Cristiana Cecchetti Ivo Costamagna, Tommaso Corvatta, Piero Gismondi e Flavio Rogani. Superato l’imbarazzo per la doppia candidatura
Flavio Rogani fa un passo indietro. Rientrato in meno di 24 ore il casus belli che avrebbe potuto rompere gli equilibri tra le liste a sostegno di Luca Ceriscioli a Civitanova (leggi l’articolo). Il candidato per la lista Uniti per le Marche era stato infatti individuato in Piero Gismondi, poi a sorpresa, è spuntata la figura di Rogani, un nome che circolava anche nell’entourage di Ivo Costamagna, responsabile della lista e che avrebbe portato Gismondi ad un severo aut aut. O io o lui. Il rischio quello di andare a pescare nello stesso bacino di voti, con una sonora batosta per entrambi. E così, dopo averci pensato una notte, questa mattina Rogani, presidente di Gas Marca, ha rotto gli indugi e rifiutato seppur lusingato. «La Regione mi avrebbe snaturato, sono un uomo d’azienda» il commento. Piero Gismondi rimane candidato.
(l.b.)
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