola quest’ultima che detesto ma è la più prudente. Mi sono allontanato un po’ troppo dall’argomento del commento. In breve, mi chiedo, quando si va a parlare con il sindaco e non ci si capisce nonostante l’uso della stessa lingua o al massimo del nostro dialetto, a chi dobbiamo rivolgerci per una mediazione culturale?
Nella determina:
http://aol.comune.civitanova.mc.it/index.php?action=pages&m=view&p=6&tipo=pdf&numero=&dal=&al=&oggetto=room&cerca=Cerca&lang=it&determina=11995
si parla di famiglie ‘room’ anziché ‘rom’.
Se questa è la mediazione culturale…
Oggi ho provato a scrivere qualcosa sui rom, sul Carlino, e come sempre sono venuti fuori i soliti discorsi secondo i quali, anche solo a provare di cercare di approfondire certe tematiche, per forza si deve essere accomunati a idee xenofobe e razzistiche. Ma se gentilmente qualcuno qui mi volesse informare su chi, quando, dove, come e perchè a costoro si debbano dedicare tante attenzioni, gli sarei enormemente grato. Ancor di più se potesse spiegarmi come magari dei diritti elementari, siano potuti arrivare ad essere dei veri e propri privilegi, in special modo se confrontati coi problemi che la gente comune deve trovarsi ad affrontare giornalmente.
bravo Ciarapica! Fossero soldi suoi,nulla da eccepire ma con quelli pubblici non può fare una cosa del genere,l’integrazione con certa gente è impossibile. E’ come convincere un leone a diventare vegetariano.
Ricordate politici buonisti (sempre di facciata) che a tirare troppo la cinghia,poi si spezza…
intendevo la corda, ma è un lapsus freudiano…
ROM ,il Sindaco Corvatta il Consigliere Comunale CIarapica e il silenzio dei partiti di maggioranza.
Io sono critico su tante scelte dall’Urbanistica,al Bilancio ,alla Partecipazione ma a differenza del fragoroso silenzio degli alleati della maggioranza di governo cittadino difendo le originarie scelte del Sindaco Corvatta verso i Rom e oggi la decisione del Dirigente Comunale che ha emanato la Determina per un incarico di “mediazione culturale” della spesa di 488€ attivato per favorire alcuni bambini di una famiglia Rom che vivono un estremo disagio sociale.
Sulle scelte del Sindaco Corvatta verso i Rom ognuno può esprimere le più diverse opinioni. Io pur non condivedendole ho rispetto per le opinioni diverse dalla mia e di chi le propone. Credo però che la critica del consigliere comunale Fabrizio Ciarapica verso il Sindaco sia ingenerosa,ingiusta e sul piano generale sbagliata.
Purtroppo quella politica originaria avviata dal Sindaco è stata una stagione di breve durata perché probabilmente “pressato”da tante polemiche a volte anche strumentali e probabilmente non sostenuto, come la complessità del problema richiedeva , dalle forze politiche della maggioranza .
Quella breve stagione politica a lasciato il posto a provvedimenti di ordine pubblico ai soli sgomberi .
A questa è seguita una politica sbagliata ondivaga che ha trovato il suo culmine con l’adozione della Delibera di Giunta N° 433/23013 quella del divieto di campeggio libero sul territorio comunale.
Una decisione non solo sbagliata sotto il profilo politico e sociale ma sbagliata anche sul piano strettamente formale tanto che al ricorso della famiglia Rom che viveva a Civitanova da otto anni quella Delibera di Giunta è stata annullata (parte relativa alla sosta) dalla sentenza 871/2015 della Corte di Appello di Ancona che coincidenza vuole oggi verrà discussa in Consiglio Comunale come debito fuori Bilancio.
Sono lontani i tempi quando nell’agosto del 2012 il Sindaco Corvatta incontrava delle famiglie Rom e rimaneva colpito dalla loro grande umanità e dignità e che non bisogna generalizzare.
Oggi se c’è un aspetto di cui rammaricarsi sul piano dell’attenzione sociale è il fatto che la decisione di intervenire con iniziative di “ mediazione culturale” e sociale non sia partita come scelta politica dal Sindaco e dalla Giunta itica ma dal Tribunale dei Minori di Ancona.
Questo non significa che non ci deve essere la dovuta attenzione alla micro criminalità che è presente nelle comunità Rom,tutt’altro.Su questo terreno occorre aumentare la vigilanza , far rispettare le leggi attivando anche maggiori controlli specifici su tutto il territorio.
Sul terreno della prevenzione e del controllo c’è molto da lavorare ma servono da parte delle istituzioni Comuni compresi così come le direttive dell’U.E. indicano progetti e iniziative specifiche per l’inclusione,la scolarizzazione,educazione alla legalità ecc. Se su questo ad oggi si voglia verificare la cifra politica di una amministrazione questa a Civitanova è insufficiente.