Sorpresi a vendere merce contraffatta e in modo abusivo si danno alla fuga in spiaggia. Recuperato tutto il materiale, 300 pezzi tra abbigliamento e dvd, per un valore di circa 10mila euro. E’ successo ieri sul lungomare sud di Civitanova, all’altezza dell’ex Ente Fiera. E’ lì che i carabinieri della Compagnia locale, diretta dal capitano Enzo Marinelli, hanno intercettato circa 20 persone di etnia africana durante i controlli finalizzati al contrasto della vendita di prodotti falsi. I vu’ cumprà stavano imbustando la merce, esposta poco prima sul bordo del mariapiede in una sorta di bancarella non autorizzata, all’interno di grossi sacchi per spostarsi probabilmente in qualche via del centro e continaure l’attività approfittando della giornata di mercato ambulante che il sabato anima Civitanova. Alla vista dei militari i venditori non in regola si sono dati alla fuga correndo verso la spiaggia e portandosi via la merce. Dopo pochi metri, per agevolare la loro ritirata, hanno abbandonato tutto il materiale a terra proseguendo la fuga. I carabinieri, cinque pattuglie in tutto, sono riusciti a bloccarne du, di nazionalità senegalese. Portati in caserma sono in corso accertamenti.
I militari hanno recuperato tra la sabbia cinque borsoni e zaini contenenti 300 articoli di materiale contraffato tra giubbotti , maglie, cappellini, portafogli, borse, cinte di vari marchi famosi quali Colmar, Napapijri, Diesel e Woolrich. Tra la merce c’erano anche 50 pezzi tra cd e dvd per un valore complessivo di circa 10mila euro. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà avviato alla distruzione. I controlli dei carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni.
(Mar.Ve.)
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Queste operazioni andrebbero ripetute allo sfinimento, il commercio di articoli contraffatti è una delle voci principali di entrata per le organizzazioni criminali. Inutile riempirsi la bocca di parole se poi si tollera un commercio quotidiano di merce illegale a casa propria.
Per la cronaca…stamattina alle 11 mercabusivo è regolarmente aperto, stessa spiaggia stesso mare…..praticamente non gli hanno fatto un baffo….
…..e li ladri notte e gliornu continua a fà affari
queste operazioni vanno fatte con costanza… grazie ai carabinieri, ma ora devono farsi avanti anche le altre forze deputate al rispetto della legalità.
non mi accanirei sulle categorie deboli….andate a scovare tutto il ”nero” che fanno i grandi produttori
Gentile signora Sabrina De padova, allora siccome siamo invasi da persone facenti parte delle categorie deboli, dobbiamo permettere che facciano i loro comodi sempre e comunque?Questa è l’idea di accoglienza che desideriamo? Può il nostro paese permettersi tutto questo quando i negozi chiudono e tutta l’Africa, ma non solo, è pronta a scaricarsi sulle nostre coste? Un minimo di buonsenso non crede che sia necessario? Le leggi vanno applicate a tutti, piccoli e grandi delinquenti.
Sabrina, spiace anche a me per loro, ma si dovrebbe agire con equità verso gli uni e gli altri, compresi i grandi produttori (o gli stessi) che magari, chissà, forse, realizzano i loro capi all’estero, o in italia stessa, a pochi euro ciascuno per rivenderli 200-300 volte il prezzo di costo, ed in condizioni umane e di sicurezza miserabili.
però la legalità comincia anche da queste cose.
e non parlerei di accanimento perchè costoro (quindi la mafia che c’è dietro) hanno continuato indisturbati per anni a vendere al lungomare sud, invadendo l’intasato marciapiede.
perchè i capi che vendono questi signori sono prodotti con norme di sicurezza più adeguate secondo lei?
Complimenti! Davvero una notizia clamorosa e di massimo rilievo (come sempre, del resto) senza la quale i lettori non potevano sfogare le loro frustrazioni…Molto elegante poi e tipico del giornalismo di classe l’uso del termine “vu cumprà”…Il piacere è stato così forte che mi sono cancellato immediatamente dalla vostra newsletter.
Bisogna cacciare dall’Italia anche tutti quelli che la pensano Come la signora Sabrina, allora forse si migliora
pantanetti, quello che ho scritto non mi sembra difficile, ci riprovi.