Frontignano la scorsa settimana
di Sara Santacchi
Niente neve, impianti chiusi per il fine settimana a Bolognola e Frontignano. Non riesce a decollare la stagione sugli sci per gli impianti della provincia che, dopo il pienone dello scorso weekend in cui sono stati presi d’assalto registrando centinaia di presenze, sono costretti a rinunciare all’apertura e tenere nuovamente chiuse le piste a causa della mancanza della neve. Fa eccezione solo Sassotetto in cui l’innevamento artificiale ha permesso di far funzionare le piste. “Abbiamo un bello strato di neve che ha retto nonostante le temperature quindi speriamo che possano ripetersi i numeri di sette giorni fa – commenta Umberto Antonelli, gestore degli impianti sciistici a Sassotetto – Mancano solo le persone. Per il momento non c’è una grande affluenza. Temiamo che la gente rinunci agli sci pensando di trovare chiuso, ma per fortuna i cannoni sparaneve hanno risolto la mancanza di precipitazioni”. Guardando a Bolognola e Frontignano, invece, l’innalzamento delle temperature dei giorni scorsi, ha fatto sciogliere lo strato di coltre bianca che si era accumulato la scorsa settimana di 15 – 20 centimetri facendo tornare il paesaggio più simile a quello primaverile. Un gennaio anomalo, come non si registrava da anni è quello che costringe i gestori di Sassotetto, Frontignano, Monte Prata e Bolognola ad avere pazienza e, soprattutto, fare i conti col fatto che questa stagione non rispecchierà i piani ipotizzati l’autunno.
Gli impianti presi d’assalto lo scorso weekend
E’ vero che non tutto è perduto e le previsioni annunciano un febbraio freddo con precipitazioni che in montagna si manifesteranno con nevicate, ma resta che i mesi di dicembre e gennaio sono stati fallimentari per i gestori, come conferma Massimo Valentini, assessore del comune di Ussita: “La situazione è drammatica. Purtroppo siamo chiusi anche questo fine settimana e lo saremo tutta la settimana. C’è stato un rialzo termico notevole e la neve si è sciolta tutta – commenta – E’ un vero peccato perchè lo scorso weekend avevamo fatto il pienone. La gente ha voglia di sciare e stare sulle piste, ma contro il meteo non possiamo nulla”. In attesa che la situazioni cambi, intanto, Ussita non esclude provvedimenti diversi: “Stiamo pensando all’innevamento artificiale – ammette Valentini – E’ l’unica soluzione possibile se non vogliamo più buttare via stagioni intere come questa. Impianti all’avanguardia come i nostri non possono permettersi di rimanere chiusi e stiamo pensando di organizzare un tavolo tecnico per pensare seriamente ai cannoni sparaneve da istallare nelle prossime stagioni”.
Piste aperte solo a Sassotetto dove è stata sparata neve artificiale
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http://www.meteoappennino.it/index.php?option=com_stazsci&task=webcam&idw=63&tag=pda&sid=30&Itemid=120
Problema già affrontato sulle Alpi: il turismo da neve è solo il 20% del turismo complessivo, e se richiede innevamento artificiale è anche causa di degrado ambientale profondo: per il consumo di acqua, la necessità di costruire invasi artificiali ad alta quota, il consumo di energia per pompe e cannoni. E con risultati modesti, visto che nemmeno a Sassotetto (uno dei peggiori scempi urbanistici delle Marche) la gente va. È tempo di riconvertirsi, anche sugli Appennni, ad un’economia basata sull’escursionismo e il benessere, senza insistere ad andare contronatura.