L’allenatore della Maceratese Cristian Bucchi
di Sara Santacchi
Una Maceratese con diverse incognite quella che tornerà in campo per il primo impegno dell’anno, nella gara in trasferta con il Santarcangelo, domani alle 16,30. Si ricomincia. Diverse incognite a partire dalla formazione, tenuta completamente top secret da mister Cristian Bucchi che, dovendo fare a meno dell’asse di centrocampo Foglia-Carotti (entrambi fuori per squalifica) dovrà inventarsi una soluzione del tutto inedita in mezzo al campo, alla quale sembra aver già pensato: «La formazione che giocherà domani mi piace da morire – commenta il tecnico dopo l’allenamento di rifinitura dei biancorossi – E’ vero che mancheranno due giocatori importantissimi, ma chi ha avuto meno spazio si è sempre allenato bene, dimostrando di essere un elemento su cui poter far conto a momento debito. Sono convinto che chi giocherà darà il massimo». Di certo c’è che a centrocampo il tecnico potrà contare su Giuffrida, che partirà dalla panchina per entrare a gara in corso. Una partita sulla carta non impossibile per la Maceratese che si presenta al “Valentino Mazzola” da vice capolista con 30 punti, contro un Santarcangelo in piena lotta salvezza a quota 16 e in gran parte rinnovato dal mercato di riparazione in seguito al quale sono partiti i difensori Venturini, Zamagni e Quintavalle. Due i nuovi arrivi finora: l’attaccante Bardelloni e il difensore Castellana. «La prima partita dopo la sosta è sempre ricca d’insidie, ma noi non distoglieremo l’attenzione – ha detto Bucchi – Veniamo da una settimana in cui abbiamo lavorato molto bene e abbiamo fatto il pieno di energie. La pausa ci serviva perché avevamo speso tantissimo e siamo pronti a ripartire al massimo».
Il centrocampista Romulo Togni, oggi allo stadio Helvia Recina
Se da un lato, dunque, sono diverse le incognite, diventa sempre più una certezza il centrocampista 33enne Romulo Togni oggi ospite proprio alla rifinitura della Rata. Il giocatore ha risolto il contratto con l’Avellino e lunedì si vedrà con la società per definire gli ultimi dettagli, ma sembra ormai cosa fatta il suo approdo in biancorosso. Guardando all’11 che scenderà in campo, con i difensori Fissore e Lasicki ancora fuori per infortunio, torna la certezza di Forte tra i pali con Faisca – Altobelli a fare coppia al centro della difesa, supportati da Imparato e Karkalis sugli esterni. A centrocampo mister Bucchi potrà scegliere tra Alimi, Belkaid e Sarr da inserire nel quartetto con D’Anna e Buonaiuto che, con tutta probabilità, riprenderanno posto sugli esterni. In attacco torna la coppia Kouko – Fioretti. Intanto è ufficiale che si giocherà domenica 24 gennaio alle 15 la gara Savona – Maceratese valida per la terza giornata del girone di ritorno.
Con l’inizio del nuovo anno restano, tuttavia, i vecchi problemi dei biancorossi legati al campo in cui allenarsi. Dalla prossima settimana, infatti, gli uomini di Bucchi non avranno più a disposizione il campo di Urbisaglia in cui sono stati in tutto il girone d’andata, così come resta off limits l’uso dell’Helvia Recina per salvaguardare le condizioni del terreno di gioco, messo ulteriormente alla prova dalle ultime piogge. Dunque, la società sarà costretta a fare di necessità virtù spostandosi momentaneamente sul campo di Montecassiano che, però, potrà usare solo due o tre volte a settimana. «E’ una soluzione momentanea – spiega Marco Nacciarriti, amministratore delegato della Maceratese – ci alterneremo con Collevario, ma siamo già in contatto con Corridonia perché è preferibile un terreno di gioco in erba e non sintetico». Dunque, potrebbe essere lo stadio Martini la nuova casa degli allenamenti della Rata, costretta a una nuova programmazione degli impianti. «Devo ringraziare tutti i Comuni intorno a Macerata perché si rendono disponibilissimi subito alle nostre richieste – dice Nacciarriti – tuttavia non è semplice far collimare il nostro programma con quello di altri impianti quindi forse saremo costretti ad alternarne un paio contemporaneamente». Una Maceratese nomade, insomma, almeno fino all’arrivo della bella stagione quando il terreno dell’Helvia Recina sarà più accessibile e praticabile.
Il manto dell’Helvia Recina non è al top
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Nacciarriti dice giustamente che il campo in erba e’ meglio del sintetico.Ma come giorni fa’ chiedeva il sinteti co all’Elvia Recina. Mah……
Ferramondo, speriamo che Nacciarriti si sia ravveduto durante le feste…
Evidentemente Nacciarriti chiede il sintetico come soluzione definitiva, ma fintanto che l’Helvia Recina e’ in erba naturale e’ logico che cerchi campi analoghi….