Il Consiglio regionale era vicino all’approvazione unanime di una legge, in linea con la finanziaria 2015, che reintroduce l’obbligo di pagare il bollo anche per le auto con più di 20 anni. Ad opporsi è stato il consigliere regionale di FI Enzo Marangoni, che ha posto l’accento sulla possibilità di bloccarla con normative regionali, come già è avvenuto in altre parti d’Italia. «Le auto d’epoca – afferma Marangoni – hanno importanza come indotto economico perché molte ditte artigianali lavorano per la manutenzione delle medesime vetture . La tematica ha risvolti anche sociali: molte famiglie posseggono auto vecchie perché impossibilitate nell’acquisto di nuove auto; sarebbe stato peraltro ingiusto far pagare il bollo anche a queste fasce non abbienti come invece ha previsto il Governo Renzi». Sul tema si pronuncia anche Elisabetta Foschi altro consigliere di FI «La reintroduzione del bollo, che nella testa di qualche legislatore avrebbe dovuto incrementare le casse regionali, in realtà avrebbe comportato la rottamazione di un patrimonio immenso, impossibile da tutelare da parte dei proprietari visto l’enorme incremento dei costi. Non solo. Mandando al macero tantissime auto, anche tutto l’indotto che esiste attorno alla manutenzione delle autovetture avrebbe sofferto fortemente. Per questo nei giorni scorsi ho presentato una apposita interrogazione e ho firmato una risoluzione che impegnasse la Giunta a reinserire l’esenzione. Oggi la risoluzione è stata votata all’unanimità ma è assolutamente necessario che la Giunta non ignori, come spesso avvenuto, la votazione dall’Aula ma si attivi da subito per deliberare l’esenzione così da comunicarla subito agli uffici ACI che già stanno chiedendo ai proprietari il pagamento della tassa. Vigilerò affinché questo accada nella prossima giunta visto che il bollo andrebbe pagato entro fine gennaio. Approvare una mozione senza dargli seguito creerebbe solo confusione tra i cittadini».
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Il bollo per le automobili superiori a 20 anni si paga comunque …..in maniera ridotta ma si paga .
ve ttacchete da per tutto non sapete più do rtroà li sordi buffoni !!
se li fregano con i lauti stipendi e privilegi da imperatore……ma continuate a votà li ladri e criminali …..brai brai, lasciate tutto come sta, se vede che ve sta bene essere inciucciati….
io me dissocio.
Intervengo poichè ho ricevuto molte telefonate per avere chiarimenti. Fino ad ora le auto con più di 20 anni nelle Marche pagavano un bollo risotto di circa 27 euro all’anno. Questo è quanto accadeva fino ad oggi e speriamo continui ad accadere, grazie al mio intervento in consiglio regionale marche.
Infatti il governo Renzi, con la legge di stabilità di fine 2014, ha introdotto il pagamento pieno, senza riduzione, alle auto e moto oltre i 20 anni a meno che le regioni non intervengano diversamente, cosa che quasi nessuna regione ha peraltro finora fatto. In tal modo il governo Renzi ha colpito i cittadini, gli appassionati di auto d’epoca, gli artigiani che lavorano sulle auto (perchè qualcuno stava già pensando si disfarsi dell’auto o di venderla). Il governo Renzi ha colpito, di fatto, persino le persone in difficoltà che hanno auto molto vecchie, seppur non d’epoca, come unica auto, non potendosi permettere un’auto più nuova (es. le vecchie tipo, uno, golf, ecc….).
Grazie al mio intervento in consiglio regionale è stata approvata una risoluzione per continuare a pagare in misura molto ridotta il bollo di veicolo almeno ventennale. Affinchè però la risoluzione approvata dal consiglio regionale (organo legislativo) sia operativa ed efficace occorre ora un atto della giunta regionale (organo esecutivo) che la mette in pratica. E’ il solito discorso delle leggi o comunque degli atti degli organi legislativi che restano sulla carta se ad essi non fanno seguito altri atti degli organi esecutivi. Vigilerò affinchè ciò avvenga in tempi brevi. Nel frattempo, visto che è imminente la scadenza del 31 gennaio, consiglio comunque di non pagare, anche perchè, in caso di (deprecabile e inspiegabile) omissione da parte della giunta regionale, gli interessi per il ritardato pagamento sono comunque minimi, mi sembra del 3% annuo.
Egr. Dott. Marangoni, mi faccio portavoce di alcuni collezionisti coi quali condivido la mia passione, attenti alla sua iniziativa.
Noi collezionisti, di farfalle, francobolli, banconote e quanto altro, raccogliamo una varietà e pluralità omogenea. La norma introdotta ai fini della “Stabilità” non tiene minimamente conto del caso illustrato e penalizza estremamente chi, avvalendosi dello stato legislativo precedente, magari acquistava auto potenti a fine carriera, per poi nel tempo curarle o addirittura ricostruirle con ingenti sforzi finanziari. La nuova normativa non tiene conto del fatto che oltre a ciò sopra premesso, quale proprietario di molti mezzi fino a “ieri” esenti, oggi non abbia possibilità di rivendere tali mezzi in quanto il mercato si è completamente paralizzato.
La normativa introdotta non tiene neppure in considerazione la conseguente impossibilità a pagare la tassa di possesso a tariffa piena; portando un esempio concreto, il sottoscritto , per 10 mezzi del valore commerciale di 40mila € (se trovi chi te li paga) si trova a corrispondere una tassa complessiva di € 8.500,00. Può un collezionista buttare all’aria la passione ed i sacrifici di una vita perchè impossibilitato a pagare un’imposta che colpisce quanto precedentemente incentivato?
E’ giusto inoltre notare che un’auto ultra ventennale non può avere un utilizzo intensivo e talvolta parcheggiata in garage per anni interi.
A volte il proprietario di un’auto ventennale viene indicato come furbetto!
E’ giusto notare che un’auto di 20 anni e più, per essere sopravvissuta alla rottamazione, di fatto non ha usufruito di “incentivi”, che sappiamo bene quanto costano al cittadino e quanto rimpingui i fabbricanti di auto.
Riteniamo che l’esenzione della tassa dal ventennio abbia una logica a compensazione del mancato utilizzo del bonus incentivi per il riacquisto e a suo modo una funzione di salvaguardia della storicità, altrimenti nessuna auto specie se di elevata potenza potrebbe sopravvivere al trentennio.
Vogliamo inoltre introdurre un argomento ulteriore a riprova di uno Stato che pensa solo ala sua voracità crescente, ma non a corrispondere un servizio adeguato.
Personalmente ho pensato di trasformare alcune auto “monofuel”, per ottenere lo sconto fiscale, al fine di poter continuare a sognare di portare la mia collezione al trentennio e quindi trasformare l’imposta di possesso in quella di circolazione.
L’ente preposto al riconoscimento della trasformazione in “monofuel” è la Motorizzazione, che sappiamo tutti quanto costi alla ns. collettività.
…sorpresa! le Motorizzazioni della Regione Marche, dove anche lei ci rappresenta, non accettano di prendere in carico la pratica che è ispirata ad una direttiva internazionale.
Cosa ho capito? Probabilmente il bollo per le ventennali è stato reintrodotto per poter sanare i buchi di una burocrazia ingestibile, non integrata e malsana, di Motorizzazione, ACI/PRA.
Per quanto sopra, cosa possiamo fare noi cittadini amareggiati da questi comportamenti manageriali che poco mostrano di capacità nella ricerca di soluzioni per le problematiche, ma molto mostrano nella capacità di andar sempre a pescare nello stesso piatto?
Perchè non tassano le collezioni di farfalle o numismatiche? Quanto sono capaci i ns. tecnocrati di far riquadrare i conti con quanto realmente a disposizione?
Cosa possiamo fare noi, colpiti ed interessati, per far sì che la Giunta ponga all’ ordine del giorno ed approvi quanto già esposto nella risoluzione?
Cosa possiamo fare noi che siamo disposti a venire di là a farci sentire?
Attendiamo sue gentili indicazioni. Con stima.