Visita a Palazzo Ricci,
senza muoversi dalla poltrona

TOUR VIRTUALE - Stefano Ciocchetti, 29enne di Belforte, ha realizzato un progetto che si avvale di moderne tecniche per abbattere il concetto del museo legato indissolubilmente ad uno spazio fisico

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Stefano Ciocchetti

Stefano Ciocchetti ha realizzato il progetto che permette di visitare Palazzo Ricci

di Marco Cencioni

Palazzo Ricci a portata di mouse. Da oggi sarà possibile fare un tour virtuale all’interno del museo di Macerata comodamente seduti sulla poltrona del salotto. Tutto grazie ad un progetto – che non ha eguali in campo nazionale nell’ambito museale, sia per la grandezza che per le tecnologie di riproduzione adottate – concepito da Stefano Ciocchetti, 29enne di Belforte: con la sua tesi di laurea ha letteralmente abbattuto il vecchio concetto del museo legato indissolubilmente ad uno spazio fisico. Grazie al suo progetto, non solo si potrà visitare Palazzo Ricci direttamente da un qualsiasi dispositivo collegato in rete ma sarà possibile anche interagire con le opere e avere tutte le indicazioni per una visita completa e dettagliata del museo che ora diventa “itinerante”, a disposizione di tutti. «Ho impiegato tre mesi per la ripresa e uno per il montaggio ma tutto questo lavoro, in cui ho dovuto fare molta attenzione ad ogni piccolo particolare, è stato ripagato – afferma Stefano Ciocchetti, che si occupa di fotografia per i Beni Culturali, alta definizione, fotogrammetria , virtual tour e diagnostica – Sapevo che il progetto era unico ma non mi aspettavo tanto clamore. Un paio di riviste del settore si sono occupate di quanto fatto, tutto ciò mi riempie d’orgoglio: per me è davvero una grossa soddisfazione».

Panoramica equirettangolare di una sala del Museo

Panoramica equirettangolare di una sala del Museo

Grazie a questo lavoro – realizzato come tesi di laurea specialistica all’Isia di Urbino in Grafica delle immagini, indirizzo fotografia per i beni culturali – si allarga in modo esponenziale la fruizione del museo e si rende universalmente accessibile il suo patrimonio storico – artistico. «La tesi eseguita è unica nel suo genere, ha portato un apporto tecnologico e ha valorizzato l’Isia e il museo Palazzo Ricci di Macerata», si legge nella motivazione che ha assegnato al lavoro la lode e la dignità di pubblicazione. Infatti, questo progetto può rappresentare una svolta importante per tutti i musei, gli archivi, le gallerie d’arte e in generale per tutti gli enti o le strutture detentrici di opere d’arte o beni culturali, che hanno a cuore la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico, artistico e culturale di cui dispongono. Inoltre, l’interazione “virtuale” permette una fruizione simile e, per certi aspetti, più approfondita del reale: l’approccio all’opera d’arte è più tecnico e dettagliato per questo le tele presenti nel museo sono state riprodotte attraverso la tecnica dell’alta definizione , che permette di ingrandire ogni particolare fin nei minimi dettagli e visionare l’opera in modo più minuzioso di quanto possa fare l’occhio umano. Le sculture, invece, sono state riprodotte grazie alla modellazione 3d. Ogni opera quindi è riprodotta nella sua tridimensionalità e può essere visionata ruotandola su se stessa, in tutte le sue angolazioni e fin nei minimi particolari.  Il lavoro è visibile all’interno del sito del museo.

 

Un particolare della stanza 6 vista dal tour virtuale

Un particolare della stanza 6 vista dal tour virtuale

 

La sequenza di 89 scatti che compongono "Natura morta"di Ardengo Soffici

La sequenza di 89 scatti che compongono “Natura morta”di Ardengo Soffici

 

Ricostruzione 3d della scultura "Gatto che si Gratta" di Pericle Fazzini

Ricostruzione 3d della scultura “Gatto che si Gratta” di Pericle Fazzini

 

Particolare della tela "Treno in corsa" di Ivo Pannaggi

Particolare della tela “Treno in corsa” di Ivo Pannaggi



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