Indagine su presunti abusi edilizi nei lavori di ristrutturazione della villa della presidente della Maceratese Maria Francesca Tardella (leggi l’articolo), l’ingegnere Marco Cortellucci e gli altri professionisti coinvolti respingono le accuse: «si sono limitati a eseguire gli ordini della committente». A sua volta la Tardella dice che era stata lei ad attivare gli organi competenti per verificare il corretto svolgimento dei lavori e di aver avuto un danno di oltre 400mila euro. La vicenda riguarda fatti che sarebbero avvenuti tra il 2012 e il 2014 nell’ambito dei lavori per la sistemazione della villa che la presidente Tardella ha in contrada Santa Maria del Monte, a Macerata. La procura parla di abusi edilizi nell’ambito della realizzazione: nelle contestazioni si parla, tra l’altro di un paio di vasche al piano interrato, di tre lucernari sul solaio del piano terra, di una scala a chiocciola realizzata sempre al piano terra, di un muro di sostegno di accesso ai garage.
Contestazione, questa, che viene mossa a Cortellucci, direttore dei lavori e a Mirko Sirolesi, in qualità di legale rappresentante della Sirolesi costruzioni srl, ditta esecutrice dei lavori. La procura parla anche di difformità totali rispetto al permesso a costruire (accusa contestata a Tardella, Sirolesi, Cortellucci e a Pasquale Ermanno Quondam, 41, residente a Foligno, che ha installato un impianto fotovoltaico). Infine tra le contestazioni c’è anche il falso ideologico commesso dal privato, che viene contestato a Tardella e a Cortellucci. Mentre al quinto indagato, Stefano Anconetani, 64, recanatese, in qualità di collaudatore dei lavori di ricostruzione dell’edifico di contrada Santa Maria del Monte, viene contestato di aver attestato falsamente nel certificato di collaudo la conformità al progetto autorizzato delle opere realizzate. Il legale di Cortellucci, l’avvocato Luciano Pacioni, in merito all’indagine dice: «Contestiamo ogni addebito e ogni responsabilità, che verranno accertate nelle opportune sedi giudiziarie e su questo aggiungo che non sembra opportuno accertarle sui giornali. Comunque i professionisti si sono semplicemente limitati ad eseguire gli ordini della committente e proprietaria». Anche Tardella, consigliere comunale di minoranza, si difende: «E’ stata la sottoscritta ad attivare, già da tempo, gli organi competenti, amministrativi e giudiziari, al fine di verificare il corretto svolgimento dei lavori commissionati – dice –, sia sotto il profilo del rispetto degli iter amministrativi, sia in relazione alla qualità delle opere eseguite. Proprio nell’ambito di tali accertamenti da me avviati è stato verificato da parte del perito incaricato dal Tribunale di Macerata la realizzazione di opere viziate che stanno, a tutt’oggi, provocando ingenti danni all’immobile di mia proprietà, danni sin d’ora quantificati in oltre 400mila euro». Tardella aggiunge di avere fiducia nel lavoro della procura: «Confido che venga dimostrata la mia totale estraneità alle contestazioni che mi vengono mosse».
(Gian. Gin.)
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«Una delle cose straordinarie riguardo agli eventi umani è che l’impensabile diventa pensabile.»
(Salman Rushdie)
non sarà una ritorsione del Pd e company contro la Tardella per la recente questione degli immigrati????Guarda caso!!!!!!!
PERSONAGGETTO!!!!!!!!!!
E’ proprio vero e ormai collaudato che Macerata , per certi maceratesi, non merita niente…ma al diavolo loro ! Metteteceli voi i soldi per fare granne Macerata a tutti i livelli, sportivi e altro. Che ridere per certe teste che neanche si raccapezzano che c’è chi i soldi li prende con stipendi del Comune e non vale una ciccingomma sotto le suole , eppure viene ” laudato, ” e c’è chi ci mette invece del suo e viene sputato! ma vaff….PERSONAGGETTI!
Io non so come stiano le cose per la dott- ssa Tardella e i suoi potenziali abusi edilizi, non lo so , non lo voglio sapere adesso, aspetto la sentenza definitiva. ma so, che se vengono chieste le dimissioni alla Consigliera Tardella per questo illecito, almeno un’altra candidata a sindacodi Macerata dovrebbe dimettersi per altro e più grave illecito di abuso edilizio. Tuti sanno, ma nessuno parla, nessuno dice nella omertosa e massonica Macerata granne.
Macerata patria della quarta scimmietta;quella che si tura il naso per non annusare il tanfo che arriva dal letamaio.Comunque il comportamento tipico dei Maceratesi è cambiato:prima davanti ai potenti ci si scappellava,ora tutti a 90 gradi,l’importante che qualcuno paghi(forse).