di Claudio Ricci
«Una certa politica mostra anche nelle sue esibizioni in periferia la propria pochezza e totale mancanza di dignità». Non va per il sottile il senatore Pd Mario Morgoni sulla visita di Matteo Salvini al terreno, a Potenza Picena, del segretario provinciale della Lega Giordano Giampaoli di domenica scorsa (leggi l’articolo). In occasione del suo comizio a Porto Recanati il leader del Carroccio, in un fuori programma, si è recato sul campo di proprietà di Giampaoli per raccontare, in un video girato sopra ad una gru, lo stato in cui è stato lasciato il campo dopo gli scavi fatti dall’Eni tra gli anni 80 e 90 per sondare il terreno in cerca di idrocarburi.
Un’iniziativa deplorevole secondo il senatore Pd. «Il leader del terzo partito d’Italia viene a Potenza Picena non per conoscere e risolvere i problemi della collettività ma fa visita ad un terreno privato posseduto dal segretario regionale del suo partito, utilizzando il proprio ruolo pubblico per questioni assolutamente private. Il terreno in questione infatti è al centro di un contenzioso tra l’Eni e Giampaoli. Perché allora la politica deve entrare in controversie personali che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico?».
Un estratto del video girato da Salvini a Potenza Picena con il segretario provinciale Giordano Giampaoli
Alle critiche politiche si aggiungono le preoccupazioni riguardanti le conseguenze sull’immagine di Potenza Picena potenzialmente arrecate dal video girato da Salvini: «Il gesto chiama in causa anche l’amministrazione comunale, sostenuta dalla stessa Lega. Chi rimane buggerato e bistrattato è la nostra città che viene presentata con una cartolina non proprio lusinghiera proprio alle porte della stagione turistica. Mi chiedo se l’amministrazione non abbia nulla da dire su questa rappresentazione distorta della realtà?»
Ma sulla vicenda peserebbero anche altri dubbi: «Mi chiedo se all’epoca in cui iniziarono le trivellazioni – continua Morgoni – l’Eni abbia o meno incontrato delle resistenze da parte di Giampaoli o se tutto sia andato liscio magari in seguito ad accordi vantaggiosi proprio per il proprietario? Si tratta in ogni caso di un’esibizione politicamente squallida e disonorevole. Sono questi i comportamenti che legittimano i cittadini a detestare chi fa politica. Invito la gente a riflettere sul modo di presentarsi di chi se fosse al governo impiegherebbe tutte le proprie energie a risolvere questioni private. Da leader nazionale Salvini dovrebbe dare esempio il buon esempio e invece viene qui a presentare il volto più indegno della politica».
Dalle note dolenti ai traguardi raggiunti dal governo sulla riforma costituzionale appena approvata: «E’ la migliore delle riforme possibili e la giudico molto positivamente. In questa polverizzazione delle forze politiche raggiungere la maggioranza in una riforma così profondamente strutturata è praticamente un miracolo. Abbiamo fatto un grandissimo passo in avanti. La legislatura più esposta al rischio di naufragi quotidiani è invece quella che porta a casa la riforma più importante dopo la Costituzione che ridà al sistema politica la capacità decisionale, oggi più che mai necessaria. La sostengo e mi impegno per il referendum di ottobre così come per la legge elettorale».
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gianni e pinotto
gianni salvini e pinotto giampaoli
Il sen. Mario Morgoni conosce perfettamente tutta la vicenda della trivellazione effettuata in contrada Alvata di Potenza Picena.
Se al tempo dei ripristini (1998-1999) le amministrazioni di centro-sinistra avessero vigilato e controllato in modo adeguato sul cantiere come previsto dalle norme e dagli atti di riferimento, la situazione rappresentata nel video da Matteo Salvini, non si sarebbe verificata.
Questo è certo, a tacer d’altro, e non è più sindacabile per l’esito dei riscontri effettuati.
L’ordinanza del Sindaco Francesco Acquaroli dell’ottobre 2014 ed i ritrovamenti dei rifiuti in grandi quantità, hanno definitivamente chiuso una partita decisamente non accettabile.
Si parla, infatti, di migliaia di metri cubi di rifiuti sotterrati piuttosto che essere conferiti in discarica come previsto dalla legge.
In questo periodo di primavera l’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) sta coordinando i lavori di bonifica sull’ex sito per un importo di euro 1.100.000 (un milione centomila – somma interamente a carico della società petrolifera italiana spa) che sarà ampiamente superato dagli ulteriori ritrovamenti che si sono aggiunti rispetto al previsto e alla sopravvenuta necessità di trasferire con autobotte le acque di scolo che lavano i rifiuti che vengono scavati.
Detto questo deve essere ricordato all’esimio senatore di Potenza Picena che i terreni in questione sono stati utilizzati fin dal 1983, per finalità di natura pubblica, certamente non privata, come si tende invece a far credere.
Nulla di più comico è leggere l’articolo del parlamentare al quale va ricordato che quell’area e quell’ambiente sono stati “salvati” grazie al durissimo e complicato lavoro svolto dal dottor Giordano Giampaoli, che ha lottato per tanti anni, in ogni sede, in un clima ostile ed intimidatorio.
Si potrebbero aggiungere molte altre cose, ma il senatore Morgoni, nei suoi limpidi ricordi sa bene che il proprietario del fondo agricolo a suo tempo è stato “massacrato” da ordinanze sindacali e da tanti controlli che se letti dai cittadini, rimarrebbero basiti dalla sorprese.
Ci chiediamo infatti se dopo i devastanti ritrovamenti dei rifiuti, e prima ancora di tutti gli altri abusi accertati dal Tribunale mediante approfondita relazione tecnica, ci fosse ancora spazio per firmare quegli atti amministrativi.
Noi comunque non abbiamo avuto paura di fare accertare la verità clamorosa e pubblicamente emersa dopo vent’anni circa.
Non desideriamo qui parlare di indagini della Magistratura competente che, comunque, hanno già portato a conseguenze spiacevoli.
Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha semplicemente narrato un fatto vero, con molta delicatezza, esaltando la naturale bellezza di quel luogo e del nostro territorio comunale tutto.
Peraltro la discrezione dell’europarlamentare si è spinta fino al punto di non fare i nomi delle vittime e dei responsabili della vicenda.
Anche difronte ai lavori truccati la famiglia Giampaoli ha saputo accogliere gli attacchi impropri e quindi è preparata a tutto con il coraggio di sempre, a fare accertare la verità a fini di giustizia, a tutela della salute delle persone, del territorio comunale, dell’ambiente e della proprietà privata, costituzionalmente garantiti.
Nessuno potrà intimidirci e fermarci con mistificazioni di qualsivoglia natura.
Difronte a questa “sgrammaticatura” del nostro concittadino Morgoni (che leggiamo come una provocazione), vogliamo ripetere in modo icastico che siamo pronti a confrontarci sul posto per dare atto alla pubblica opinione che una grossa macchia di rifiuti sta per essere cancellata definitivamente dalla realtà.
Stiamo parlando di circa 5.000 (cinquemila) metri cubi di materiali che se pesati sommerebbero 100.000 (centomila) quintali circa ai quali andrebbero aggiunti gli ulteriori 10.000 metri cubi di terreno destinati al centro di recupero di Misano Adriatico.
Nessuno è perfetto, ma i cittadini sono stati rispettati e tutelati dal dottor Giordano Giampaoli, responsabile provinciale della Lega Nord, che ha dedicato tanto tempo a tanti momenti difficili creati dalla problematica.
Almeno questo il senatore Morgoni dovrà avere la sensibilità di riconoscerglielo.
Giordano Giampaoli
Giordano Giampaoli conferma che il terreno e’ di sua proprietà e che il contenzioso con l ‘ ENI riguarda i suoi interessi privati e non quelli pubblici . Inoltre Giampaoli conferma che Matteo Salvini ha omesso di precisare che il proprietario dell’ area e’ il presidente regionale della lega nord . Non si tratta di delicatezza ma di reticenza e mistificazione . Giampaoli non dice invece se quando l’ Eni chiese di entrare nella sua proprietà lui fece resistenza e sopratutto non dice se abbia ricevuto o meno compensi o indennizzi dall’ Eni per l’ attivita svolta sulla sua proprietà. Resta pienamente confermata la conclusione amara che il leader nazionale della terza forza politica italiana si muove per cercare soluzioni non ai problemi del paese, ma alle esigenze dei suoi accoliti. Del resto non posso dimenticare che si tratta del partito del TROTA.
Senatore, l’ultima frase (il riferimento al ‘trota’) riduce l’attendibilità delle considerazioni, di per sé condivisibili, da lei avanzate.
Concordo con Iacobini: il riferimento al trota, in un confronto serio, è un errore.
Sen. Morgoni, mi sembra che in tema di … ” esigenze dei suoi accoliti” non abbia avuto modo di leggere i giornali ed assistere i telegiornali sullo scandalo petroli della BASILICATA, dove se non erro un certo ministro FEDERICA GUDI (PD ???) si è dimesso?!?!
Pensavo che la rassegna stampa del Senato della Repubblica avesse menzionato la questione!!!
Il senatore Morgoni conferma il suo stile anche in una circostanza grave come quella del Morotti in C.da Alvata di Potenza Picena.
Deve chiarire, infatti, in modo inequivocabile, se sta dalla parte di chi ha il diritto di difendersi da questi soprusi o ha un interesse di tipo diverso.
Noi aspettiamo da tempo una risposta!
Ci interessa molto, inoltre, conoscere le ragioni della difesa politica d’ufficio del membro della commissione ambiente al Senato nei confronti di chi non ha rispettato le regole per la tutela dell’ambiente generando una vicenda censurabile che lui ben conosce.
Mai l’attuale proprietà di quell’area agricola ha percepito un solo centesimo di euro o qualsiasi altro beneficio da ENI e/o altri soggetti.
Al contrario si è speso molto denaro senza poter utilizzare liberamente il fondo agricolo.
Nessun ostacolo è mai stato posto a chicchessia e men che meno all’ENI spa.
Se Morgoni pensa che il suo partito è senza peccato, insista pure, ma le cronache recenti dicono ben altro (esempio regione Basilicata).
Agli elettori, come sempre, il loro giudizio nel segreto dell’urna.
Per quanto riguarda i rifiuti,comunque, è bene ripeterlo, sono in corso i lavori di rimozione e conferimento in discarica anche se il senatore non fosse d’accordo o addirittura contrario.
Restiamo in ogni caso in attesa di sapere quale destino si sarebbe dovuto dare a quei terreni di fatto trasformati in una pericolosa discarica posta a pochi metri dal centro abitato di Porto Potenza Picena, nonchè dall’autostrada A14.
La messa in sicurezza dell’intero versante appare comunque più vicina.
Il punto però è che da anni e anni sussiste un inquinamento sul nostro territorio e Morgoni ha assunto un atteggiamento non condivisibile, ma noi continueremo ad amare la nostra terra!
Mario Morgoni quale senatore della Repubblica è obbligato anche lui a farlo.
Se non lo facesse il suo ruolo, ai nostri occhi, sarebbe fortemente svilito.
Giordano Giampaoli
Hanno ragione Iacobini e Cerasi, la citazione del Trota e’ di troppo. Si rischia di banalizzare una questione seria. Ho sbagliato e ne faccio ammenda. A Milco Mariani debbo dire che la Guidi non è mai stata e non è del PD , si è giustamente dimessa subito senza essere neanche indagata e che non esiste alcun collegamento tra il PD e le indagini sulla Basilicata. Se qualcuno del PD sbaglia deve pagare come gli altri. A Giampaoli devo sottolineare una cosa evidente : io non ho speso nessuna parola per difendere l’ Eni , ho solo detto che trattandosi di una questione privata che riguarda un contenzioso tra il presidente regionale della Lega Nord e’ vergognoso che la vicenda diventi oggetto di una iniziativa politica della stessa Lega e del suo leader nazionale. Anche se Giampaoli avesse tutte le ragioni del mondo resta ineludibile una domanda : si può fare politica per i propri interessi o la si deve fare servendo gli interessi pubblici ? Io rispondo che non solo la si deve fare al servizio degli altri ma anche stando il più lontano possibile da interessi e convenienze di carattere personale .
Benedetto Croce
Un’altra manifestazione della volgare inintelligenza circa le cose della politica è la petulante richiesta che si fa della «onestà» nella vita politica.
I politici che non votano una legge che riduca drasticamente i propri emolumenti (si vedano ad esempio le pensioni di reversibilità) fanno esclusivamente gli interessi propri, non quelli della Nazione.
«Il moralista: più la sua predica è falsa, più il suo pulpito dev’essere elevato.»
(Roberto Gervaso)