Residenti del centro contro la presidente del comitato di quartiere Veronica Palestini. Non si arresta la rabbia di chi abita nel quadrilatero attorno alla discoteca Donoma e dopo le varie rimostranze a Palazzo Sforza per gli schiamazzi, i danneggiamenti e i rumori notturni, questa volta i residenti chiedono che a pagare sia la presidente di quartiere, colpevole, a loro dire, di subire passivamente senza farsi portavoce delle esigenze degli abitanti. «Siamo esasperati dalla movida notturna – scrivono i residenti – e ci chiediamo il motivo per cui Palestini e gli altri eletti siano ancora in carica vista l’inutilità della loro presenza. E’ un comitato farsa, incapace di ascoltare i grandi e vari problemi dei cittadini e si compiace di vivere nell’anonimato». I residenti accusano la presidente di incontri ossequiosi e poco efficaci con il sindaco, tanto da non cambiare la situazione e annunciano anche di poter assumere iniziativa clamorose e vistose se non ascoltati.
(l. b.)
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Mi sorprende un’affermazione del genere, Il consiglio di quartiere vive solo ed esclusivamente per lamentarsi del Donoma, il suo vice presidente ha solo la Parola Donoma alle riunioni. Non hanno mai fatto sentire la loro voce per dire il disagio dei residenti di tutto il centro cittadino, che va dalla Castellara al sottopassaggio di c.so Vittorio Emanuele. I residenti non hanno parcheggi, sono ad appannaggio esclusivo di chi viene da fuori di Civitanova per lavorare in centro, non ci sono parcheggi riservati ai residenti. Il disagio del fine settimana è di tutto il quartiere e non di 4 vie attorno al Donoma.
Non c’è una pattuglia dei vigili al mattino verso le 06.00 quando all’uscita del locale i giovani si lasciano andare a urla e qualche volte rovesciano un cassonetto. Il disagio dei residenti nei giorni di ZTL, dove una moltitudine di extra cittadini girano a vuoto per cercare un parcheggio nella prossimità del centro, quindi molti ripetono per parecchi volte un anello che va da Via Piave a via Vela Mazzini Vallone parte di c. so Vittorio Emanuele e si continua per via Piave e così via.
L’inquinamento di polveri sottili è alto, anche se i dati possono essere buoni sappiamo che si alza in continuazione i valori , la qualità della vita in centro non è delle migliori. Ma il problema non è il presidente, il problema sta che i consigli di quartiere non servono a nulla, e occorre istituire un premio per le migliori idee su come vivere meglio in centro e applicarle poi.
Berdini, hai litigato con i vertici del partito? Se così fosse e nel caso che nella giuria che darebbe il premio ci sia tu, propongo la mia idea per partecipare alla tenzone: Cacciare tutta la sinistra che dice di amministrare Civitanova dal Municipio e vietando l’ingresso a tutti gli amici della stessa che stazionano spesso e volentieri davanti e all’interno dello stabile, tanto da far pensare che lavorino al Comune.
La tessera anonaria non esiste più, fu abolita con la caduta del fascismo. Come puire non c’è ammasso obbligatorio. Per te sfogare l’odio contro le persone è la maggiore occupazione.
Si scrive annonaria e se fu abolita dal fascismo per te è stata ristabilita senza limitazioni se non quelle che la Cgil ti ha imposto quando furbamente avevi licenziato parte degli assunti dopo aver vinto il famoso appalto dello spazzamento di cui ancora non si conoscono le decisioni della Procura dopo i vari esposti presentati. Un’altra cosa non chiara è perché ti sei presentato ad una riunione dei vari rappresentanti comunali al Cosmari in vece del diretto interessato. Forse hai un incarico comunale sconosciuto? L’odio va meritato e tu non ne sei all’altezza. Ben altri sentimenti mi puoi suscitare e che puoi dividere tranquillamente con chi ti da il permesso di rappresentare Civitanova.
Tranquilli che, se continua così, la tessera annonaria verrà ripristinata.
Magari la imbelletteranno dandole un nome esotico (social card), magari ci saranno i soliti furbetti (quelli che girano con i macchinoni ma hanno reddto prossimo allo zero) che ne usufruiranno pur non dovendone usufruire.
Magari ci sarà la solita impresa/ditta/pool di aziende che ne distribuirà milioni e milioni con la scadenza (come già avviene per le tessere sanitarie), per cui ALLA FINE, chi ci guadagnerà (di scadenza in scadenza) sicuramente sarà l’impresa/ditta/pool di aziende che le distribuisce…
Magari, prima o poi, qualcuno avrà il coraggio di venirci a dire che la crisi è cominciata tra il 2008/2009 (e non -come fingono sapendo di mentire- che sia cominciata dopo il 2012) e che ancora perdura e che la luce che si vede in fondo al tunnel NON è l’uscita ma è la luce della locomotiva della crisi che deve ancora venirci addosso…