Processo per diffamazione per Giampiero Feliciotti, presidente della unione montana dei Monti Azzurri. La vicenda nasce da una denuncia sporta dall’amministratore della fonderia Lead Time di Caldarola, Enzo Speziani. Feliciotti aveva affermato nel maggio 2014 che “la fonderia nei momenti di pioggia o nebbia, provvede a sversamenti irregolari” (leggi l’articolo), accuse respinte al mittente da Speziani (leggi l’articolo) il quale aveva annunciato l’intenzione di querelare il presidente della unione montana. «Feliciotti aveva pesantemente attaccato la fonderia, addirittura annunciando che avrebbe costituito una sorta di task force sanitaria per controllare la situazione – dice Vando Scheggia, il legale di Speziani – L’amministratore della Lead Time ha subito risposto a tali affermazioni giudicandole insussistenti e ha querelato Feliciotti per diffamazione a mezzo stampa.
A Bologna (per un articolo apparso su di un altro quotidiano, ndr) c’è stato un decreto penale di condanna per 260 euro di multa al quale il querelato non si è opposto. La Lead Time, che ritiene di essere stata danneggiata dalle sue dichiarazioni, ha diritto di chiedere i danni in sede civile». A Macerata, dopo le indagini, il pm ha chiesto di andare direttamente a giudizio. La prima udienza si terrà il 24 maggio 2016 al tribunale di Macerata.
(Redazione CM)
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