Carancini svela l’operazione Parksì
Si chiamerà
“parcheggio del centro storico”

RIVOLUZIONE DELLA SOSTA - Intervista esclusiva al sindaco di Macerata sui dettagli dell'acquisizione della struttura di via Mugnoz dopo la riunione di maggioranza di ieri. I costi: "E' come se comprassimo un immobile, realizzato da un privato, del valore attuale di 3 milioni e 250mila euro a metà prezzo". Riguardo la gestione: "Apm ha già previsto 200mila euro per la riqualificazione e adotterà prezzi popolari tra i 2 e i 3 euro al giorno". I tempi: "La questione sarà discussa in Consiglio entro la fine dell'anno"

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Il sindaco Carancini illustra l'operazione ParkSì

Il sindaco Carancini illustra l’operazione ParkSì

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Il sindaco Romano Carancini nella redazione di CM per un’intervista esclusiva sul Parksì

di Claudio Ricci

Macerata si prepara al grande piano di rivoluzione dei parcheggi in centro storico. Lo preannuncia il sindaco Romano Carancini in un’intervista in cui svela i dettagli dell’operazione Parksì, punto di forza del programma elettorale con cui la coalizione di centro sinistra da lui guidata ha vinto le comunali dello scorso giugno. Il progetto è stato al centro della riunione di maggioranza di ieri sera (assenti i consiglieri del Pd Bruno Mandrelli e Paolo Micozzi) «dove – dice il primo cittadino – anche chi in passato aveva espresso un secco “no” si è mostrato attento e propositivo».  Un progetto fortemente osteggiato dalla maggioranza (soprattutto da una parte del Pd) nello scorso mandato di Carancini, che obbligò il primo cittadino a fare un passo indietro sull’acquisizione della struttura di via Mugnoz gestita dalla società spagnola Saba per evitare la rottura dei già fragili equilibri politici. Una frattura che si è mostrata profonda alle primarie del Pd del marzo scorso nei programmi proposti da Carancini e dallo sfidante Mandrelli strenuo difensore della realizzazione di un nuovo parcheggio per il centro a rampa Zara. I dubbi sulle due alternative sono stati però spazzati via dalla vittoria del sindaco uscente prima alla consultazione democrat e poi alle comunali. Il Parksì è oggi parte fondante e legittimata dalla volontà popolare, del programma amministrativo 2015-2020.

L'ingresso del ParkSì dai giardini Diaz

L’ingresso del ParkSì dai giardini Diaz

L’acquisizione dal privato, a carico della partecipata del Comune, Apm, oscillerà tra 1,5 e i 2 milioni di euro. Quali sono i vantaggi di questa operazione?

«La città si trova ad un bivio – risponde Carancini – accontentarsi dei risultati ottenuti con il piano di sosta sperimentato con successo nel centro storico oppure aprirsi a nuove prospettive, accettando la sfida del Parksì. Ad oggi Macerata non ha un parcheggio baricentrico a servizio del centro storico. Il parcheggio di via Armaroli è piccolo ed insufficiente per soddisfare l’attuale richiesta. Il Parksì, che terminata l’acquisizione si chiamerà “Parcheggio del centro storico”, risponde perfettamente a questa esigenza. Non compriamo una struttura di proprietà del Comune ma un parcheggio realizzato da una società privata che all’epoca ha investito miliardi lire (con una parte minima di contributo pubblico). Praticamente è come se comprassimo un immobile del valore attuale di 3 milioni e 250mila euro ad un costo decisamente inferiore, all’incirca 1,7 milioni. Un’operazione finanziaria valutata nella due diligence commissionata da Apm e che può essere compatibile con la gestione integrata dei parcheggi cittadini a raso e in struttura della partecipata.

Perchè sarà Apm e non altri soggetti ad acquisire la struttura senza bando di gara?

«Apm è il gestore dei parcheggi per conto del Comune e sarà l’amministrazione a fare un’offerta alla Saba per l’acquisizione della struttura. Nessuno impedisce ad altri soggetti di proporre un’offerta alternativa. Apm da parte sua non subirà acriticamente la scelta dell’amministrazione ma valuterà quali sono i termini di investimento più convenienti per portare a termine l’acquisizione. D’altra parte la gestione di Apm assicurerà una serie di vantaggi che rivoluzionerà la sosta nel centro cittadino: i parcheggi saranno a prezzi popolari, nella media di 2-3 euro al giorno a fronte delle cifre molto più alte di adesso; la struttura sarà aperta h24 con relativo servizio per città e centro storico; una parte del multipiano sarà riservata ai residenti del centro ricalcando uno schema già attuato per i parcheggi dello Sferisterio. Il tutto nell’ambito di una scelta politica che guarda al pubblico in termini di gestione del parcheggio».

Il ParkSì sotto ai giardini Diaz

Uno dei piani del Parksì completamente vuoto

Come contate di riportare in utile una struttura che perde circa 200mila euro all’anno?

«Le perdite reali si aggirano tra i 150mila e i 170mila euro annui. Per i due terzi si tratta di una perdita da ammortamento. Vale a dire che circa 100-120mila euro sono costi fittizi parte del valore contabile della struttura che diminuisce di anno in anno. Ecco che il deficit di gestione si aggira tra i 50 e i 60 mila euro. Una cifra che una volta acquisito il parcheggio sarà riequilibrata dalle politiche adottate da Apm. Quando si decise di prendere il parcheggio Sferisterio furono molte le critiche, prima di tutte quella di non riuscire a riempirlo. Tuttavia l’aumento di utenza verso il centro storico e la domanda forte di parcheggi a basso costo determinarono il riempimento della struttura in poco tempo. Oggi il trasferimento degli uffici comunali da viale Trieste, dove arriverà l’agenzia delle entrate, con 180 dipendenti che si recheranno in centro, la nuova sede della Confcommercio all’autopalazzo e le necessità di parcheggio espresse dai commercianti di corso Cavour ci lasciano pensare che la struttura di circa 400 posti dei giardini sarà ampiamente sfruttata.

Quali saranno le opere di riqualificazione per rendere appetibile e convogliare il traffico verso il parcheggio?

«Stiamo verificando la possibilità di accesso con una rampa proveniente dai giardini. Riqualificheremo sia il percorso per arrivare in macchina così che chi proviene da nord avrà chiare indicazioni sulla strada da seguire lungo corso Cavour la possibilità di un nuovo ingresso va verificata in termini tecnici e politici con la maggioranza ma stiamo lavorando anche su questo. Miglioreremo anche la sicurezza, cercando un compromesso con il privato per convertire il personale impiegato oggi in dipendenti Apm. Verrà rivisto il sistema di video sorveglianza e l’attracco meccanizzato con cui arrivare in via Crescimbeni h 24. La riqualificazione per cui Apm ha già previsto un piano da 200mila euro comprenderà un più vasto raggio d’azione in cui saranno inclusi tutta l’area dei giardini dove si sposterà l’hub della mobilità urbana, con maggiore sicurezza rispetto all’attuale piattaforma di rampa Zara. La rotonda sarà adibita a biglietteria-bar e tutto questo porterà benefici a tutto il parco che tornerà ad essere più frequentato, sicuro e vivibile a qualsiasi ora del giorno.

Alla base dell’accordo con Saba c’era una riduzione dei parcheggi intorno alle mura e in centro storico in parte disatteso. Come sono i rapporti attuali?

Nel rapporto tra Saba e Amministrazione comunale ci sono criticità che ci vengono eccepite circa la mancata attuazione di una serie di adempimenti che però non voglio considerare un alibi. L’ultimo incontro con l’amministratore delegato Carlo Tosti c’è stato la settimana scorsa a Roma. Non temiamo le ragioni di Saba nè le sottovalutiamo. Tanto che non ho mai sollevato il tema delle contestazioni giuridiche perché sarebbe un tema debole. Ma non è il tema che può o meno orientare una scelta.

Il rapporto con i soci minori di Apm. Alcuni comuni in passato hanno criticato l’acqusizione del Park Sì. Qual è la situazione?

Non so di queste lamentele comunque il comune di Macerata partecipa al 97-98% ad Apm e inoltre c’è un organo interno che valuta questo tipo di operazioni. Per ciò che mi riguarda sono sempre disponibile al confronto ma bisogna tener presente che questo progetto apre una serie di opportunità incredibili per la città. Su questo voglio rassicurare le parti in causa perché ci sarà un percorso partecipato sia con i soci che all’interno della maggioranza e con i consiglieri comunali, anche di opposizione che vorranno informazioni. Ci daremo una mappa temporale affinché questa scelta venga portata all’attenzione del consiglio comunale entro l’anno. In linea di massima il prossimo mese e mezzo sarà dedicato al confronto con la maggioranza per portare a novembre la discussione in assise quindi dare le linee di indirizzo ad Apm. Su questo voglio rassicurare il consiglio comunale perché saranno adottate tutte gli strumenti di controllo tecnico-giuridico per garantire la serietà e la credibilità del percorso di scelta.

 

 



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