
Foto d’archivio
di Monia Orazi
Prende una multa da 53 euro per aver superato la riga bianca al semaforo, la paga entro cinque giorni con lo sconto, ma il Comune dopo otto mesi gli richiede indietro 12 euro e 30 centesimi. Il motivo? L’addebito sul conto della polizia municipale è arrivato dopo la scadenza del termine dei cinque giorni. Quindi sono stati chiesti gli interessi per il ritardo. Protagonista della vicenda un 50enne di San Severino. «La somma è minima per cui la pagherò – commenta il multato – ma ritengo questa una vera e propria prepotenza da parte di un ente pubblico». L’uomo ha ricevuto la notifica della multa lo scorso 16 luglio. Una telecamera lo aveva immortalato, al semaforo, dopo che aveva superato la riga bianca, anche se poi si era fermato. Comunque una violazione del codice della strada. Il 50 ha pagato la somma con lo sconto del 30 per cento, poco più di 40 euro, il 20 luglio e utilizzando la propria carta di credito. Si era persino dimenticato dell’accaduto, quando con sua grande sorpresa, lo scorso 16 marzo, con una raccomandata dal costo di circa 5 euro, gli è arrivata la richiesta di pagare 12 euro e 30 centesimi. Questo perché la somma era stata addebitata sul conto del Comune di Castelraimondo, con quattro giorni di ritardo, considerando come se il pagamento fosse avvenuto il 23 luglio 2015. Ad applicare la circolare del ministero dell’Interno è stato l’addetto comunale preposto all’invio delle notifiche. La norma consente di considerare una violazione del termine dei cinque giorni il ritardo nell’addebito della valuta sul conto. Nel verbale della polizia municipale, per evitare inconvenienti come questo, difficilmente noti ad una persona comune, si chiedono come modalità di pagamento quella a mano in contanti, o tramite conto corrente postale. «Un cittadino non dovrebbe preoccuparsi di quando viene effettuato l’addebito sul conto – protesta il multato – sono perplesso. Non tento un’azione legale perché non vale la pena, ma è una cosa assurda. Sono amareggiato e arrabbiato perché credo di aver rispettato le indicazioni del ministero dell’Interno riguardo le modalità di pagamento. L’amministrazione comunale non ha avuto buon senso».
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Addebito o accredito sul conto del comune ?
Questi sono i “vantaggi” di pagare con la carta di credito!! In tutto quest’imbroglio la banca ci ha guadagnato in valuta, le poste italiane 5 euro di raccomandata, il comune 12 euro in quattro giorni (roba da strozzini)…e il cittadino, come al solito, beffato e bastonato!
semplicemente assurdo.DEVE far fede la data dell’effettuazione del pagamento e null’altro!!!! allora tutte le ditte che pagano i dipendenti con ad esempio busta paga il 25 e versamento il giorno stesso ma a seconda della banca con disponibilita’ o immediata se e’ la stessa oppiure due o tre giorni dopo se risulta essere diversa che dovremmo fare li impicchiamo???
ma guarda che è specificato che son stati soldi chiesti in aggiunta e non il contrario 🙂
Se la riga bianca è stata superata di poco la multa è proprio assurda. Ma d’altronde si sa, i cittadini sono sudditi.
@ sig.ra Eva Ionni, sul conto del Comune, in questo specifico caso è stato chiesto un versamento (accredito) , anzi per essere più tecnici arrivano sul c/attesa di reversale per poi essere girati al c/esercizio dopo l’emissione della reversale da parte del Comune – Ente Pubblico – che ha conto di tesoreria. (Ordinamento finanziario e contabile – Tesoreria Testo Unico Enti Locali, Parte II, Titolo V)
Signora Ionni,se il suo commento si riferisce al mio,evidentemente non sono riuscito ad evidenziareil senso bonariamente ironico che pensavo di aver usato:sicuro che dal contesto dell’articolo si capiscono i movimenti del denaro ,ma è altrettanto sicuro che accreditare significa aggiungere e addebitare significa sottrarre.Cordiali saluti.
Buon dì. Nelle ricevute di pagamento ON LINE, come quello fatto dal trasgressore, è scritto chiaro e in italiano, che la somma pagata non viene accreditata SUBITO al destinatario, bensì che potrà essere accreditata nei tre giorni successivi. Il trasgressore che malgrado ciò, sceglie di seguire tale modalità di pagamento l’ultimo dei cinque giorni disponibili per aver diritto alla riduzione-sanzione, è ben consapevole che i soldi giungeranno al destinatario in ritardo e che si trova in difetto. Le espressioni contenute nell’articolo: “Evitare inconvenienti come questo, difficilmente note a un comune cittadino… un cittadino non dovrebbe preoccuparsi di quanto viene fatto l’addebito sul conto” sembrano essere di parte e dimostrano quanto meno superficialità, mancanza della dovuta prudenza e diligenza, situazioni che configurano la colpa; elemento sul quale si basano quasi tutte le infrazioni stradali.