La battaglia per la Protezione civile comunale. Il sindaco critica il gruppo attuale, sospende i volontari e pubblica un avviso per ripartire da zero: “Serve organizzazione e occorrono più persone” dice. Il responsabile “non ho ricevuto comunicazioni”.
Il comune di Porto Recanati vuole ricostituire il gruppo di Protezione civile. Il sindaco Sabrina Montali oggi ha pubblicato oggi un avviso che invita gli interessati “a presentare istanza di conferma o di nuova adesione al gruppo entro il 15 gennaio 2015”. Una volta raccolte le domande di adesione “saranno individuate e conferite le cariche operative previste dall’ordinamento che nelle more dell’espletamento delle procedure si intendono sospese”. Si parla quindi di un azzeramento, che per il sindaco si rende necessario per la mole di situazioni – mareggiate, eventi pubblici, maltempo, terremoti – in cui è indispensabile il supporto della Protezione civile.
“Abbiamo bisogno – dice Montali – di un gruppo organizzato e numeroso. Troppe volte nel recentissimo passato abbiamo verificato che spesso il gruppo comunale non dà una disponibilità sufficiente, il che ha richiesto, come nelle corse campestri della fine di novembre, in pineta, l’aiuto dei volontari della New social group guidato da Pasquale Telera”.
Tra questi ultimi e la Protezione civile la rivalità è palpabile e si traduce in una sorta di gara a coprire gli eventi più sensibili. “Nessun contrasto con nessuno – precisa Montali – la realtà è che ho bisogno di un gruppo folto e efficace, cosa che non è stata in diverse occasioni. L’organico è insufficiente, e attualmente mancano cose indispensabili come le divise, l’idrovora, la torre faro e il ponte radio”. L’attuale responsabile della Protezione civile, Marino Camilletti – a questo punto sospeso dall’incarico –, commenta: “Non ho letto l’avviso del sindaco e non ho ricevuto comunicazioni in maniera ufficiale, anzi c’era stata una riunione dove gli accordi presi erano altri. In questo momento ho un po’ l’amaro in bocca, ma preferisco riprendere il discorso quando ci sarà quella chiarezza che al momento manca”.
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Io sostituirei il nome da PROTEZIONE CIVILE in pozzo di San Patrizio
Per il sindaco si rende necessario per la mole di situazioni – mareggiate, maltempo e terremoti – anche gli “EVENTI PUBBLICI” in qui è indispensabile il “SUPPORTO” della protezione civile !!!
Allora che si leggano la circolare “prot. DPC/CG/0018461 del 10/03/09 (pubblicata in G.U. n°87 del 15/04/09)” del Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale
– ha ricordato che è vietato alle Associazioni di Protezione Civile lo svolgimento di attività diverse da quelle “volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio,al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l’emergenza connessa agli eventi” (art.3.1 della l. 225/1992) precisando che la materia di protezione civile è chiaramente distinta e non sovrapponibile rispetto a quella dell’ordine pubblico e sicurezza (art. 117 Cods., secondo e terzo comma)”
Pertanto stante l’inequivocabile assetto normativo qualunque Associazione non può svolgere attività attinente all’ordine pubblico e sicurezza, quale, appunto, a titolo di esempio, dirigere il traffico veicolare (o presidiare, monitorare, sorvegliare o vigilare che dir si voglia).