di Claudio Ricci
(Foto Lucrezia Benfatto)
Maltempo, in un giorno danni per milioni di euro. Una stima fatta dal presidente della Provincia Antonio Pettinari che oggi, come aveva annunciato, ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza alla Regione (leggi l’articolo). Le forti piogge di ieri hanno provocato danneggiamenti costosissimi, tra interventi da fare al letto dei fiumi e le infrastrutture danneggiate dall’alluvione che ieri ha messo in ginocchio l’intero territorio. «I danni più gravi riguardano le strade, soprattutto quelle già rovinate, che con la pioggia di ieri hanno subito il colpo di grazia – dice Pettinari -.
Penso alle situazioni di dissesto idrogeologico dove frane e smottamenti hanno compromesso interi tratti con forti abbassamenti del manto stradale. I tecnici stanno facendo sopralluoghi in tutto il territorio e dai prossimi giorni avremo una mappatura dei punti più critici e una stima precisa dei danni. Ma la situazione è davvero drammatica, si parla di milioni di euro». Intanto nei punti più colpiti dagli allagamenti sono entrate in azione le squadre di soccorso. A Morrovalle nella frazione di Trodica, dove interi tratti di strada sono stati chiusi, sono a lavoro da oggi i gruppi della protezione civile di Cingoli, San Severino, Mogliano, Montecosaro, gruppo Alpini e Cb Club di Macerata coordinati dalla squadra locale guidata da Mario Serra. Una trentina di “angeli del fango”, come li chiama lo stesso sindaco Stefano Montemarani, impegnati nella pulizia dei locali che si sono allagati. Per togliere i detriti e il fango lasciati dall’acqua che ha inondato gli scantinati arrivando fino a due metri sono state impiegate pompe idrovore e altri mezzi.
«Gli uomini della protezione civile stanno aiutando i cittadini a pulire alcuni garage, circa 7-8, dal fango – spiega il sindaco Montemarani impegnato in prima persona -. Abbiamo riaperto quasi tutte le strade a parte qualche tratto di minore importanza. Anche la comunale Folgoretti che collega Morrovalle a San Claudio, dove stiamo procedendo alla rimozione del fango, è ancora chiusa per precauzione». Causa dei danni maggiori lo straripamento del torrente Trodica e del relativo affluente Bagnolo. «Si deve tutto ad un errore commesso anni addietro – continua Montemarani – quando il letto del Trodica è stato cementificato, realizzando però una sezione troppo stretta e con punti troppo bassi. Dove confluisce il Bagnolo si verifica poi una vera e propria situazione di tappo e le acque straripano.
«Abbiamo fatto tavoli tecnici con Regione e Provincia -continua Montemarani – per abbassare il letto del torrente, alzare i ponti e realizzare delle vasche di contenimento. Il genio civile della provincia ha redatto un progetto del costo di 6 milioni di euro che da circa un anno è stato inviato al ministero dell’Ambiente. Un altro sul Bagnolo è stato inviato sia al ministero dell’Ambiente che a quello alle Infrastrutture. Siamo in attesa dello stanziamento dei fondi che possono arrivare solo dal Governo». Ma con l’alluvione di ieri la situazione poteva andare peggio: «Per fortuna abbiamo pulito i fossi regolarmente, evitando lo straripamento del Bagnolo e salvando la stazione ferroviaria».
L’errore vero – conclude il primo cittadino – risale agli anni Settanta quando si consentì l’edificazione di abitazioni proprio a ridosso del Trodica. Risultato è che le attuali via Monti e via Tiziano sono tra le più colpite e quelle più a rischio in caso di maltempo». Materassi, abiti usati, e vecchi giocattoli o mobili ormai da buttare sono stati ammassati fuori dagli scantinati. Materiale in gran parte da buttare che alcuni rom giunti sul posto nel corso del pomeriggio hanno chiesto di poter recuperare.
Sulla situazione di Morrovalle interviene il coordinatore regionale di Fronte Verde, Tonino Quattrini: «Ogni due tre anni si assiste inermi al ripetersi degli eventi con promesse e niente altro.Tutto inizia dalla cementificazione dei fossi e della relativa modifica del corso delle acque abbattendo gli alberi e la vegetazione che la proteggevano. Chiediamo come gruppo ecologista Fronte Verde (approfittando che tra pochi mesi ci saranno le elezioni amministrative nel quale guarda caso sono impegnati i due sindaci che hanno amministrato Morrovalle negli ultimi 15 anni) di aprire un tavolo di lavoro unitario, dove insieme trovare la soluzione cosa non difficile. Le soluzioni si ascoltano tra gli abitanti del luogo, basta avere l’umiltà di ascoltare e la volontà di agire per il bene della comunità morrovallese».
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Gli angeli del fango e vai col tango.
Adesso si capisce, dalla dichiarazione di Pettinari perché non aggiusta le strade, per non farle rovinare di nuovo.
i volontari a lavoro e gli extracomunitari, mantenuti da noi, a spasso per il corso.