«Come cambiare un partito che è l’unico rimasto organizzato?» Questa la domanda del convegno organizzato per domani (11 marzo) dal Pd Marche alle 21.15 a Macerata all’Hotel Claudiani con Andrea De Maria, responsabile nazionale della formazione politica del Pd. Oltre alle riflessioni sulla forma partito e sulle azioni nazionali si entrerà nel tema delle azioni regionali finalizzate alla formazione politica.
«Il Pd, infatti, ha dimostrato che la formazione è da sempre una priorità, magari ripensando strumenti e modalità nuovi, ma confermando che la politica contemporanea ha più che mai bisogno di cultura e competenze quanto più possibile diffuse e profonde», scrivono in una nota gli organizzatori. In tema di formazione, sono due le esponenti democrats della provincia che stanno seguendo la scuola politica nazionale del Pd: la maceratese Alessia Scoccianti, consigliera comunale e componente dell’assemblea nazionale del PD e Alessandra Franchini, responsabile regionale formazione, oltre al Segretario dei Gd di Recanati Livio Rogante. Ad introdurre i lavori, che vedranno la partecipazione del segretario regionale Francesco Comi, del segretario provinciale Gd e responsabile formazione Lorenzo Montesi e della stessa Franchini, il segretario cittadino Paolo Micozzi. A moderare l’incontro sarà Pietro Casalotto, segretario dei Gd maceratesi.
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Chissà se alla Scuola Politica Nazionale del PD spiegano anche come bloccare, o almeno contrastare, i regali immotivati dei Comuni gestiti da Sindaci iscritti allo stesso PD a società private, per importi elevatissimi (pari ad almeno un milione e mezzo di euro), contro ogni logica e buon senso e al di fuori della benché minima connessione con le regole di tutte le transazioni commerciali.
Ogni riferimento alla vicenda maceratese del Park Sì è puramente casuale.
Come chiudere il partito?
Ma perché non fanno un convegno sul tema ” Ma che cos’è il Pd? Qualcuno lo sa?” Ecco un convegno cosi e potrei rinunciare a vedere per l’ennesima volta il solito film fatto e strafatto alla tv.
Esistono uomini onesti (o ladri) non partiti onesti (o di ladri).
Per Pavoni. Infatti è difficile spiegare la connessione tra Chiesa e Stato (vedasi meditazione in vista della Pasqua:
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/02/04/meditazione-in-vista-della-pasqua-il-vescovo-nei-comuni-della-diocesi/764988/).
Eppure, in modi diversi, moderato quello di Cavour, anticlericale/rivoluzionario quello di Garibaldi, era stata asserita la separazione tra la Chiesa e lo Stato.
più che interrogarsi su come cambiare il partito farebbero bene ad interrogarsi sul perchè di quel partito
E’ anche l’aspetto vagamente alla James Dean del responsabile nazionale della formazione politica del Pd a suggerire che il partito è ormai pronto a cambiare evolvendosi e selezionando i migliori tramite il “chicken game” (gioco del pollo) cioè quella prova di coraggio che consiste nel lanciarsi a forte velocità a bordo di una macchina e gettarsi fuori dall’abitacolo prima che questa precipiti nello strapiombo sul mare, insomma quel metodo che venne adottato in Gioventù Bruciata.
https://www.youtube.com/watch?v=u7hZ9jKrwvo
E’ facile cambiare partito: si restituisce la tessera e ci si iscrive ad un altro!
Ma questi politici non lo capiscono che questo PD fa schifo.
Per Matteucci. L’essenziale per molti, troppi, di loro è avere il portafoglio pieno.
@ Giorgi. Esiste un’altra prova ancora più selezionatrice che prende spunto sì dalla prova del pollo, ma con la variante di rimanere nell’auto durante il volo nello strapiombo. Si dice che sia stato D’Alema ad effettuare per primo la variante in gara con Napolitano.