(In alto la galleria fotografica di Guido Picchio)
Mirella con il sindaco Romano Carancini e l’assessore provinciale Massimiliano Sport Bianchini al pranzo della solidarietà
di Claudio Ricci
Natale è prima di ogni altra cosa donare senza chiedere. Questo Mirella della Trattoria da Ezio lo sa e con il suo ormai celebre pranzo della solidarietà continua da 18 anni a dare lezione di generosità. Un’occasione a cui ormai anche le istituzioni non possono sfuggire perchè è divenuta una ricorrenza imprescindibile nel calendario maceratese. Tra i 250 ospiti di Mirella (al secolo Armida Lambertucci), del marito Giovanni e del figlio Marco ci sono anche il sindaco Romano Carancini, l’assessore provinciale alla Cultura Massimiliano Sport Bianchini e il consigliere comunale Ivano Tacconi. Seduti al loro fianco persone che anche solo per un giorno vogliono sentirsi a casa, coccolati come farebbe una mamma con i propri figli.
Una vigilia di Natale per dimenticare il resto dell’anno fatto di stenti sofferenza o magari solitudine. Sono sempre di più i bisognosi per cui Mirella e il suo staff composto anche da volontari, tra cui la giovanissima Valentina, cucinano e si prodigano. Le luci della cucina sul retro della storica trattoria di via Crescimbeni si accendono alle 4 del mattino. Ai fornelli anche Chiara, chiamata apposta per l’occasione e l’aiutante di sempre, Maria. Sfizioso il menù di pesce: spaghetti e risotto alla marinara, brodetto, coda di rospo alla mugnaia, insalata, patate e panettone. Il tutto bagnato da un genuino vino bianco, o rosso (o entrambi per rispettare la bandiera maceratese) .
All’uscita l’abbraccio di Mirella con tanto di pacco contenente dolci e spumante non può non strappare una lacrima. Marcella è commossa e non trattiene il pianto. Ha saputo del pranzo della solidarietà tramite un volontario del centro di ascolto a cui ha raccontato la sua storia. «Ho appena divorziato da mio marito e non ho più una casa – confida – Lavoravo come badante e donna delle pulizie in una pensione lungo la costa. Ho perso anche il lavoro e non posso ancora andare in pensione. Sono disperata. In Mirella ho trovato una sconosciuta che mi ha ridato la speranza quando parenti ed amici mi avevano già abbandonata. Mi ospiterà anche nei prossimi giorni e le sono profondamente grata. Credo che sia una persona come se ne trovano poche. Intanto sono in cerca di un lavoro come badante e prego chiunque fosse interessato di contattarmi per un impiego».
Quest’anno per la prima volta non sono stati distribuiti pacchi alimentari da asporto. «L’anno scorso molte persone sono venute prima del pranzo finendo i pacchi prima del tempo – ci spiega Mirella – ecco perchè quest’anno abbiamo deciso che ciò che avanza verrà distribuito solo dopo il pranzo alle 16. Per dare più un senso di condivisione e comunione tutti insieme». Molti i sorrisi e i cuori che anche solo per un ora si sono riempiti di gioia. Gli invitati hanno goduto di un buon pasto, rigorosamente handmade (come direbbero gli inglesi), assaporando un’atmosfera natalizia dal gusto tipico grazie anche alle colorite battute, rigorosamente in dialetto maceratese di Mirella. «Tutto il pranzo lo offriamo noi. Lavorando per tre giorni ai preparativi e acquistando tutto il cibo di tasca nostra – racconta Mirella – . La cosa più bella è donare gioia alle persone e vederle andare via felici, anche se solo per un giorno». Buon Natale Mirella.
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Buon Natale Mirella.Che Gesú bambino ti triplichi quello che hai donato.Affetto Amore Rispetto.
Una donna speciale e una famiglia speciale! Grazie di esistere
Buon Natale a Mirella e famiglia per il buon cibo e per l’allegria che trasmette a tutti.
Marancini e Bianchini che vanno a farsi vedere per la campagna elettorale… mammamia che politici abbiamo a Macerata!!!!!!!!!
Mirella number 1
Il giorno in cui leggerò un articolo come questo in data 3 febbraio o 5 maggio o 20 settembre o 27 novembre, cioè una data qualsiasi dell’anno, allora ala cosa potrà avere un senso. Altrimenti mi dite a che serve offrire un pasto ottimo a qualcuno che poi stenta tutto il resto dell’anno??? Allora, facciamo due conti: quanto costerà un pasto così a persona? 20 euro, 25, 30, 40???? sapete che c’è? invece che spendere 30 euro per un singolo pasto, perchè a queste persone non gli regalate 30 chili di pasta? secondo me, apprezzerebbero di più. Pensateci, invece che fare atti per la vostra coscienza, aiutate veramente.
Grandissima Mirella!!!!
@ mr. Xabras
Non e’ detto che le grandi opere siano più importanti dei piccoli gesti. Tra Obama che salva un tacchino e Mirella che dedica una giornata di lavoro ad un fratello lei non saprebbe chi scegliere, io si.
A volte con un piccolo gesto si da un conforto che non ha prezzo.
Conosco Mirella da una vita…… Ho mangiato da lei quando ero solo per anni…. Pranzo e cena….. Tante volte non pagavo….. E tante famiglie indigenti vengono mantenute da Mirella che è’ anche una dama di carità. Mi è capitato di assistere a persone che non avevano soldi e lei li ha fatti mangiare lo stesso regalando grandi buste per i giorni successivi…….. Bisognerebbe avere una Mirella in ogni comune….. Il suo e’ un gesto pubblico per sensibilizzare fatto in un giorno in cui tanta gente sola soffre un po’ di più….. Ma lei queste cose silenziosamente le fa tutto l’anno da trent’anni….. Fidatevi che è la verità!!!!!!
Dimenticavo… Tanti auguri mamma Mirella ed un abbraccio a Giovanni ed a marco…… Mamma Mirella io la chiamò sempre così…….
Signor nutella…… Così lei sa chi sono…..
Che peccato sentire chi ha da ridire anche su chi fa del bene .
Si proprio un vero peccato.
Diceva Papà Francesco proprio ieri
Non devi necessariamente cercare Gesù ,,,
Basterebbe accoglierlo quando è’ lui a venire a farti visita .
Buon Natale .
Ripeto: se proprio avete la possibilità economica e la voglia di fare del bene, non aspettate di farlo quando è Natale, e non aspettate che ci sia il giornalista a farvi la foto. Altrimenti, mi viene il dubbio che tutta ‘sta spontaneità non ci sia. Se poi volete farvi belli per un pranzo offerto a Natale e poi il resto dell’anno ve ne dimenticate beatamente di chi fa la fame, be’, magari dovreste farvi prima un esamino di coscienza. Ma, ribadisco, lo so anche io che offrire 20 pacchi di pasta anonima il 5 di marzo (una data a caso) e senza il fotografo pronto ad immortalare la cosa, fa meno effetto. Però magari è meglio per chi beneficia del gesto fatto. Pensateci.
Grande Mirella , che a Natale offre senza chiedere , gli illustri ……..ma quelli che chiedono senza dare nulla , per favore…………
È evidente che mr. xabaras non conosce Mirella e non è mai stato a mangiare nella sua trattoria. Insomma, parla per partito preso, come il tipico maceratese al quale non sta mai bene niente!!! Che tristezza le sue parole.
Grande Mirella.
Best regards
Michele Mucci
grande Mirella… Come sempre… Ce ne fossero di persone come te!! Un abbraccio e tanti auguri
Caro mr. xabaras, mi dispiace che non sei riuscito a capire lo spirito della festa, noi oltre ad un bel pasto, offriamo una cosa ben più importante che non si compra e non si trova in commercio, noi gli regaliamo un ora di solidarietà e amore che è molto più importante dei 20 pacchi di pasta, lo facciamo il 24 dicembre perché molte persone restano sole durante le feste.
Per un vecchietto o una persona sola sola, avere uno che gli fa le foto e fare pranzo con il sindaco è una gioia immensa, gli ritorna la voglia di vivere e gli si illuminano gli occhi, ma non credo che riuscirai a capire.
L’anno prossimo, se Dio ci da la salute, passa che così forse riuscirai a comprendere lo spirito della festa.
Pensaci
Perchè criticare chi fa un’opera di bene? Magari ognuno di noi a Natale o durante qualunque giornata riuscisse a fare qualcosa di buono per chi ci sta vicino. Sig.ra Mirella, non la conosco, la prego continui così come meglio crede e non si curi di chi la critica ingiustamente. LEI FA QUALCOSA DI BUONO CHE MOLTI APPREZZANO, qualche altro come mr.xabaras sa solo fare bla, bla, bla!!!!!
Ben venga la critica. Se è costruttiva; cioè se ci aiuta a crescere. Purtroppo molte critiche sono distruttive. Vengono da chi è invidioso del tuo successo; ti vede volare in alto, e fa di tutto per abbassarci al suo livello. Perché il tuo valore fa risaltare ancora di più la sua mediocrità.
La critica costruttiva non demolisce il tuo sogno; ti fa capire gli errori, e a realizzarlo meglio. La critica distruttiva, invece, ne mina le basi. E ti mina l’autostima. Ti fa sentire impreparato. Inadatto. Incapace.
“Te lo dico per il tuo bene”: è una frase pronunciata sia da chi ti vuole aiutare, sia da chi ti vuole frenare. Ma l’amico mette in risalto, oltre agli errori del tuo piano, le tue qualità. E ti esorta a proseguire. Mentre l’invidioso pone l’accento solo sui problemi. Senza dirti che dietro a ogni problema c’è una sfida da vincere.
dedicata con amorevole spirito natalizio a ………………… uno a caso !!!
Io la signora Mirella non la conosco, ma sono dell’idea che se tutti fossimo come la signora Mirella a Natale molte persone passerebbero una bella giornata
Caro Mr Xabra…etc etc. In questo caso penso proprio che hai sbagliato soggetto, complemento oggetto ed anche predicato verbale. Ti consiglio di provare a fare del bene TU, agli altri (in qualsiasi forma e maniera) ed anche a te stesso……se puoi.
Caro Mr: Xabaras, dove li hai portati tu i 5 kg. di pasta?
Quanto dice Mr. Xarabas è sbagliato nei confronti di Mirella, ma è maledettamente vero in senso generale, so anche io che Mirella è una persona per bene e che offre questo pranzo senza alcun secondo fine, anche perché non gliene potrebbe venire niente. Per gli altri due ho invece qualche dubbio sui motivi della loro presenza.
Di primo acchitto ho anche io giudicato negativamente il commento di Xarabas, poi leggendo quello di Marchiori ho cominciato ad apprezzarlo. Non è possibile trovare per Marchiori un postarello su Emmaus? oppure in una zuccheriera?! Sempre gne gne gne…. quanto sarai palloso?!
Brava mirella! !!!
Forse Mr Xarabas non è stato ben capito. Persone come Mirella purtroppo non ce ne sono molte, ed eventi del genere sono sempre più rari. L’isolamento di molti anziani di cui molti in deprecabili condizioni economiche e di salute è un male cronico. Ci dovrebbe essere un’attenzione maggiore da parte di tutti, politici compresi per cercare di rendere meno triste il fardello dell’età e della solitudine. Un giorno solo, in questo caso il Natale non basta. Durante l’anno molte potrebbero essere le occasioni per questi tipi d’incontri, anche a costo di inventarsi i santi che comunque sono in gran numero. Ad esempio, ci sono circoli per anziani che ogni giorno potrebbero accogliere persone che si sentono sole e che magari non conoscono questa opportunità .Molti di questi circoli hanno mezzi donati da varie fondazioni che se richiesti vanno a prendere gli anziani direttamente a casa.
Santa Mirella brava come sempre.
Questa mattina ero in giro in centro con mio nipote di 8 anni. Passeggiando gli ho raccontato della bella iniziativa della trattoria Da Ezio e, visto il suo stupore ed interesse, l’ho accompagnato in trattoria a conoscere la signora Mirella e suo figlio. Si è fatto spiegare tutto e ha detto loro che sono persone molto buone. E’ stato cosi’ felice di averli conosciuti che appena giunto a casa ha raccontato tutto a mamma e papà.
Grazie Mirella per il bell’insegnamento che hai dato a mio nipote e non far caso a chi, certamente per un proprio interesse, cerca di denigrare l’iniziativa.