Il personale e il direttivo del Caf Acli
di Marco Ribechi
Il Caf dell’Acli di Macerata si sposta in una nuova sede, più ampia, più luminosa, più confortevole. Il servizio di assistenza fiscale delle Associazioni italiane dei lavoratori cristiani, prima in piazza Mazzini / viale Trieste, ha inaugurato oggi i nuovi locali in via Carducci 57. Un cambiamento importante che amplia gli spazi che nella vecchia sede si erano fatti troppo stretti. Presenti al taglio del nastro il sindaco Romano Carancini, il vescovo Nazzareno Marconi e tutti i vertici dell’associazione. Ad impugnare materialmente le forbici invece il presidente provinciale uscente Renato Lapponi e il presidente del cda Flaviano Fabbroni. «Quello della fiscalità giusta è un tema fondamentale – ha detto il vescovo Marconi dopo la benedizione di rito – è importante che chi possiede di più paghi in misura maggiore, sostenendo chi non ce la fa. Questo è un principio che deve essere riaffermato. La Cina recentemente è stata chiamata il paese dell’1% perché l’1% della popolazione vive con il 30% delle risorse e, viceversa, il 30% della popolazione possiede solo l’1% della ricchezza. Questo è un tipo di stato che non promuove la giustizia sociale».
«Quando si parla di servizi e di aperture c’è sempre ottimismo – dice Romano Carancini – è un soffio di positività. Questa nuova sede è molto migliore della precedente, c’è più luce e si trova in una posizione baricentrica quindi può raccogliere un grande numero di utenti. E’ interessante che si sia parlato di progressività, come ha fatto anche il vescovo. E’ un principio costituzionale. Portandolo alle discussioni della città è in questa direzione che abbiamo modificato le tariffe delle mense. Sentire che anche il vescovo approva è una cosa che mi conforta». Il Caf esegue un servizio di assistenza fiscale: «Siamo nove dipendenti – spiega Liugi Pierini, responsabile Acli service Macerata – nonostante la semplificazione ci sono tante riforme e cambiamenti per cui le persone hanno sempre più bisogno di essere assistiti. Questa nuova sede ci permetterà di svolgere i nostri compiti in maniera più agevole, con conseguenti vantaggi anche per i nostri utenti».
Il vescovo Nazzareno Marconi, il sindaco Romano Carancini, il presidente provinciale uscente Renato Lapponi e il presidente Flaviano Fabbroni
Luigi Pierini, responsabile Acli service Macerata
Renato Lapponi e Flaviano Fabbroni
Il sindaco Romano Crancini con Paolo conti direttore Nazionale del Caf
Gustavo Postacchini, assessore all’urbanistica di Civitanova
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Bene fa il vescovo a parlare di giustizia fiscale. Poteva anche fare l’esempio del cardinal Bertone, che, rimproverato dal papa, ha restituito i soldi (150.000 euro) all’Ospedale ‘Bambin Gesù’.
Chi ha di più paghi di più. Perché non incomincia il vescovo?
Auguri di proficuo lavoro. Ad maiora!
Oltre la pregressività fiscale,sarebbe ora che chi non le ha mai pagate cominci a farlo,vedi la Chiesa con l’IMU caro Monsignore.
Condivido: Giustizia Fiscale
Che alla Chiesa di Roma pertanto siano tolti tutti i privilegi e cominci pagare le tasse, come i normali cittadini…
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Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio
Peccato che spesso sia proprio la chiesa a dimenticarsi di cosa è scritto sul vangelo e preferisce, di gran lunga, tenersi i denari