di Claudio Ricci
«Sto pensando di iniziare uno sciopero della fame pur di arrivare a risolvere la situazione in cui mi trovo». Le ha tentate tutte Mouslih Abdallah, marocchino di 45 anni, da quindici in Italia, prima di pensare a questo genere di proteste per ottenere ciò che gli spetta: 24mila euro di stipendi non versati (compresi tredicesima e quattordicesima), oltre a Tfr e indennità di servizio. Una situazione difficile la sua. Sposato con Samira, due figli, uno iscritto alle superiori, il secondo alle medie. Al momento ha un lavoro part time per una ditta di pulizie ma lo stipendio copre a malapena le spese per l’affitto. Mouslih vive a Macerata dal 2001 e ammette: «non sono mai stato senza un lavoro, almeno fino ad oggi».
La storia del 45enne inizia il 24 maggio 2006, quando trova lavoro all’Associazione regionale allevatori Marche, come operaio specializzato nella manutenzione delle stalle dei bovini e aiutante dei veterinari al Centro tori dell’Istituto agrario di Macerata. Un buon impiego: orario full time, tempo indeterminato, una paga che può arrivare fino ai 1.200 euro al mese e un alloggio per lui, sua moglie e i due figli. Il lavoro è duro. Mouslih segue la gestione della stalle 7 giorni su 7 inclusa la domenica. Solo una volta all’anno (a volte ogni due) l’uomo chiede un permesso per poter tornare a Casablanca dai suoi cari. Tutto bene fino al 2013. Nel maggio di quell’anno però l’Associazione regionale degli allevatori inizia a non versare più gli stipendi. I mesi passano e i soldi non arrivano. L’uomo continua il suo lavoro, sperando di mantenere quella che è la fonte di reddito principale per il mantenimento della propria famiglia.
Le difficoltà in famiglia si fanno pesanti: andare avanti con il solo stipendio di Samira è difficile, i figli crescono e le spese aumentano. Mouslih non sa più cosa fare. Dopo 9 mesi senza stipendio il 21 febbraio del 2014 presenta le proprie dimissioni per giusta causa, richiedendo anche il pagamento dell’indennità di preavviso. Una decisione drastica ma inevitabile. Mouslih si rimette subito alla ricerca di un altro lavoro ma trovarlo risulta impossibile. «In quel periodo – spiega – non percepivo neanche il sussidio per la disoccupazione, nè l’assegno familiare, dato che nell’ultimo anno l’associazione non aveva pagato nè stipendi, nè i contributi». Il 16 gennaio 2015 Mouslih si rivolge alla Direzione territoriale del lavoro denunciando la sua situazione e chiedendo l’intervento per il pagamento degli arretrati e di tutte le spettanze, inclusi i contributi mai versati. Cinque giorni dopo gli uffici intervengono per accertare le condizioni in materia di lavoro del personale impiegato. La ditta non fornisce i documenti relativi ai pagamenti di Mouslih e l’ispettorato dispone la diffida. Le stalle chiuderanno di lì a poco «Ora è rimasta solo la banca del seme – dice Mouslih e anche i veterinari che erano lì sono andati via». L’uomo rimane senza un’occupazione fino al novembre 2015 quando riesce ad ottenere un contratto part time con una ditta di pulizie per uffici «ma i soldi per la famiglia ora non bastano – racconta – quei 24mila sarebbero molto per noi, per migliorare le cose. Ora pur di ottenerli sto pensando di iniziare uno sciopero della fame davanti alla sede amministrativa dell’associazione allevatori in corso Garibaldi. La speranza è di ottenere ciò che mi spetta di diritto»
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Non è l unico in questa situazione
Mi spiace che in questo immondezzaio, che è diventata la nostra Italia, per colpa di tasse e balzelli, anche i pochi stranieri onesti devono soccombere come noi. Metterei alla gogna chi ci affama e ci ruba anche la dignità. Stiamo andando verso un nuovo medioevo e stiamo diventando COME I SERVI DELLA GLEBA.
Perché non fate un articolo per i vari italiani che hanno la sua stessa situazione?
Anche noi italiani siamo senza lavoro. …che cosa vi sembrava d trovare in Italia l’oro?….bhe ora cm ora solo fame
Conosco molto bene questa persona. Molto rispettoso, generoso, onesto, lavoratore. Ha lavorato per molto tempo sperando di ricevere quello che gli spettava di diritto. Chi ve lo dice è uno che politicamente è dichiaratamente di destra. Con il lavoro che faccio ho però imparato a non giudicare a prescindere. Sapete che lavoro faceva? Sono certo che la maggior parte di noi non lo farebbe …tra l’altro senza essere pagato!
Mi dispiace per lui e la sua famiglia, ma se volesse rendere utile la sua esperienza, dovrebbe darsi da fare nel dissuadere tanti come lui che vengono in Italia…
…pure io (come alcuni ex colleghi)sono senza lavoro e con stipendi arretrati nn percepiti….eppure non ho mai cercato pubblicità mediatica…..
pagategli quello che gli aspetta brutti schifosi!!!!
L’Italia nn va male è non è ridotta così male per colpa di stranieri e dei profughi ma soltanto per la politica che ha è anche grazie a questi “bastardi ” individi che si approfittano di fare soldi grazie al sudore dei altri, purtroppo la legge nn funziona come dice…
E poi prima de parla a random informatevi….. Lui è una bravissima persona
Non importa….ci sono padri italiani bravi quanto lui se non di più….e allora???….sentite mai o leggete di loro nei giornali???no!!!solo perché italiani!!!
Anche mio marito si trova nella stessa situazione dopo 25 anni di contributi, che dobbiamo fare?
Si è italianizzato.Nulla di speciale.
Sig./ra valentini: condivido perfettamente, un commento veramente sensato.
io dal 2011 che so disoccupato con moglie e tre figli…che devo di!!!
Ecco ora si è proprio italianizzato…
Be fa bene a protestate è un suo diritto e no. Sta rubando nulla a nessuno. Noi italiani ci lamentiamo eppure nulla facciamo per cambiare almeno lui per farsi notare fa uno sciopero della fame.
te l’ha ordinato il dottore di venire in italia?
Commenti imbarazzanti!!! Quindi un’italiano che lavora in Marocco e nn viene pagato dovrebbe stare zitto solo xche Italiano??? Extraterrestri invadeteci e anche alla svelta!!!
Me dispiace caroo
un applauso a tutti i vari commentatori cerebrolesi che invece di esprimere solidarieta’ ad una persona che e’ in italia da tanti anni,lavoratore e che non ha mai avuto problemi con chicchessia, ma che chiede solamente il pagamento di quanto onestamente dovuto aprono i loro cervelli solo per partorire scemenze del genere.Non si sta’ lamentando perche’ non ha un lavoro ma solo per quello che non gli e’ stato ancora pagato per un lavoro che regolarmente svolgeva ma forse molti di coloro che commentano non sanno proprio leggere.
Il DPL ( direzione provinciale del lavoro ), ahahahahahahah uhuhuhuhuh ohohohohoh ihihihihihihihih ehehehehe. Provate a sbattere il muso contro i loro tempi tecnici!! Una volta la classe operaia andava in Paradiso, adesso la mandano direttamente all’Inferno. Se prendiamo quanto riportato dall’articolo, la cosa più logica, dato che gli stipendi non sono stati versati, i contributi non versati viene logico pensare che si dovrebbe intervenire subito, sequestrare tutto quello che c’è da sequestrare e metterlo subito all’asta. Naturalmente vale anche per i beni di chi dirigeva le stalle che dovrebbero essere bloccati e il tutto nel giro di pochissimo tempo. Non versare i contributi, poi, potrebbe anche rasentare il penale, Comunque alla fine di tutto il discorso, ci si imbatte nella solita burocrazia che in genere dilata i tempi all’infinito, non ti da nessuna garanzia anche quando sono diritti acquisiti, addirittura protetti dalla Costituzione, non sai mai di chi fidarti ed esiste sempre qualche legge che favorisce il debitore naturalmente benestante. Come riportato in un commento, dire che siamo servi della gleba è un eufemismo, ci si avvicina sempre di più allo stato di schiavitù. Nessuno fa una ricerca là dove lo sfruttamento non risparmia chi non ha voce e viene usato come esca da ladroni matricolati. Naturalmente, la politica, come spesso succede se ne frega o partecipa in veste di singoli personaggi che fanno parte del circo e dalla politica traggono il bieco sostentamento. Ah, questi biechi individui si credono intelligenti, perché nessuno li va a cercare. Adesso va di moda la caccia al cinese, che chiude da una parte e apre dall’altra fregandosene completamente delle nostre leggi e il Dpl si fa bello, sapendo che non ottiene niente oltre a pubblicità a buon mercato che fa pensare alla gente che effettivamente serve. A che serve, quando non è in grado di seguire un qualsiasi operaio già in disgrazia per le miserabili condizioni di vita e che cade nel baratro spinto da dirigenti aziendali senza scrupoli e che anche questi si credono furbi perché riescono spesso a sapere il futuro scrutando i fondi del…. caffè.
La colpa non è degli stranieri ma di chi strumentalizza tutto a loro favore, cari italiani dobbiamo iniziare ad alzare la voce, siamo buoni solo a scrivere sui social, o si va in piazza o è meglio star zitti, poi vorrei dire ai buonisti che ci sono anche gli italiani bisognosi
Bisogna sopportare cristianamente, così poi si va in Paradiso.
Tutti buonisti
Tutti a lamentarsi dei politici e delle istituzioni che fanno schifo. …e poi tutti sudditi sottomessi al potete politico….tutti a votare sempre gli stessi partiti che fino ad oggi stanno rovinando questo paese. ….piangete piangete lacrime di coccodrillo
La maggior parte dei lettori leggono la metà capiscono il doppio e commentano il triplo. .vi siete allontanati tanto..il discorso è :un qualunque dipendente lavora x un azienda deve essere pagato punto…che c entrano le sue origini?
Come mai si mette in risalto sempre l’extracomunitario?
Sapete solo fare le vittime a casa nostra…. da voi bisogna stare zitti e con le orecchie basse….come mai?
Se non vi sta bene le nostre leggi o la nostra cultura ecc.ecc siete liberi di tornare a casa vostra….nessuno vi ha chiamato….
Sei proprio italiano….si sente!!!
C’era una volta delle persone così ignoranti che conosceva di più le regole del calcio che i propri diritti.
SHABANI, quelle persone ci sono anche adesso. La disgrazia è che sono la maggioranza degli italiani, si credono innocui, mentre hanno una buona responsabilità su ciò che non va nel nostro paese, sono gli unici a fare politica a loro insaputa e contro i loro interessi.
ed ancora non si capisce perche’ date la possibilita’ di commentare tramite facebook …compresa gente che ha la foto di benito sulla sua pagina in gigantografia…vero 24 e 25??? commenti razionali ed assolutamente motivati e circostanziati….
E’ bello scoprire che molti oltre ad essere razzisti sono anche cretini.Leggo che molti italiani si trovano nelle stesse condizioni di questo padre di famiglia però stanno zitti e continuano a prenderla in quel posto,bravi continuate cosi scaricate le vostre frustrazioni verso i più deboli e scappellatevi con i potenti come da sempre avviene e vedrete che il futuro sarà migliore………….per loro si.PS in agricoltura ci sono opportunità di lavoro rispetto ad altri settori in crisi ma richieste di lavoro nostrane non ce ne sono e voi sparate su chi spalava merda per noi.C’ era un’opinionista che mi diceva di non aver rispetto dei miei concittadini,visto quello che scrivono ne ho mille motivi.